“Al Pian Scenderm per la Battaglia…”

Ferruccio Ferrari

A ricordo dei  genitori sfollati a Tornolo , che staffette insospettabili, ripercorsero a piedi i vecchi sentieri; del nonno “Peppin de Bertacca” che  instancabilmente con la  lena giovanile  costruì rifugi,  per i suoi e tutti gli altri  restando sempre vigile con con fede  incrollabile di fronte alle minacce e continue scorrerie  delle  orde nazi-fasciste

SENATORE  PROF. PAOLO EMILIO TAVIANI Presidente della F.I.V.L.

 

PRESENTAZIONE

Ferruccio Ferrari ripercorre in questo volume i lunghi mesi della lotta di Libera­zione, da lui vissuti in prima persona in una tormentata zona della provincia di Parma e nell’adiacente provincia di Genova.  . E’ una zona che conosco bene, e altrettanto bene conosco le battaglie che vi abbiamo combattuto, le tragedie sofferte durante la guerra partigiana. Come non ricordare i drammi di Bedonia, di Compiano, di Tornolo e l’entusia­smante vicenda dello Stato Libero del Taro? Il testo non vuole svolgere un’analisi storica; intende raccogliere molti ricordi, così come i protagonisti li hanno conservati nei loro cuori o li hanno tramandati, spesso solo oralmente, alle successive generazioni.

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Nella Bufera della Resistenza Valtaro

Testimonianze del  Clero Piacentino durante  la  guerra partigiana   a cura di  Angelo Porro Memorie  raccolte  da Domenico Ponzini.

PARROCCHIA DI ALPE

CARDINALI DON GIUSEPPE (1908 – 1968)

Dal 1933 fino alla morte Parroco di Alpe di Bedonia.

1944 luglio 12 – Alpe Testimonianza di Don Cardinali.

Ore Tragicamente Storiche

L’8 settembre 1943, con la liberazione di Mussolini dall’isola della Maddalena per opera delle SS Tedesche di Hitler, si ricostruì nella parte dell’Italia ancora controllata dai Tedeschi, un governo repubbli­cano Fascista, con a Capo Supremo il Duce che scelse Salò di Garda co­me sede del nuovo governo. Si temettero rappresaglie che non manca­rono e non risparmiarono lo stesso genero di Mussolini Galeazzo Ciano, giustiziato assieme ad altri gerarchi a Verona dopo un processo per direttissima. Elementi egoisti e poco responsabili di Alpe, nei giorni della con­fusione, credettero di poter esportare tutto il filo di rame della linea militare telefonica della Postazione antiaerea. Si temettero giustamen­te le ire dei Tedeschi e loro rappresaglie per l’atto di sabotaggio com­piuto. Corse ai ripari il parroco presso le varie autorità italiane e te­desche e con la promessa della totale restituzione del filo poté storna­re tanti pericoli dalla popolazione di Alpe.

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Nella Bufera della Resistenza ValCeno

Testimonianze del  Clero Piacentino durante  la  guerra partigiana   a cura di  Angelo Porro Memorie  raccolte  da Domenico Ponzini

Valceno

PARROCCHIA  DI  CHIESOLA

DALLACASA DON DOMENICO (1912 – 1976)

Nato a New Jork, mori Parroco di S. Quirico di Albareto (Parma). Giovanis­simo Sacerdote, nel 1939 venne nominato Parroco di Chiesola, ove rimase fino al 1954. Testimonianza di Don Dallacasa su fatti avvenuti durante la resistenza.

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Il Triduo della Cattività 16-17-18- Luglio 1944 dal Diario di Mon. Carlo Boiardi

ASSOCIAZIONE «ANTONIO EMMANUELI» RICERCHE VALTARESI

IL TRIDUO

DELLA

CATTIVITÀ

16-17-18 LUGLIO 1944

dal diario di Mons. Carlo Boiardi

Tipolitografia Benedettina – Parma

Nasce a Chiavenna Landi di Lugagnano il 14 luglio 1899, viene ordinato sacerdote a San Lazzaro Alberoni il marzo 1925. Pro­fessore presso il Seminario di Bedonia dal 1925 al 1931, in seguito, fino al 1936, è professore di “Storia ecclesiastica” presso il Se­minario Urbano di Piacenza. Successivamente viene nominato Parroco della Cattedrale e contemporaneamente Assistente Diocesano del G.P. di A.C.

