Celebrazione del Ventennale

COMUNE DI BORGOTARO

INAUGURAZIONE DEL SACRARIO DEI CADUTI PER LA LIBERTA’

BORGOTARO, 26 LUGLIO 1964

      Il cammino della libertà è costellato di croci

Ogni volta che dinnanzi a questo Sacrario recante le spoglie dei giovani sacrificati nella lotta per la Libertà vien fatto di scorgere una madre con il capo chino e il pensiero fisso nel ricordo di una giovinezza spenta all’im­provviso, si rivive la scena di un addio dato vent’anni fa . .. quando con un paio di scarponi e un involto sotto il braccio Egli iniziava il cammino difficile sul sentiero della montagna, dove un pugno di coetanei avevano deciso di costituire una nuova comunità sottratta all’oppressione, al sopruso, alla negazione dei più elementari valori umani. Sapeva che una vita fatta

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LA NUOVA ITALIA 2

GIORNALE DELLE LIBERE VALLI DEL TARO E DEL CENO

Presso la sede del Coniando Unico Operativo della Provincia di Parma Ovest  Cisa         N. 2

                                                                                                                     Lunedì 9 aprile 1945 Ieri e oggi

Otto mesi  di  silenzio sono pochi a confronto all’eternità, ma sarebbero troppi, se insieme con le lingue si fossero  riposate  anche  le  nostre mani . Fortunatamente se il giornale taceva, le mani operavano: e dallo scorso luglio  a oggi, dopo tre ra­strellamenti, dopo la tragedia di BOSCO, dopo tante vicende luttuose, luminose, malinconiche e gioiose, i Volontari della Libertà, più fieri, più risoluti, più forti che mai, sono tutti in prima linea, attendono tutti con fede intatta, con animo saldo, l’ultima battaglia, la vittoria definitiva.

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La Strada era Tortuosa don Luigi Canessa

Sedici mesi di Guerriglia sull’Appennino Parmense – Ligure

Don Luigi Canessa

PREFAZIONE

Don Luigi Canessa, cappellano capo di una delle for­mazioni più rischiose e operose dei Volontari della libertà nel periodo della guerra nazionale contro i. Tedeschi, ha raccolto in questo volume i ricordi di quel glorioso periodo della sua vita. .

Senza retorica nè fantasiose amplificazioni egli ha nar­rato la verità nel suo aspetto obiettivo: donde viene al suo libro maggior interesse, per chi ama) al di là delle for­me e delle formule spesso stereotipate e insincere, il con­tatto immediato col dramma della vita.

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PERIODO OCCUPAZIONE DI BORGOTARO.

Intervistati Delnevo Giuseppe(Dragotte) e Solari Giuseppe (Gek)

Dragotte:   inquadro bene io la situazione;

ai tedeschi interessava liberare la stazione di Borgotaro che bloccava i rifornimenti dalla pianura Padana alla linea gotica.

Allora cosa hanno fatto: la 1^ puntata l’hanno fatta proprio al Bratello mi pare… cioè da Pontremoli una compagnia sui 120….. uomini noi si chiamavano, si era preso per Corrado, diceva avete visto i tedeschi?.. cominciò una sparatoria e… una sparatoria di un’ora circa… intanto era venuto giù anche Bill, c’era anche Eugenio… i tedeschi resistevano, man mano si spostavano in alto… noi eravamo sul versante sinistro del Tarodine, poi a un certo momento abbiamo detto: qui non si risolve niente, cerchiamo di accerchiarli e ho chiesto chi è che vuol venire con me; Bil si è rifiutato, ha detto io non conosco la zona;

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Montevacà

Montevacà

Gek:   la seconda pàrte lo fece il distaccamento di Bill e insiame a quel distaccamento c’era mio fratello, Fanfulla, Tognela, L’Istriano;

Dragotte:  comunque è successo così: io avevo disposto questo sohieramento al passo e un altro schieramento a Tasola (erano le due vie di probabile accesso di questa corriera di tedeschi e fascisti che ci avevano segnalato, insomma avevo disposto gli uomini come per una imboscata (doveva arrivare la corriera all’ Anzola ed erano presi in trappola).

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Combattimento del Manubiola

SI PASSA AL COMBATTIMENTO DEL MANUBI0LA.

