

8 aprile 2025
La Battaglia di Ostia Parmense
Saluti del Sindaco
Buongiorno,
porgo il benvenuto e il più sincero ringraziamento, per aver assicurato la loro presenza, a Sua Eccellenza il Prefetto della Provincia di Parma dott. Antonio Lucio Garufi, a Barbara Lori, Vice Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, a Giulio Guerri, assessore del Comune di La Spezia e agli amministratori degli altri Comuni; saluto e ringrazio le autorità militari, il Ten. Colonnello Giuseppe Marletta, in rappresentanza dell’Accademia Militare di Modena, oggi presente anche col picchetto d’onore, il Capitano Giovanni Pastore, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Borgotaro, il Maresciallo Capo Giuliano Zucco, comandante della stazione dei Carabinieri di Borgotaro, le autorità religiose – grazie Mons. Angelo Busi –, gli Alpini, i rappresentanti delle Associazioni Partigiane e dell’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea, e rivolgo un caloroso abbraccio ai rappresentanti delle Associazioni del volontariato e culturali di Borgotaro e alle cittadine e cittadini che, con spirito commemorativo, sono ora presenti a Ostia Parmense.
Nella complessa e farraginosa contemporaneità, rappresentata da inediti fenomeni socio culturali, s’insinua in più parti del globo la c.d. “cultura dell’omologazione”, riferita al processo che tende a uniformare e a ridurre la diversità culturale, spesso a favore di modelli e valori dominanti che minacciano di offuscare l’individualità e la peculiarità di una cultura, di un popolo, di un luogo.
Osservando questa nuova corrente di pensiero, nel secolo scorso l’antropologo Marc Augé ha coniato il termine “non luogo”: quello spazio anonimo e stereotipato, privo di storicità, frequentato da persone freneticamente in transito e prive di relazione, come, ad esempio, gli aeroporti, i centri commerciali, gli alberghi e le autostrade.
In questo nuovo panorama, tuttavia, permangono – anzi emergono con dirompente impeto evocativo – fazzoletti di terra che restituiscono un intimo e insostituibile significato: piazze, frazioni, paesi, che a contraltare dell’asettico “non luogo”, diventano totem celebrativi di fatti e gesta avvenuti in quei luoghi, destinati a sedimento nella memoria di un popolo.
Come in uno scrigno arieggiato con respiro resistenziale, in queste valli sono incastonati preziosi luoghi di memoria, monili che riflettono tracce di storie scritte con indomito coraggio dai nostri Partigiani; donne e uomini delle nostre valli, per lo più giovani vite, che oggi, con rinnovato vigore e a distanza di 80 anni dalla liberazione del Paese, la nostra Comunità avverte l’esigenza di celebrare, affinché l’istantanea di singoli frammenti di vita di chi ha combattuto ed è caduto su queste terre in nome della libertà, venga impressa a futura memoria come segno fondativo della sovranità democratica repubblicana conquistata anche grazie al loro sacrificio.
Forte di questa suggestione, caratterizzata da un’ispirazione commemorativa viaggiante, quest’anno, nell’ambito delle manifestazioni dedicate all’80° anniversario della liberazione, l’Amministrazione comunale, con l’ausilio delle associazioni partigiane e di altre realtà associative, ha organizzato un programma che si è fatto itinerario: un percorso sia geografico – poiché esorta i cittadini a trasferirsi nei luoghi della memoria, quasi a rivivere gli avvenimenti di cui si sono resi teatro – , ma anche, e soprattutto, ideale, affinché la rievocazione dei momenti di sofferenza e di gloria accaduti in quei luoghi, rafforzi la coscienza individuale e alimenti la memoria collettiva della nostra Comunità.
In altri termini, un itinerario che unisce vari luoghi e che trascina ai giorni nostri quell’anelito di libertà che ci proponiamo di celebrare con la nostra presenza, di sito in sito, così trasformando – complice l’aggiunta di una semplice vocale – la “Resistenza” in “Riesistenza”.
E’ un percorso rievocativo che oggi inizia in questo luogo, domani proseguirà a Palazzo Ostacchini per ricordare la battaglia di Borgotaro, poi nei giorni a seguire in Sala Imbriani per l’inaugurazione della mostra partigiana, poi il 25 aprile presso la baita degli Alpini, nel Parco Battaglione Tolmezzo, nel Sacrario dei caduti presso il cimitero cittadino e nei Giardini IV Novembre, ed infine nelle località di Caffaraccia il 26 aprile e di Belforte il 27 aprile, per ripercorrere i sentieri partigiani.
