MARZO 1945

I DOCUMENTI RIPRODOTTI SI RIFERISCONO AI SEGUENTI ARGOMENTI:
- costituzione della Divisione Partigiana Valtaro - adozione della parola d'ordine - severi conti e rendiconti di spesa delle formazioni - s'intensificano i << lanci<< alleati - forzato diniego all'approvvigionamento alimentare nelle nostre zone delle brigate partigiane liguri - arrivano fra noi gli << eroi dell'ultima ora>> - le nostre razioni alimentari teoriche - scarseggiano i medicinali - direttive tattiche: mai lasciarsi agganciare dal nemico - requisizione preventiva di automezzi per le eventuali esigenze future - i preziosi notiziari del nostro Servizio Segreto - la Brigata Centocroci di<< Richetto >> confluisce nella Divisione Valtaro - << Arta >> e >> Poe >> del Comando Unico passano in rassegna gli uomini della nostra Divisione - l'autorità dell'ora vieta il ballo dei partigiani - i nostri prigionieri di guerra aumentano e dobbiamo organizzare nuovi campi di concentramento - azioni armate dei distaccamenti della I^ Julia - varie
Volontari della Libertà
Prot. N. 568
Zona li, 1/3/45
1ˆBrigata Julia
A TUTTI I C.TI DEI REPARTI DIPENDENTI
OGGETTO: Parola d’ordine
Da oggi entrerà in vigore presso ogni Bgt. Dipendente da C.U. parmense l’uso della parola d’ordine. Essa dovrà essere portata a conoscenza ogni giorno alle pattuglie diurne, ai patrioti che dovranno uscire dalla zona di distaccamento peri staffetta o missione, alle guardie montanti durante il servizio di vigilanza notturna. Le parole d’ordine entrano in vigore alle ore 12 di ciascun giorno e cessano alle ore 12 deI giorno successivo. Ogni IO giorni esse verranno diramate ai C. ti dei reparti dipendenti. Pertanto si trasmette la parola d’ordine, con controparola, per i primi IO giorni di Marzo:
Parola d’ordine Controparola
1 Marzo Milano Michele
2 << Como Carlo
3 Firenze Federico
4 Mantova Mario
5 Udine Ulisse
6 Bardi Benedetto
7 Bedonia Biagio
8 Pavia Paolo
9 Genova Gastone
10 Voghera Vittorio
Si raccomanda ai
Comandanti di Distaccamento la massima riservatezza all’uso della suddetta parola d’ordine.
Nell’ambito delle unità dipendenti dal <<C.U.>> entra in vigore la parola d’ordine: un altro passo avanti verso l’adozione dei metodi tipici degli eserciti regolari.
Comando Unico Operativo della Prov. di Parma
ALLA DELEGAZIONE DEL C.U.
A TUTTE LE BRIGATE OVEST CISA
Il nemico ha nelle sue mani un numero considerevole di patrioti. Tale numero aumenta di giorno in giorno, specialmente in pianura, dove si svolgono sistematici arresti dei migliori elementi del movimento patriottico.
Occorre fare tutto ciò che è umanamente possibile per liberare questi nostri fratelli, chiusi nelle carceri dell’oppressore e con la vita in grate pericolo.
Di conseguenza è necessario disporre di molti prigionieri specialmente tedeschi per poter effettuare vantaggiosi scambi. È impegno morale di tutte le Brigate di agire con decisione allo scopo di catturare il maggior numero possibile di prigionieri da utilizzare per i detti scambi.
Sia pertanto ben tenuta presente tale necessità nell’esecuzione di tutte le azioni militari.
È altresì indispensabile che la segnalazione dei prigionieri catturati sia fatta immediatamente dopo l’azione.
IL COMANDANTE
ARTA
Comando 1ˆ Brigata Julia
K. 661 di prot.
1 Marz1945
AL COMANDO DELLE BRIGATA la e 2a BERETTA – 2a JULIA 32a GARIBALDI
OGGETTO: Riunione
Questo Comando al fine di prendere accordi diretti e chiarire alcuni concetti che riguardano tutte le Brigate della Vallata deI Taro, promuove una riunione alla quale invita tutti i Comandanti e Commissari delle Brigate in indirizzo. Detta riunione viene fissata in località Caboara per le ore 9 del giorno 4 c.m. Gli argomenti da trattare sono:
l°) Collaborazione,
2°) Movimento patriottico dei Val Taro;
3°)Divisione « Val Taro»;
4°)Relazioni coi C.L.N. e popolazione;
Si Approvvigionamenti
Pregasi dare assicurazione tramite stessa staffetta.
