-
Poesie Resistenza
Partigiani
Non chiamateci eroi.
fummo solo uomini liberi.
tenera e spietata
la nostra vicenda.
paziente avventura
nel fluire quotidiano
della paura e della morte.
Ebbra età di saggezza,
la nostra:
quando giocavamo
la vita
per nulla e per tutto,
lungo i sentieri
vergini di neve.
1975
ENRICO LODI
-
Interviste Video Partigiani – Taronews
-
Testimonianza Battaglia del Manubiola 30.06.1944 Patrizia Tagliavini
30 Giugno 1944: I sentieri della memoria.

Era il giorno del mio settimo compleanno, il primo che festeggiavo fuori casa, la mia comoda casa di Borgotaro. Infatti, a causa dei frequenti bombardamenti aerei che avevano come bersaglio il ponte ferroviario, i miei genitori avevano deciso di trasferirsi in una piccola casa nei boschi di Frascara, lontana e nascosta dalla strada provinciale. Vi si arrivava da un sentiero sterrato che partendo dalla strada per Berceto s’inoltrava nel bosco.
-
Un Anno di Guerriglia 1° Brigata Julia
Sarebbe bene, prima di narrare la cruda cronistoria di numerosi fatti d’arme della Prima Brigata Julia, illustrare il periodo precedente il primo aprile 1944 per far presente le lunghe fatiche, le gravi privazioni ed il grande spirito di abnegazione sopportate e dimostrato dai primi patrioti, da coloro che, con il loro coraggio e la loro indomita fede, seppero resistere, combattere e con l’esempio formare quelle prime bande che poi si trasformarono in Brigate ed infine – nei giorni della riscossa – costituirono quel potente ed organizzato esercito della Libertà.
-
BRIGATA « CENTOCROCI »


Se è vero che il rastrellamento ebbe il suo culmine il 20 Gennaio, è pur vero che i partigiani della Brigata « Centocroci » già da tempo avevano avuto avvisaglie delle intenzioni del nemico. Infatti, fin da dicembre, i nazifascisti avevano fatto diverse puntate per saggiare le forze partigiane e mettere a prova la maturità della Resistenza. « …Pochi giorni dopo Natale, il 28 dicembre, c’era un distaccamento della «Centocroci» dislocato nei pressi di Albareto. Ero nella piazza del paese quando incontrai Beretta che andava al telefono. Ci avvertivano che nel Piacentino era già in atto il rastrellamento. Pochi giorni dopo, infatti, cominciarono ad arrivare i fuggiaschi ».
-
IˆDIVISIONE PIACENZA CALZA DON UGO

Nato nel 1917, è attualmente Parroco a Maiano di Podenzano. Nel 1944 si dedicò in qualità di Cappellano delle formazioni partigiane operanti sui monti della Val Tidone, della Val Trebbia e della Val Nure, con il nome di «Don Terzo »; a cui era stato destinato dal Delegato Vescovile. Si prodigò nell’assistenza dei reduci dai campi di concentramento, che venivano ricevuti nella casa di accoglienza per loro stabilita nella villeggiatura del Collegio Alberoni a Veano. Figura di grande spicco del movimento di resistenza cattolico.
-
COMBATTIMENTO FRASCARA/ MANUBIOLA del 30 / 6/1 944 dal Diario di Delmaestro Gino ” Volpe”
lo testimonia Gino Delmaestro (Volpe ) che partecipò a questi due combattimenti insieme ai suoi compagni
I Partigiani della Brigata. Julia occuparono Borgotaro il 15/6/1944, ma il 30/6 i tedeschi tentano di nuovo di riconquistarlo partendo da Berceto con 10 camion e 110 uomini, ma furono fermati a 3 Km. da Borgotaro, in località Calcinare, da 24 valorosi Partigiani al comando del Ten. Tagliaferri (Igor).
-
OCCUPAZIONE DI BORGOTARO Il 15-06-1944 dal Diario di Delmaestro Gino ” Volpe”
Il 15/6/944 i Partigiani della 1° Brigata. Julia occuparono il paese ma l’8 luglio i Tedeschi e Fascisti tentarono di nuovo di riconquistarlo partendo da Pontremoli con 120 uomini, ma sul Passo del Brattello furono attaccati dai Partigiani del Dist. Antolini con 40 uomini più 11 di Faccio, ma non riuscirono a fermarli.
-
COMBATTIMENTO DI CAFFARACCIA del 6 Gennaio del 1945 Dal Diario di Demestro Gino ” Volpe”
il Presidente della Repubblica e il Ministro della Difesa decorarono “Volpe” con la “Croce al Valore Militare” per la difesa di Caffaraccia..
I tedeschi, con l2mila uomini, ritirandosi dal Fronte Facevano un rastrellamento in grande stile per catturare i Partigiani che si erano rifugiati sui monti per combattere contro i nazifascisti per la loro libertà.
-
Combattimento di “Casa Ostacchini” dal diario di Demestro Gino “Volpe”
La l° Brigata Julia, al comando di. “Libero”(Primo Brindani) e di Corrado Pellacini, ricevettero l’ordine di attaccare.
-
Il Partigiano Volpe – Gino Delmaestro

CERTIFICATO AL PATRIOTA
“ Nel nome dei governi e dei popoli delle Nazioni Unite, ringraziamo – Delmaestro Gino “ Volpe”- di aver combattuto il nemico sui campi di battaglia, militando nei ranghi dei patrioti tra quegli uomini che anno portato le armi per il trionfo della libertà, svolgendo operazioni offensive, compiendo atti di sabotaggio, fornendo informazioni militari. Con il loro coraggio e la loro dedizione i patrioti italiani hanno contribuito validamente alla liberazione dell’Italia e alla grande causa di tutti gli uomini liberi. Nell’Italia rinata i possessori di questo attestato saranno acclamati come patrioti che hanno combattuto per l’onore e la libertà.”
Certificato n° Maresciallo HR. ALEXANDER Comandante supremo alleato Delle forze del Mediterraneo Centrale.
Il Partigiano ” Volpe”, di nome Gino Delmaestro,