Per un curioso gioco del destino, quasi un presagio, l’avvio delle commemorazioni in occasione dell’ottuagenario della liberazione parte oggi proprio da qui, da Ostia, che, con richiamo etimologico al termine latino “hostia”, “vittima”, suggella il sacrificio di chi nel mese di aprile del 1945 vi ha perso la vita, un sepolcro, a proposito di luoghi della memoria, al valle della frazione di Belforte, denominata “Borgo Partigiano” per l’importanza strategica che assunse nel periodo resistenziale.
La lapide collocata sulla facciata dell’oratorio al nostro fianco rende omaggio ai valorosi partigiani caduti per fronteggiare le truppe nemiche:
l’Allievo Ufficiale Giorgio Susani, caduto l’8 aprile 1945, Medaglia d’oro al Valor Militare,
Luigi Barbieri, caduto il 9 aprile 1945, medaglia d’argento al Valor Militare, e
Luigi Molinari, caduto il 12 febbraio 1945, medaglia d’argento al Valor Militare.
Essi, come scolpito sulla stele che li commemora, “su questi monti combatterono e morirono per contrastare la violenza sopraffattrice del nazifascismo, minaccia paurosamente incombente, ieri ed oggi, sulle libere coscienze e sulle istituzioni democratiche, le uniche degne di reggere e garantire ogni umana civile convivenza”.
In questo luogo di memoria in cui ci troviamo, dalla simbolica fusione delle quattro medaglie che celebriamo – le due Medaglie d’Oro al Valor Miliare conferite alla città di Borgotaro 40 anni orsono e a Giorgio Susani e le due Medaglie d’Argento conferite a Luigi Barbieri e Luigi Molinari – cola una lega – con slancio figurativo il sangue da essi versato sul campo – che rimanda al sacrificio delle vittime e alla sofferenza di un popolo, che ci hanno assicurato un avvenire libero e democratico e una Carta Costituzionale ispirata ai valori fondamentali e inviolabili a tutela della dignità dell’uomo e all’indiscriminato esercizio dei diritti da parte di tutti i cittadini.
Le gesta eroiche delle tre vittime che oggi commemoriamo verranno a breve tratteggiate da Salvatorangelo Oppo e Pierluigi Beccarelli – che ringrazio –, rappresentanti delle Associazioni partigiane di Borgotaro, tuttavia vorrei fugacemente soffermarmi sul ruolo dell’Allievo Ufficiale Giorgio Susani, che frequentò l’86° corso degli Allievi Ufficiali dell’Accademia Militare di Modena.
Egli si distinse per il suo ardimento e per le eccelse qualità morali; nonostante le ferite subite durante un combattimento, trascorse la convalescenza al fianco dei suoi compagni affrontando i disagi dell’inverno 1944/45, riportando il congelamento degli arti inferiori, fino a perdere la vita, qui a Ostia Parmense, l’8 aprile di 80 anni fa, stroncato da una raffica di mitraglia, a pochi giorni dall’agognata Liberazione del nostro Paese.
Per tributargli gli onori solenni è presente oggi un picchetto dell’Accademia militare di Modena formato da 1 ufficiale e da 6 allievi ufficiali in armi, e ne approfitto per ringraziare, insieme a loro, il loro Comandante Generale di Divisione Davide Scalabrin e i suoi collaboratori, per la sensibilità dimostrata.
Avverto l’obbligo, anche in questa solenne occasione, di rivolgere parole si stima e sincera riconoscenza, da parte dell’intera Comunità borgotarese, alle Associazioni del Volontariato e ai singoli volontari che le compongono, eroi civili che quotidianamente, attraverso l’impegno, il sacrificio individuale e il dono del tempo, testimoniano in tempo di pace la medesima vocazione solidaristica che animò i nostri Partigiani, e per la costante disponibilità mostrata nei confronti della Comunità civile e dell’Amministrazione Comunale.
Ringrazio le assessore al turismo Stefania Mortali, alla cultura Martina Fortunati e al Ten. Col. Giuseppe Marletta dell’Arma dei Carabinieri in servizio presso l’Accademia Militare di Modena, per l’indispensabile ausilio prestato nell’organizzazione dell’odierna commemorazione, e grazie al cerimoniere cav. Roberto Spagnoli.
Viva Borgotaro e Giorgio Susani, medaglie d’oro al Valor Militare,
Viva Luigi Barbieri e Luigi Molinari, medaglie d’argento al Valor Militare.
Grazie.
Borgo Val di Taro, 8 aprile 2025
Il Sindaco
Avv. Marco Moglia
Audio Manifestazione






