Brindani:     il manubiola l’ho vissuto bene, il manubiola è stato per me il più … ma il più che mi ha scosso … perché anche lì è successo che … la postazione era giusta, dove avevamo messo i mitragliatori, la mitragliatrice ce l’aveva Minoli (Spavaldo) e li han bloccato su queste scogliere senza poca via di scampo (qualcuno però è scappato). Presi dal fuoco si sono dovuti fermare, pigliando i primi si sono dovuti fermare.

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Attacco alla stazione di Valmozzola

Brindani:     Corrado Pellacini ha avuto la medaglia d’argento.

Io però non c’ero, non ho partecipato. Neanche a Grifola non ho partecipato; per esempio Grifola è stato sette o otto giorni dopo il fatto del Manubiola, ma io non c’ero, non ho partecipato perché anch’io  un po’ a volte tenevo quì, li, per una cosa o l’altra… in paese…invece quello li lo ricordo bene, perché prima che venisse l’attacco del Manubiola, i tedeschi erano già annunciati che venivamo a Borgotaro.

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Interviste di Lodi Massimiliano autore del libro “OBIETTIVO LIBERTA”

Interviste fatte da_Lodi Massimiliano, autore del libro “OBIETTIVO LIBERTA”- storia della  Brg. Julia della Val Taro. Intervistati: Cucchi Emilio, Benci Giovanni, Delnevo Giuseppe,

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UN ANNO DI GUERRIGLIA

UN ANNO  DI  GUERRIGLIA

Sarebbe bene, prima di narrare la cruda cronistoria di numerosi fatti d’arme della Prima Brigata Julia, illustrare il periodo precedente  il primo aprile  1944 per far presente  le  lunghe  fatiche, le  gravi privazioni ed il grande spirito  di abnegazione sopportate e dimostrato dai primi patrioti,  da coloro che, con il loro coraggio e la loro indomita fede, seppero resistere, combattere e con l’esempio formare  quelle prime  bande che poi si trasformarono in Brigate ed infine – nei giorni della  riscossa – costituirono quel potente ed organizzato esercito della Libertà. Quei primi arditi furono veramente i migliori  eroi. Chi  non ricorda con amarezza il Monte  penna, Angola, Casalporino, Tomba, Gelana e tanti  altri paesi  che  racchiudono nel  sol nome ricordi e fatti indimenticabili? Chi può  dimenticare Linari? Chi può dimenticare i bei canti, il gioco  della palla e la  grande fame che  si faceva su quel monte appenninico?

Ma tralasciamo, perché troppo contrasto vi è fra i giorni di  allora e questi. Passiamo  alla nuda cronaca dei  fatti e delle azioni. 9.4.1944- L’allora gruppo << Penna veniva  messo in allarme   per una puntata di  forze nemiche ( tedesche e militi) che, provenienti da Bedonia, erano  dirette ad Angola in autocorriera. Due nostre  squadre si appostavano in vicinanza del passo di  Montevaccà per tendere loro una imboscata, ma questa veniva a mancare perché il nemico  era stato messo a conoscenza in tempo da spie. Dopo un primo vivacissimo scontro i nostri erano costretti  a ripiegare verso  Tasola per il miglior  armamento ed il soverchiante  numero  nemico. Nella  menzionata  località altri  nostri nuclei giunti  di  rinforzo riuscivano dopo dura lotta a snidare il nemico costringendolo a precipitosa  fuga.

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Rinascita -Giornale per i Patrioti della 1.Brigata Julia

RINASCITA

Giornale per i Patrioti della 1.Brigata Julia

 Borgotaro , 26  maggio  1945                                  Numero  unico

AI COMPAGNI  DELLA  JULIA

Le fatiche, le trepidazioni, le ristrettezze alimentari proprie della nostra vita sui monti sono cessate; non sono cessati invece i doveri derivanti dagli ideali di libertà e di giustizia per i quali abbiamo sì lungamente combattuto. Ci salutiamo, vecchi e nuovi Patrioti della Brigata, con una certa amarezza nel cuore proveniente (checché se ne possa pensare) dall’aver lasciato quelle armi, quella vita alla quale ci eravamo, fin troppo, adusati. Ognuno di noi ritorni alle vec­chie occupazioni, al proprio lavoro con lo spirito teso a nobili propositi e con quella duttile esperienza fatta tale in lunghi mesi di peregrinazione o di vita.., vissuta, da contatti con ogni ceto sociale e particolarmente contadino, da tutto ciò che il nostro occhio ha, visto e su tutto quanto la nostra mente ha ragionato.

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