IL COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
Comando 1ˆ Brigata Julia
N. 601 di prot.
6 Marzo 1945
AL COMANDO UNICO OPERATIVO
OGGETTO: Riunione di Caboara
La riunione promossa da questa Brigata e tenuta ieri l’altro a Caboara, anziché una semplice riunione come presa di contatto fra le Brigate interessate nel movimento patriottico del Valtarese, ha rivestito un certo carattere di ufficialità per la presenza del Capitano BOB, capo della missione americana, il quale ha esposto e precisato alcuni concetti di codesto C. U. in relazione al nuovo ordinamento delle formazioni della provincia ed alle nuove nomine in seno alle stesse. Dalla riunione sono emersi alcuni principi sui quali questo Comando vuole essere molto chiaro e ritiene perciò opportuno ribadire il proprio punto di vista:
1°)NUOVI QUADRI:
a) in proposito dovevamo opportunamente essere interpellati i Comandi di Brigata;
b) nei movimenti di comando disposti si ravvisano mosse politiche e consone al nostro movimento;
c) il patriota «L’alpino», semmai, doveva essere trattenuto incaricano all‘elezione del nuovo V. Comandante;
d) anche per gli ufficiali addetti dovevano essere interpellate le Brigate.
2) GRADI
non si è del parere di conservare il grado ad un patriota che non riscuota più la fiducia sia degli uomini che del proprio comando nell’incarico ricoperto; questo principalmente se mancano ragioni tali per rimuoverlo d’autorità.
3) GRUPPO BRIGATE BERRETTA:
si è contrari alla creazione di un comando intermedio fra quello divisionale e le brigate Berretta, se la brigata «Cento Croci» (Richetto) entra a far parte della Divisione Val Taro può considerarsi autonoma al pari delle altre e dipendere direttamente dal Comando divisionale.
4) CASO DRAGOTTE:
se ne chiede la revisione.
5) IN TENDENZA:
a) se ne è constatato un funzionamento non rispondente ai campiti prefissi;
b) si chiede la revisione di buona parte del personale.
IL COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
Rilievi e lagnanze nella nota inviata al «C.U.» dalla 1ˆ Julia come risultante dell’incontro da essa promosso con le altre Brigate partigiane de Vallata del Taro. Non si tratta tuttavia di questioni di particolare rilevanza e tali da crea dissidi interni.
Volontari della Libertà
1ˆ Brigata Julia N. 572 di
li 2/3/45
AL COMANDO UNICO OPERATIVO
Sua sede
OGGETTO: Relazione
COMUNICA TO N. 18
27 Febbraio 1945-
Alle ore 18 circa una squadra del Distaccamento «Zanre’» che trovava. in missione militare, veniva a combattimento, sulla strada compresa tra ponte sul Ceno di Rubbiano ed il ponte carrozzabile sul Taro di Fornovo, con un pattuglione di bersaglieri. Mentre la squadra era in cammino per il luogo della missione, la nostra pattuglia avanzava inaspettatamente si scontrava a circa 70 metri con un nucleo di bersaglieri. Immediatamente i nostri 3 patrioti aprivano il fuoco, mentre il rimanente, della squadra accorsa agli spari prendeva posizione su di una altura vicina Nel breve incontro, alle prime raffiche, due bersaglieri cadevano colpiti a suolo. Per il sopraggiungere di numerosi altri nemici i nostri patrioti (Otto) erano costretti a ripiegare oltre Ceno e desistere dell’azione. Nello scontro rimanevano sul terreno due nemici. Nessuna perdita nostra e nessun ferito.
D’ordine
IL CAPO DL S. M.
ORESTE
Comando 1ˆBrigata Julia N. 521 di prot
2 Marzo I945
AL COMANDO II BRIGATA JULIA
Sua sede
OGGETTO: Richiesta munizioni
Ci risulta che con l’ultimo lancio, codesta Brigata ha avuto 18.000 colpi per Sten. Data le deficienza grave in cui si trova la nostra Brigata per dette, munizioni, pregasi voler consegnare, ai latori della presente, per lo meno una cassetta ditali colpi. Vogliate scusare la nostra insistenza, dato che diversamente ci troveremmo nella impossibilità di poter fare operare alcune nostre squadre.
