
Berceto PR
Monte San Bernardo
Nell’Anniversario della Liberazione, le Associazioni Partigiane, la Provincia di Parma, il Comune di Berceto e il Comune di Borgo Val di Taro ricorderanno il sacrificio di questi eroi.
“All’alba del 2 febbraio 1945, una colonna tedesca, proveniente da Berceto, forte di duecento unità attaccò una postazione difesa da sei Partigiani, posta sul monte San Bernardo.
Furioso si accese l’impari combattimento, i Partigiani si difesero accanitamente, ma con il venir meno delle munizioni vennero sopraffatti. Quattro caddero nel combattimento e due, presi prigionieri, vennero trascinati a Berceto ove subirono orride torture e uno dei due fu barbaramente trucidato.”
San Bernardo 20-08-2025
Alla sera del 1° febbraio, condotte da spie, alcune colonne tedesche provenienti dalla Cisa e dalla Val Taro, investono il crinale alla destra del Taro: Baselica, Belforte, Gorro, San Bernardo, Lozzola, Bergotto.
A San Bernardo in una baita sei partigiani sono circondati.
All’alba Graziano Azzimi << Cremona >> uscito dalla baita, viene colpito a morte dai fascisti.
Ne nasce un combattimento, che si protrae per diverse ore.
Altri due patrioti vengono uccisi: Laghi Antonio << Ramino >> e Ivan Deghisson << Ivan >> mentre alla fine gli altri tre vengono fatti prigionieri.
A Bergotto viene sorpresa una squadra di 5 partigiani; dopo una sparatoria tre riescono a fuggire, mentre decadono prigionieri; a Belforte è la volta di 7 partigiani; dopo una sparatoria viene ucciso Molinari Luigi << Valoia >>, altri quattro partigiani vengono fatti prigionieri, mentre due riescono a fuggire.
Anche don Guido, il cappellano della II Julia, riesce fortunosamente a mettersi in salvo: poco dopo verrà mandato in missione oltre la Linea Gotica e sarà quindi incaricato dal Comando alleato come Capo Missione nel Bresciano dove verrà paracadutato e dove rimarrà fino a dopo la Liberazione.
I prigionieri verranno in seguito scambiati con prigionieri tedeschi.
Il 5 febbraio, 9 patrioti, per vendicare i compagni caduti pochi giorni prima, attaccano una pattuglia alla Manubiola e uccidono due soldati nemici.
Tratto L’Alta Val Taro nella Resistenza Giacomo Vietti





































































