porgo il benvenuto e il più sincero ringraziamento, per aver assicurato la loro presenza, a Sua Eccellenza il Prefetto della Provincia di Parma dott. Antonio Lucio Garufi, a Barbara Lori, Vice Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, a Giulio Guerri, assessore del Comune di La Spezia e agli amministratori degli altri Comuni; saluto e ringrazio le autorità militari, il Ten. Colonnello Giuseppe Marletta, in rappresentanza dell’Accademia Militare di Modena, oggi presente anche col picchetto d’onore, il Capitano Giovanni Pastore, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Borgotaro, il Maresciallo Capo Giuliano Zucco, comandante della stazione dei Carabinieri di Borgotaro, le autorità religiose – grazie Mons. Angelo Busi –, gli Alpini, i rappresentanti delle Associazioni Partigiane e dell’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea, e rivolgo un caloroso abbraccio ai rappresentanti delle Associazioni del volontariato e culturali di Borgotaro e alle cittadine e cittadini che, con spirito commemorativo, sono ora presenti a Ostia Parmense.
“La libertà è un dono prezioso che deve essere preservato e difeso. Ogni generazione ha la responsabilità di mantenere viva la memoria di coloro che hanno lottato per essa“. Sono le parole pronunciate da Papa Francesco il 26 ottobre di sei anni fa, durante la visita al Parlamento Europeo in occasione della celebrazione della Giornata della Libertà Religiosa. Oggi, a distanza di pochi giorni dalla sua scomparsa, esse risuonano nelle nostre coscienze come prezioso monito di cui fare tesoro.
In coerenza col lutto nazionale e come sincero segno di rispetto e gratitudine per il suo prezioso ministero, vi invito ad osservare un momento di raccoglimento in sua memoria.
L’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea per la provincia di Parma è stato fondato il 26 giugno 1964 da un gruppo di autorevoli esponenti della Resistenza parmense.
È associato all’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia “Ferruccio Parri” che, con altri sessanta istituti, costituisce la più estesa rete di centri per lo studio della storia contemporanea presente in Italia.
Comune di Borgo Val di Taro Medaglia d’Oro al Valor Militare Ufficio del Sindaco
25 aprile 2024 – Festa della Liberazione
Saluti del Sindaco
Care cittadine e cari cittadini di Borgotaro,
se a ciascuno di noi venisse chiesto di scrivere il significato del 25 aprile su un foglio e di riporlo in una cesta – quasi a perpetuare simbolicamente il gesto democratico della scheda elettorale da riporre nell’urna – sono certo che raccoglieremmo diverse risposte, ciascuna frutto delle proprie suggestioni e ricordi e, ormai per una esigua minoranza, della propria esperienza personale.
Alcuni risponderebbero che è semplicemente un giorno di festa nazionale, altri l’anniversario della liberazione, la rinascita di una Nazione democratica, il giorno per ricordare il sacrificio dei caduti, il seme della nostra Costituzione repubblicana, e, forse i più romantici, scriverebbero che il 25 aprile è la cartolina della Resistenza, il film proiettato sopra le note di “Bella Ciao”.
A ricordo dei genitori sfollati a Tornolo , che staffette insospettabili, ripercorsero a piedi i vecchi sentieri; del nonno “Peppin de Bertacca” che instancabilmente con la lena giovanile costruì rifugi, per i suoi e tutti gli altri restando sempre vigile con con fede incrollabile di fronte alle minacce e continue scorrerie delle orde nazi-fasciste
SENATORE PROF. PAOLO EMILIO TAVIANI Presidente della F.I.V.L.
PRESENTAZIONE
Ferruccio Ferrari ripercorre in questo volume i lunghi mesi della lotta di Liberazione, da lui vissuti in prima persona in una tormentata zona della provincia di Parma e nell’adiacente provincia di Genova. . E’ una zona che conosco bene, e altrettanto bene conosco le battaglie che vi abbiamo combattuto, le tragedie sofferte durante la guerra partigiana. Come non ricordare i drammi di Bedonia, di Compiano, di Tornolo e l’entusiasmante vicenda dello Stato Libero del Taro? Il testo non vuole svolgere un’analisi storica; intende raccogliere molti ricordi, così come i protagonisti li hanno conservati nei loro cuori o li hanno tramandati, spesso solo oralmente, alle successive generazioni.
“ Nel nome dei governi e dei popoli delle Nazioni Unite, ringraziamo – Delmaestro Gino “ Volpe”- di aver combattuto il nemico sui campi di battaglia, militando nei ranghi dei patrioti tra quegli uomini che anno portato le armi per il trionfo della libertà, svolgendo operazioni offensive, compiendo atti di sabotaggio, fornendo informazioni militari. Con il loro coraggio e la loro dedizione i patrioti italiani hanno contribuito validamente alla liberazione dell’Italia e alla grande causa di tutti gli uomini liberi. Nell’Italia rinata i possessori di questo attestato saranno acclamati come patrioti che hanno combattuto per l’onore e la libertà.”
Certificato n° Maresciallo HR. ALEXANDER Comandante supremo alleato Delle forze del Mediterraneo Centrale.
Presso la sede del Coniando Unico Operativo della Provincia di Parma Ovest Cisa N. 2
Lunedì 9 aprile 1945
Ieri e oggi
Otto mesi di silenzio sono pochi a confronto all’eternità, ma sarebbero troppi, se insieme con le lingue si fossero riposate anche le nostre mani . Fortunatamente se il giornale taceva, le mani operavano: e dallo scorso luglio a oggi, dopo tre rastrellamenti, dopo la tragedia di BOSCO, dopo tante vicende luttuose, luminose, malinconiche e gioiose, i Volontari della Libertà, più fieri, più risoluti, più forti che mai, sono tutti in prima linea, attendono tutti con fede intatta, con animo saldo, l’ultima battaglia, la vittoria definitiva.
Il giorno stesso in cui, nello scorso luglio, il primo numero di questo giornale andava a ruba per le strade delle nostre città, colonne tedesche, provenienti da tutti i punti cardinali, iniziavano quello che fu il più sanguinoso, il più feroce, il più abominevole rastrellamento col quale il tedesco si sia disonorato in Italia. O case di Cereseto, di Strela, di Bruschi, di Setterone di Strepeto. di Bergotto, di Lozzola, bruciate per vandalica fida di distruzione, le vostre mura guardano ancora con cave occhiaie le vallate rifiorenti, mostrano sulle pareti superstiti le tracce della rabbia germanica; o morti inermi e innocenti, vecchi, donne, bambini, gente di lavoro, di pace, di giochi puerili, assassinata senza ragione, per il sadico piacere di spargere sangue umano e di pascersi di spettacoli orrendi, ancora di sotto le zolle dei cimiteri dove vi compose (nolenti i bruti che vi soppressero) la pietà dei sopravvissuti, ancora i vostri corpi straziati gridano vendetta a Dio e a noi.Continua a leggere “Sfilata a Borgotaro 1945”