IL COMANDANTE
LIBERO
Comando Unico Operativo 2 Marzo 1945
Caro Libero
In data I marzo abbiamo consegnato al distaccamento di Ras il sottoelencato materiale accluso a un lancio da noi ricevuto la notte del 28 Febbraio:
N. 2 Bazuoka con munizioni
N. 11 pistole machine
N. 3 cassette munizioni sten
N. 2 Bidoni esplosivo plastico con accessori
Abbiamo pescato finalmente, ricercando i bidoni del lancio di quella notte, uno che aveva imboscato il seguente materiale:
N. 10 paia di pantaloni
N. 3 teli da tenda
N. 5 Camice
N. 2 Pullovers
Ti saremmo grati se di tutto questo materiale che ti inviamo ci lasciassi regolare ricevuta del Comando di Brigata. Ti saremmo pure grati se ti fosse possibile mandarci in cambio N. 4 paia di pantaloni americani e due giubbotti.
Molto cordiali saluti
BATTISTA
Mentre si cercano proiettili da «Sten» presso la 2ˆ Brigata Julia, dal «C.U. » ne giunge una congrua assegnazione accompagnata anche da altro materiale, fra cui degli indumenti e dei teli piovuti con i lanci e recuperati presso un civile che, sfidando le gravi pene stabilite per furti del genere, li aveva trafugati.
Volontari della Libertà
Comando Unico Operativo N1231 di prot.
4 marz 1945
A TUTTE LE BRIGATE OVEST CISA
ALLA DELEGAZIONE DEL C.U.
OGGETTO: Rendiconti finanziari.
Le Brigate sono invitate a trasmettere sollecitamente a questo C. U., a norma degli inviti già fatti, i conti della loro gestione, a partire dal primo versamento di fondi fatto loro coi denari e per conto del Governo Nazionale, e precisamente dalla data del 22 dicembre scorso. I conti che dovranno essere presentati al Governo, devono essere precisi, circostanziati e documentati. Le Brigate accompagnino quindi i loro conti con le ricevute e con gli altri documenti che siano necessari. Qualora si siano fatti acquisti a prezzi superiori a quelli fissati dai Calmieri dai C.L.N., o dall’Intendenza , indicare sempre nome e cognome e domicilio del venditore. Si fa sicuro affidamento sopra la massima esattezza e sollecitudine. I rendiconti debbono essere chiusi alla data del 28 febbraio scorso.
IL COMANDANTE E IL COMMISSARIO POLITICO DEL C.U.
ARTA POE
A giustificazione delle spese effettuate utilizzando i fondi forniti dal Governo Nazionale tramite il « C. U. » si chiedono rendiconti finanziari <<precisi, circostanziati e documentati >>. Quando noi qui parliamo del << Governo Nazionale >>, tagliato fuori dal fronte bellico e da ogni occasione di contatto diretto che ci fa ignorare le sue vicende e i suoi atti quotidiani, ci sembra quasi riferirci a un’entità astratta separata da distanze incolmabili, tanta è la diversità della dimensione in cui viviamo.
Ma ad attivare un contatto diretto e ottenerci sul finire dello scorso ‘44 il finanziamento governativo cui si riferisce la richiesta di rendiconto è stata una felice iniziativa del Commissario del «C.U.» <<Poe >>, quando ha pensato di ricorrere personalmente al Presidente del Consiglio dei Ministri, Ivanoe Bonomi, che aveva conosciuto fin dal tempo in cui entrambi facevano parte del vecchio Parlamento Italiano. Un nostro inviato era filtrato avventurosamente attraverso le maglie della Linea Gotica presentandosi a Roma a Bonomi con le credenziali di << Poe >> e poco dopo, paracadutato nella nostra zona, aveva fatto ritorno recando con sé una somma consistente, anche se non del tutto bastevole a colmare le nostre non indifferenti necessità finanziarie.
