Sfilata a Borgotaro 1945

La Nuova Italia

LA NUOVA  ITALIA

GIORNALE DELLE LIBERE VALLI DEL TARO E DEL CENO

Presso la sede del Coniando Unico Operativo della Provincia di Parma Ovest  Cisa         N. 2

                                                                                                                     Lunedì 9 aprile 1945

 

Ieri e oggi

Otto mesi  di  silenzio sono pochi a confronto all’eternità, ma sarebbero troppi, se insieme con le lingue si fossero  riposate  anche  le  nostre mani . Fortunatamente se il giornale taceva, le mani operavano: e dallo scorso luglio  a oggi, dopo tre ra­strellamenti, dopo la tragedia di BOSCO, dopo tante vicende luttuose, luminose, malinconiche e gioiose, i Volontari della Libertà, più fieri, più risoluti, più forti che mai, sono tutti in prima linea, attendono tutti con fede intatta, con animo saldo, l’ultima battaglia, la vittoria definitiva.

Il giorno stesso in cui, nello scorso luglio, il primo numero di questo gior­nale andava a ruba per le strade delle nostre città, colonne tedesche, provenienti da tutti i punti cardinali, iniziavano quello che fu il più sanguinoso, il più feroce, il più abominevole rastrellamento col quale il tedesco si sia disonorato in Italia. O case di Cereseto, di Strela, di Bruschi, di Setterone di Strepeto. di Bergotto, di Lozzola, bruciate per vandalica fida di distruzione, le vostre mura guardano anco­ra con cave occhiaie le vallate rifiorenti, mostrano sulle pareti superstiti le tracce della rabbia germanica; o morti inermi e innocenti, vecchi, donne, bambini, gente di lavoro, di pace, di giochi puerili, assassinata senza ragione, per il sadico piacere di spargere sangue umano e di pascersi di spettacoli orrendi, ancora di sotto le zolle dei cimiteri dove vi compose (nolenti i bruti che vi soppressero) la pietà dei sopravvissuti, ancora i vostri corpi straziati gridano vendetta a Dio e a noi. Continua a leggere “Sfilata a Borgotaro 1945”

Gruppo D’Azione Valtaro

GRUPPO D’ AZIONE VAL TARO

Ordine Del Giorno    n 1

Zona X, il 14 aprile 1945.

Sugli aspri monti ci siam fatti lupi;

il          nostro grido è Libertà o morte.

“ C. Bassani ,,

                                                   VOLONTARI  DELLA LIBERTÀ!

L’ora della liberazione è ormai prossima.

Nell’ imminenza della prova decisiva, forse 1’ ultima, sento più che mai impellente ed irresistibile il desiderio. di portarvi il mio incitamento e di formularvi il più fervido augurio.

Mentre il ricordo dei compagni caduti che più non potranno assistere al trionfo della nostra causa mi rattrista profondamente, sentimenti di gratitudine, di orgoglio e di ammirazione nei vostri riguardi mi affolano la mente ed il cuore; in questo momento vi esprimo il mio modesto plauso e ringraziamento per l’ardire combattivo. 1’attaccamento e l’affetto palesatimi nei momenti più difficili e sopratutto per lo spirito di sacrificio e di diuturna dedizione della causa da voi sempre ed -ovunque dimostrata.

Fra di voi riconosco quegli stessi  “ RIBELLI” ,, che sin dal settembre 1943 si strinsero attorno a me accendendosi alla scintilla della ribellione contro la risorta tirannide fascista; siete i compagni dell’Anzola, del Monte Orocco, del Penna, di Monte Vaccà, di Tasola ove le prime pallottole dei “ Fuori  legge”sibila­rono sui tedeschi ed i loro servi; siete i compagni dei Boschi del Molinatico, dei costoni dell’ Ozzola, della Manubiola, di Grifola e di Valmozzola. Fra Voi vedo giovani fieri ed ardimentosi, figli di ogni parte d’ Italia, venuti sui nostri Monti per dividere disagi, sacrifici e pericoli, vedo ragazzi audaci corsi fra noi a portarci 1’ inesauribile entusiasmo dei loro vent’ anni e l’ indomabile loro spirito ribelle.

A questo punto sento il dovere di esternare il mio compiacimento e riconoscenza al gruppo dei sabota­tori che in ogni evenienza circostanza, mettendo in serio pericolo la loro stessa vita, con encomiabile spirito di abnegazione e dì altruismo, hanno portato a compimento gesta il cui ricordo rimarrà incancellabile in chi, come me, ha assistito al loro silenzioso eroismo.

Tutti indistintamente vi abbraccio, cari compagni d’ arme, tutti vi accomuno nell’ elogio ed in ricordo della vita assieme vissuta, delle lotte sostenute, delle speranze represse delle ansie patite, vi offro questo libello contenente  l’elenco dei fatti d’ arme a cui partecipaste perché esso vi sia d’ incitamento per i prossi­mi eventi, di sprone a sempre ,migliorarvi per rendervi più degni della riconoscenza della Patria.

Viva 1’Italia!

