Interviste ai Partigiani fatte da Lodi per il libro Obbiettivo Libertà Brindani 14 giugno 1984

Attacco alla stazione di  Valmozzola

Brindani:     Corrado Pellacini ha avuto la medaglia d’argento.

Io però non c’ero, non ho partecipato. Neanche a Grifola non ho partecipato; per esempio Grifola è stato sette o otto giorni dopo il fatto del Manubiola, ma io non c’ero, non ho partecipato perché anch’io  un po’ a volte tenevo quì, li, per una cosa o l’altra… in paese…invece quello li lo ricordo bene, perché prima che venisse l’attacco del Manubiola, i tedeschi erano già annunciati che venivamo a Borgotaro. Allora noi ci siamo portati a Borgotaro sulla ferrovia dove c’è il sottopassaggio, avevamo ammucchiato un mucchio di traverse della ferrovia e abbiamo pensato: be, se vengono quì la prima resistenza bisognerà farla quì perché era l’unico posto dove potevano passare; siccome avevano gli automezzi questa era la cosa sicura perché il primo allarme era stato dato mi pare da Vampa e poi lui si era ritirato. Il primo avvistamento veniva da Ostia. Poi invece a Pontolo Zazzi e quello che è andato in Argentina, che ha sposato la figlia di Giraud (Pirei), ecco sono stati loro ­ che hanno sparato a questi……         si vede che i tedeschi di punto in bianco, forse col dubbio che quella piccola sparatoria fosse una puntata per venire incontro a loro, hanno deciso di fare dietro front; Ecco come è venuto,… però per assicurarsi la ritirata hanno preso questi ostaggi. Non si può dire altrimenti, perché d’altronde hanno preso uomini, donne e anche bambini. Si vede che li, solo quelle piccole sparatorie hanno fatto dubitare e d’altronde era pericoloso, perché loro si addentravano in una zona che oramai era stata resa libera, anche per loro era da pensarci a inoltrarsi dentro… dicono… e se schiacciano noi; e allora hanno pensato di tornare indietro. Loro erano arrivati sino li perché non avevano avuto resistenza e poi hanno… ecco la sorpresa è venuta perché loro sono passati nel greto del fiume Taro, a quel tempo era abbastanza asciutto, loro con i loro mezzi hanno pensato.. hanno fatto… cioè ci hanno quasi beffato, nel senso che loro erano discesi… hanno disceso con gli automezzi a fari spenti e non sono stati avvistati dai nostri. Allora da Ghiare di Berceto, non c’era la strada che veniva da noi e loro passando nel greto del fiume, … ecco come è la sorpresa, mentre i nostri erano molto più in la, erano verso Berceto, erano li in avamposti su quei monti li e invece hanno aggirato in quel modo li, però sono stati avvistati da parte del gruppo Vampa che diceva: diversi automezzi stanno dirigendosi… i tedeschi verso Borgotaro. Però questi qui avvistati, è bastato sparare qualche colpo che loro preoccupati hanno detto: qui è una avanguardia forse che ci viene incontro; potevano anche essere chiusi dentro.      

Italo:   militarmente parlando era una azione un pochino imprudente la loro;       ­

Brindani:     erano ben bene armati, ma comunque era un affare….per esempio quelli  li che erano a Ostia (Vampa) se pensavano subito di chiamare del1’altra gente, potevamo anche chiuderci la ritirata.

Italo:  la faccenda dei Comandi tedeschi (si gira la cassetta al n. 2) ma c’era un comando più importante dei tedeschi (questa domanda si riferisce a prima dell’occupazione di Borgotaro, cioè al giugno 44)

Brindani:     ma non credo

Bonini:     c’era un comando tedesco da Ostacchini e un Comando della G.N.R. (Guardia Nazionale Repubblicana) da Marioni;

Brindani: Ostia naturalmente aveva una importanza perché li dovevano passare tutti

Italo:  diciamo era un punto stradale e ferroviario congiunto e li si erano asserragliati bene, a Ostia;

Brindani: (riferendosi all’occupazione di Ostia nell’aprile del 45). quando hanno dovuto occupare Ostia si sono dovuti battere

Bonini:     Ostia è una zona mica tanto buona, è una zona impervia, bassa

Brindani: in quei momenti li non si parlava ancora di fine di guerra

Italo:  è si, erano ancora molto  arzilli i tedeschi;

Brindani:  beh no, nel 45 erano gia meno, … nel 44 si che erano….. ma nel 45 erano un po… comunque che volessero arrendersi no… tanto è vero che noi il 9 aprile Borgotaro era già libera, per dire…

Italo:  Il comandante li di Ostia nell’arrendersi avrebbe detto che la migliore gioventù italiana era quella in montagna; qualcuno ha riportato questo;

Brindani: non so, comunque li è morto persino uno che lo hanno fatto medaglia d’oro

Bonini:     il figlio di un Colonnello dei Carabinieri

Brindani: il figlio di un Colonnello dei Carabinieri, lui abitava a Roma, adesso a parte il merito insomma… gli hanno dato la medaglia d’oro al valor militare;

Italo:  era della Richetto ?

Brindani: si era della Richetto si, si ma io ho sentito Richetto, lui non che fosse riservato… si lui ha fatto un atto coraggioso, purtroppo lui ci ha lasciato la vita e allora …

Italo:  beh la medaglia d’oro è un po’ parecchino perché allora ….

Brindani:  ma lui suo padre è un Colonnello e allora, quà e là ….gli è valsa una spinta maggiore.

Italo: E’ evidente che una spinta ci è stata, non per sminuire;

Brindani:  non per sminuire… lui oramai era morto e allora…..si capisce;

Italo: di caduti ce ne sono stati tanti; tanti

Brindani:  tanti che magari forse anche con dei casi più valorosi…

Italo: e magari con una anzianità…non so, lui se era molto tempo  che era…

Brindani: ma era giovane…..          giovanissimo.

Borgo Val di Taro, 13-14 giugno 1984. Tutto quanto descritto, ne è conservata registrazione su cassetta.

Obiettivo Libertà Storia della “I” Julia Brigata Partigiana dell’ Alta Val Taro A.L.P.I. Associazione Liberi Partigiani – Parma da pag. 125 a pag.167 2° parte

IL CAPO DI STATO MAGGIORE

OTTAVIO

Questo tipo di sorveglianza, affidato al fiuto e alla solerzia di pochi uomini su territori vastissimi e per gran parte disagevoli, non appare facile. Per quanto riguarda in particolare lo spionaggio, essendo l’insieme della popolazione residente solidale con i partigiani, la cerchia dei sospettabili si restringe al clan dei fascisti e loro congiunti che non sono fuggiti dalla zona. Ma se queste ben individuate persone sono poche e poco pericolose in quanto guardate a vista anche dalla cittadinanza, l’insidia viene invece dagli infiltrati che sicuramente i nazifascisti hanno inviato quassù, ben mimetizzati fra i numerosi sfollati, circa 3.000, qui immigrati dopo i bombardamenti aerei della pianura.

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Attacco alla stazione di Valmozzola

Brindani:     Corrado Pellacini ha avuto la medaglia d’argento.

Io però non c’ero, non ho partecipato. Neanche a Grifola non ho partecipato; per esempio Grifola è stato sette o otto giorni dopo il fatto del Manubiola, ma io non c’ero, non ho partecipato perché anch’io  un po’ a volte tenevo quì, li, per una cosa o l’altra… in paese…invece quello li lo ricordo bene, perché prima che venisse l’attacco del Manubiola, i tedeschi erano già annunciati che venivamo a Borgotaro.

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