La carenza di mezzi ha angustiato fin dalle origini le nostre formazioni. Siamo un esercito che non ha alle spalle la sussistenza come ogni altro esercito combattente e nondimeno deve approvvigionarsi, giorno dietro giorno e mese dietro mese, per assicurare a un crescente numero di uomini tutto quanto necessita per la loro vita; mentre per l’attività militare e parte del vestiario si supplisce con armi, munizioni e indumenti che riceviamo con i lanci o ci procuriamo spogliandone il nemico. I nostri primi raggruppamenti e le brigate sorte successivamente hanno ottenuto mezzi finanziari dal Comando Generale del C.V.L. di Milano, dal Comando Regionale Nord Emilia e dal C.L.N. di Parma o da singoli esponenti di taluni partiti che di essi fanno parte. Qualche aiuto è venuto anche da privati. Data la discontinuità e larga insufficienza di tali aiuti, talvolta sono ricorsi a prestiti (più o meno spontanei) o a tassazioni imposte a profittatori di regime del tempo fascista.
E spesso hanno proceduto e procedono a requisizioni dirette dei generi occorrenti, specie nel caso di bestiame da macello e di alimentari, prelevandoli direttamente presso i produttori agricoli che altrimenti li avrebbero dovuti consegnare agli «ammassi» fascisti. In questi casi, se mancava il denaro per effettuare il pagamento in contanti, si sono rilasciati dei <<buoni di requisizione >> che il Governo legittimo si è impegnato a saldare dopo la liberazione e che sono stati e vengono solitamente accettati con fiducia. Finché, come abbiamo visto, a fine del ‘44 arriva finalmente per le nostre asse una buona boccata d’aria dal Presidente del Consiglio Bonomi. E la disponibilità di questo denaro sarà, tra l’altro, provvidenziale proprio nelle dure traversie che le brigate partigiane della nostra valle dovranno affrontare subito dopo a causa del rastrellamento nazifascista di gennaio.
Volontari della Libertà
Comando Unico Operativo N. 1234 di prot.
4 marzo 1945
A TUTTE LE BRIGATE OVEST CISA
OGGETTO: Rendiconti mensili e vecchi debiti.
A seguito della lettera 1231, relativa ai conti che tutte le Brigate devono inviare a questo C. U. sulla loro gestione finanziaria dal 22Dicembre1944 al 28 scorso, aggiungiamo che d’ora in poi, alla fine di ogni mese, ogni Brigata dovrà presentare a questo C. U. il suo rendiconto mensile, preciso e documentato secondo le norme già date. A parte ciò, provvederete a preparare e a inviare al G. U. un rendiconto completo delle vostre entrate e uscite, a partire dalla costituzione del C. U. e cioè dal 3 settembre 1944, fino al 21 Dicembre dello stesso anno.
Questo C. U. spera poi di ottenere dal Governo Nazionale anche i fondi necessari a pagare i debiti che le formazioni hanno fatti a partire dalla loro costituzione fino al 22 Dicembre 1944 A tale uopo é necessario che ogni formazione prepari e presenti al C. U. un altro conto separato, relativo unicamente a tali debiti. Potranno essere prese in considerazione soltanto le partite documentate dai buoni di requisizione legittimamente rilasciati e debitamente vidimati. Le Brigate dovranno quindi verificare attentamente quei buoni e regolarizzare quelli che, per qualsiasi motivo, non rispondano alle norme ripetutamente emanate da questo C. U. Nell’inviare gli elenchi dei debiti, le Brigate vi uniscano le matrici dei buoni; le figlie dovranno invece venire lasciate ai creditori: bene inteso, dopo essere state regolarizzate.
IL COMANDANTE IL COMMISSARIO POLITICO DEL C.U
ARTA POE
Ancora rendiconti finanziari.
L’incalzare della lotta non esime i nostri Comandi dal preoccuparsi di assicurare una gestione attenta e documentata dei fondi che amministriamo. Così il << C.U. >> fa seguito nella stessa giornata dei 4 marzo con un seconda nota sulla gestione finanziaria, chiedendo che si comunichino, giustifichino e documentino tutte le spese fatte e i debiti contratti dalle brigate fin dal giorno della loro costituzione. Commissari e intendenti avranno da sbrigare del lavoro in più, ma, per quanto ci riguarda, vogliamo che anche sotto questo aspetto la Nuova Italia nasca con le << mani pulite >>.
AL COMANDO UNICO OPERATIVO
C P.C.:
AL CAPITANO BOB
OGGETTO.’ Richiesta lancio
Continuando sistematici i lanci da parte degli alleati ed in considerazione che questa Brigata non ha ancora avuto un proprio lancio, pregasi codesto. C. U. farcene effettuare uno direttamente.