Dal 30 aprile 1944 è Parroco a Borgotaro fino alla Consacra­zione a Vescovo avvenuta il 27 gennaio 1946 nella Chiesa di Sant’ Antonino.  Fa il suo ingresso nella Diocesi di Apuania il 24 febbraio 1946 dove rimane fino alla sua morte avvenuta il 24 febbraio 1970. Laureato in teologia collaborò attivamente alla rivista teo­logica piacentina “Divus Thomas”. Fra i suoi scritti: “La fami­glia piccola Chiesa” (1969) e “Il nuovo rito della Santa Messa” (1970). Celebri le sue lettere pastorali, molte delle quali furono pubblicate. Continua a leggere “Il Triduo della Cattività 16-17-18- Luglio 1944 dal Diario di Mon. Carlo Boiardi”

IˆDIVISIONE PIACENZA CALZA DON UGO

Nato nel 1917, è attualmente Parroco a Maiano di Podenzano. Nel 1944 si dedicò in qualità di Cappellano delle formazioni partigiane operanti sui monti della Val Tidone, della Val Trebbia e della Val Nure, con il nome di «Don Terzo »; a cui era stato destinato dal Delegato Vescovile. Si prodigò nell’assistenza dei reduci dai campi di concentramento, che venivano ricevuti nella casa di accoglienza per loro stabilita nella villeggiatura del Collegio Alberoni a Veano. Figura di grande spicco del movimento di resistenza cattolico.

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Il Contributo dei Cattolici alla Lotta di Liberazione Don Guido Anelli

Don Guido Anelli, il prete volante  e le azioni della 2ª Julia

Dott. Sergio Giliotti

L’on. Mattei, in un suo discorso, affermò che la lotta partigiana non avrebbe potuto assumere tanto vaste dimensioni senza l’apporto incondi­zionato dato dalla stragrande maggioranza del Clero.

Uno dei tanti Sacerdoti che alla Resistenza hanno dato tutto, affrontan­do gravi rischi e sopportando non comuni sacrifici, è stato don Guido Anel­li, luminosa figura di prete partigiano. Egli accomunò al cosciente coraggio un’attività febbrile, l’uno e l’altro sublimati da un profondo senso di ca­rità cristiana che in lui non venne mai meno, neppure nei momenti più du­ri della lotta.

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Commemorazione Religiosa di Padre Umberto Bracchi nelle Celebrazioni del Ventennale dell’Eccidio di Srela

17 Luglio 1964

Premessa

Nel presentare ai Confratelli di Sacerdozio e di Religione, ai Congiunti più cari, agli Amici, a quanti Lo conobbero, stimarono e amarono in semplice veste di caro e doveroso ricordo questa commemorazione, mi permetto di anticipare questo pensiero: << il ricordo del sacrificio di tante anime nobili e generose, non vuole certo riaprire il solco amaro dei rancori e delle vendette, ma vuole portare a tutti gli uomini, a tutti voi, una parola di perdono, di dedizione, di amore. La stessa parola che Essi, i nostri Sacer­doti, i vostri Preti, dispensarono in vita e alla quale resero suprema testimonianza.

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La Strada era Tortuosa don Luigi Canessa

Sedici mesi di Guerriglia sull’Appennino Parmense – Ligure

Don Luigi Canessa

PREFAZIONE

Don Luigi Canessa, cappellano capo di una delle for­mazioni più rischiose e operose dei Volontari della libertà nel periodo della guerra nazionale contro i. Tedeschi, ha raccolto in questo volume i ricordi di quel glorioso periodo della sua vita. .

Senza retorica nè fantasiose amplificazioni egli ha nar­rato la verità nel suo aspetto obiettivo: donde viene al suo libro maggior interesse, per chi ama) al di là delle for­me e delle formule spesso stereotipate e insincere, il con­tatto immediato col dramma della vita.

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Diario Clandestino

Don Aurelio Giussani

A cura di don Leonardo Macchi Rettore del Collegio « S. Carlo» di Milano

RING RAZIAMENTI

Ringrazio vivamente il prof. Ettore Cosenza ed il prof. Annibale Rastelli dell’Istituto Storico della Resistenza per la Provincia di Parma; « Birra» (sig. Giuseppe Molinari), « Paolo il danese» (Arndt Lauritzen) e il prof. Sergio Passera dell’ Associazione Partigiani Cristiani di Parma, il dotto Sergio Giliotti di Bologna, don Natale Motta di Varese e la signorina Carla Cocquio di Ligurno che con tanto entu­siasmo e generosità furono preziosi collaboratori nelle ricerche.

PRESENTAZIONE

A pochi mesi dalla morte di don Aurelio Giussani ho ritenuto doveroso e utile mettere in luce i valori morali e patriottici di questo Sacerdote che lavorò e visse nel Collegio Arcivescovile S. Carlo di Milano.

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