                                                                                                     IL COMANDANTE

Dragotte

Elenco  cronologico dell’attività operativa del

GRUPPO D’ AZIONE VAL  TARO

Dalla data  della sua costituzione 3 febbraio 1945

22 febb.        — Nella notte, cinque sabotatori gua

 1945               dano il Taro con un carico di
                        esplosivo ed eludendo la vigilanza
                        delle sentinelle nemiche fanno saltare
                        la pila della prima arcata del ponte
                        ferroviario di Borgotaro.
7 marzo           —        Verso le ore 14, un nucleo di sette
 1945               uomini fanno irruzione in un albergo
                        del Centro Urbano dove stazionano
                        quindici tedeschi. Con azione audace
                        irrompano nel locale intimando la
                        resa ai nemici. Ne consegue un
                        violento scontro con risultati: due
                        tedeschi uccisi, due feriti gravi e
                        due alpini repubblicani catturati. La
                        rabbia nemica si sfoga come di
                        consuetudine sugli inermi; L’albergatore
                        viene ferocemente freddato sul posto,
                        mentre l’immobile è fatto saltare con
                        la dinamite.

14 marzo      — Nella notte, sabotatori del gruppo

  1945              compiono una azione di sabotaggio
                        sulla Parma – Spezia, facendo saltare
                        50 m. di binario tra le stazioni di
                        Solignano e Valmozzola.
4 aprile —        Viene compiuto un atto d sabotaggio
 1945               al traffico nemico sulla strada della
                        Cisa. Un grosso autocarro tedesco
                        e attaccato e fatto saltare in aria con
                        una mina a strappo.
4 aprile —        Nella notte, 50 uomini del gruppo
 1945               si portano in località Guinadi ed
                        eludendo la forte sorveglianza nemica
                        minano una pila del Ponte Grande
                        ( sul fiume Verde ), di grande

                       importanza per il traffico nemico. Lo
                        scoppio provoca gravi danni ad una

                      arcata dello stesso.

5 aprile Nella notte, un nucleo di audaci
 1945               sabotatori, in dispregio della loro
                        vita e quasi a sfida della aumentata
                        sorveglianza nemica, riescono
                        nuovamente a minare la già sconquas­-
                        sata pila del ponte ferroviario di
                        Borgotaro e a danneggiarla in modo
                        definitivo.
7 aprile —Tre sabotatori si portano sulla
 1945               ferrovia Parma-Spezia località Solignano
                        e riescono a far saltare il ponte
                        ferroviario dà poco riattivato dal nemico.
8 aprile —In esecuzione dell’ ordine generale
 1945               di azione, 70 uomini del gruppo
                        attaccano il presidio tedesco di Roc­-
                        camurata trincerato in due fabbricati
                        e due caselli distanti circa 200 m.
                        l’ uno dall’ altro. In cinque ore di
                        accanito combattimento i Volontari
                        espugnano d’assalto uno dopo l’altro
                        i quattro capisaldi eliminando ogni
                        resistenza nemica.
                        RISULTATO
                        38 prigionieri. 7 nemici uccisi ; in­-
                        gente bottino di armi e munizioni;
                        Un treno carico di materiale bellico
                        catturato in una galleria dopo averne
                        eliminata la scorta armata.
9 aprile —Una esigua squadra lasciata a presi-
 1945               diare la zona liberata attacca con
                        fulminea azione un gruppo di 20
                        tedeschi inviati di rinforzo da Berceto.
                        Sorpresi dall’ audacia e dalla tem-
                        pestività dell’ azione i tedeschi sì
                        arrendono con alla testa  il loro ca­-
                        pitano.

RIEPIOGO

delle azioni dal 2 febbraio 1945 a tutt’oggi: n3 ponti  ferroviari interrotti al traffico nemico, n 9 tedeschi  uccisi, n58 prigionieri catturati tra cui un capitano.

bottino d’armi . n 2 mitragliatrici e quattro mitragliatori, n 40 armi individuali strappate ai tedeschi, 4 vagoni di materiale bellico fra cui ingente quantità di nuove armi tedesche.

NESSUNA PERDITA DA PARTE NOSTRA

LA NUOVA ITALIA

     GIORNALE DEL TERRITORIO LIBERO DEL TARO

Borgo Val di Taro – Anno I                                                 N. I               Giovedì, 13 Luglio 1944

Tip Cesare Cavanna – Borgo Val di Taro                      Senza autorizzazione de! Ministro della

                                                                                                Cultura Popolare residente a X.

Annunzio

            Questo giornale non è fatto da retori stipendiati. i quali, per lucro immondo, esortino i temerari e gli ingenui al rischio che essi fuggono, alle battaglie che essi temono. Questo giornale è fatto dai combattenti pei loro compagni di fede e di sacrificio; è fatto dal popolo in anni per il popolo che nelle case, nelle officine, nei campi, attende e spera, dopo tante sofferenze, dai fratelli e dai figli il dono luminoso della pace, della giustizia e della libertà.

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Sfilata Partigiani a Parma 9 Maggio 1945

 

A Parma 9Maggio 1945

Il 9 maggio tutte le formazioni partigiane della provincia scendono nel  capoluogo e sfilano per la città in una  grande  manifestazione  di popolo.Una sfilata di  oltre ottomila  armati affluisce a Piazza Garibaldi, Brigata per brigata al seguito  delle rispettive bandiere.

Nel nome delle Brigate, nel  volto  dei  comandanti e dei  singoli partigiani si racchiude  la vicenda di  20 mesi di lotta armata, alcuni, molto pochi, erano reduci  delle prime solitarie  gesta, dell’epoca del ribellismo, altri avevano partecipato alle  battaglie  del’44, altri  ancora si  erano aggregati nella primavera del’45 ed avevano ingrossato le file.

 

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