A completamento del vestiario necessita:
Calze paia 275
Camicie n. 350
Mutande paia 100
Maglie n. 150
Guanti paia 230
Scarpe paia 50
Cappelli alpini n. 250 (con relative nappine fregi e penne )
Poullover n. 200
Teli tenda ital. n. 100
Coperte n. 100
Armamento.’
Armi automatiche tipo Marlen n. 20
Maxime sten (con relativi carie.) 40
Sten 40
Basuoke 4
Caricatori per Bren 100
Caricatori per Sten 400
Munizionamento:
Per Sten n. 20.000 colpi
Per mauser (con relativi carica tori) 5.000
Bombe a mano tipo ballerine 200
Viveri di riserva e di conforto per la forza di 250 uomini.
IL COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
<<Continuando sistematici i lanci da parte alleata …>>: infatti questo mese vede un incremento massiccio di tutte le forniture paracadutate. I grossi, lenti aerei da trasporto angloamericani che sorvolano sempre più spesso e sempre più indisturbati i nostri cieli con voli diurni. con il loro viavai. nella nostra vallata vi portano anche un segno e una presenza tangibile del potente apparato bellico alleato.
I nostri uomini salutano da terra con grandi gesti delle braccia gl’invisibili piloti che li sorvolano, come tra fratelli in armi che sentono di battersi per un causa comune. Con queste nuove forniture nostri reparti possono disporre di un maggior numero dì efficacissimi fucili mitragliatori Bren, di mortai da 60: inglesi, dei Basuka, armi italiane fra le migliori come le mitragliatrici Breda 37. Mentre essi vengono ad assumere sempre più, anche sul piano formale, il volto d’un esercito regolare, vestendo quasi tutti le uniformi angloamericane . sia pure con non poche varianti individuali, data la varietà delle divise disponibili.
Volontari della Libertà
Comando Unico Operativo N. 1249 di prot
5 marzo 1945
AL COMANDO 32ˆ BRIGATA GARIBALDI
AL COMANDO 31ˆ BRIGATA GARIBALDI
AL COMANDO 1ˆBRIGATA BERETTA
ALL’INTENDENZA VALLE DEL TARO
OGGE TTO: Annonaria
Una Brigata della Valle del Taro ci informa che Brigate Liguri vengono; nella nostra zona per incettare viveri e bestiame, pagandoli, pur di averli, a prezzi molto superiori a quelli fissati dal C. L. N. La stessa Brigata ci prega di definire se le suddette Brigate Liguri possano o meno fare rifornimento nella nostra zona, e di disporre affinché, in caso affermativo, si ottengano scrupolosamente ai prezzi fissati dai C.L.N. competenti. Rispondiamo alla Brigata in questione e cogliamo l’occasione per confermare tassativamente anche alle altre quanto segue:
«Nessuno, né privato, né ente civile o militare, può venire nella nostra zona, da località estranee, per fare incetto di bestiame o di viveri. Meno che mai si può consentire che alimenti il mercato nero in questo territorio, ormai così stremato di risorse, che tanto i C.L.N. e i Commissari Prefettizi, quanto le intendenze del C. U. sono costretti a ricorrere, con dispendio e con pericolo, alle risorse della pianura.
Chiunque sia sorpreso a fare incetta di viveri sia a prezzi normali sia a prezzi di mercato nero, deve essere fermato e inviato a questo C. U.; le merci devonoessere sequestrate e tenute a disposizione del C. U. E soltanto consentito il passaggio attraverso la nostra zona di merci o bestiame, acquistati fuori zona, in servizio di enti o personali dimoranti fuori del territorio da noi occupato. Ma in tal caso bestiame o merci dovranno essere accompagnati da un nulla osta del C. U. per il passaggio e per l’uscita dalla zona, e il C. U. rilascerà tali nulla osta soltanto se la provenienza ditali merci e bestiame sia chiaramente dimostrata con documenti, rilasciati dai posti di blocco all’entrata della zona.
IL COMANDANTE IL COMMISSARIO POLITICO DEL C.U.
ARTA POE
« … questo nostro territorio, ormai così stremato di risorse, che tanto i CLN che i Commissari Prefettizi, quanto le intendenze del C.U. sono costretti a ricorrere, con dispendio e con pericolo, alle risorse della pianura». – E in questo passo della comunicazione 1249/5 marzo 1945 del «C.U.» c’è dentro tutto per spiegare e giustificare la forzata chiusura verso le Brigate partigiane Liguri.
Corpo Volontariato della Libertà
Divisione Val di Taro N. 2 di prot.
6 Marzo 1945
AL C.U.O.
ALLA BRIGATE I° E II° JULIA
I° E II° BERRETTA
AL GRUPPO VAL DI TARO
ALL’INTENDENZA
OGGETTO: Relazione
Alla riunione tenuta il giorno 4 c. m. in Caboara tra i Comandanti e i Commissari Politici delle Brigate in indirizzo, più la 32 Garibaldi, erano all’ordine del giorno i seguenti argomenti: I) Collaborazione 2) movimento patriottico della Valle del Taro 3) Divisione Valtaro 4) Relazioni col C.L.N. e popolazione 5) approvvigionamenti. Si é ritenuto necessario stringere ulteriormente i vincoli tra le suddette Brigate soprattutto tra i Comandi di suddette Brigate. In proposito si ~3 stabilito: più frequenti incontri tra i Comandanti di Brigata; accordi precisi sui passaggi degli uomini da una Brigata all’Altra. Si è proceduto alle elezioni orali, ed alla unanimità é stato eletto Comandante della Divisione «Val Taro», il Maggiore Umberto.
La 32’ Garibaldi, in vista di una sua eventuale aggregazione a detta —Divisione accoglie favorevolmente il Comando del Maggiore Umberto. Di detta elezione esiste verbale regolare. Si è stabilito che i quadri dei Comandi Divisione debbono essere formati dal Comandante la Divisione stessa, salvo per il Commissario Politico Divisionale, per cui si procederà elettivamente. La corrispondenza e le pratiche, e tutto il movimento inerente alle Brigate dipendenti, passerà d’ora innanzi per il Comando di Divisione stesso che momentaneamente avrà sede a Mariano, e con l’inizio della settimana ventura alla Costa di Porcigatone. L’Intendenza della Valle del Taro, passa alle dirette dipendenze del Coniando di Divisione. I Comandanti di Brigata.
(. . .)
-punto 4) Protestano contro l’assunzione nelle formazioni dei Volontari, di disertori Mongoli, Repubblicani, Tedeschi, ecc.. e propongono il disarmo di detti elementi; e l’internamento in campo di concentramento.
(…)
Il Comandante di Divisione ha nominato Capo diStato Maggiore della Divisione il Patriota Rodrigo.
IL COMANDANTE
UMBERTO
A parte il tema principale che qui riguarda la nomina del Comandante della Divisione Valtaro, sul quale mi soffermerò in altra occasione appena più avanti, mi sembra che il punto 4) di questa relazione sia quello maggiormente interessante. Dal quale punto 4° è dato rilevare che ormai nelle nostre file militano perfino «repubblicani» (della R.S.I.), tedeschi e << disertori mongoli >> (questi ultimi soldati russi di ceppo mongolo che sul fronte orientale si sono arresi all’esercito tedesco e questo ha arruolato più o meno forzosamente fra le sue truppe).
L’ospitalità data a tutti costoro nelle nostre brigate è criticata da più d’uno. D’altra parte questa loro presenza fra di noi è un segno emblematico dello sfaldamento del morale delle truppe nemiche e delle posizioni di forza che la Resistenza va acquisendo nella lunga lotta ingaggiata contro di esse. Conviene rinunciare a questo << fiore all’occhiello >> invece di sfoggiarlo ai quattro venti? Mettere al bando questi ex nemici con misure restrittive che, risapute, scoraggerebbero altri loro camerati propensi a seguirne l’esempio?
E chi di noi, agli esordi della guerriglia, avrebbe potuto sognare questa realtà romanzesca di vedere addirittura uomini dell’esercito tedesco arruolarsi fra i nostri? << A nemico che fugge ponti d’oro >> insegna il noto proverbio. E questi hanno fatto anche di più, perché sono fuggiti dalla loro sponda verso la nostra, aggiungendo alle nostre quelle loro armi che prima avevano puntato contro di noi.
Volontari della Libertà
Divisione << Val Taro >> Comando
ALLE BRIGATE I°e 11° Julia,
I° e 11° Berretta
Gruppo Val Taro, Intendenza
p.c.c. C.U.
OGGETTO: Assunzione Comando
Da oggi, 6-3 -1945, assumo il comando della Divisione << Val Taro >>. Le tradizioni di cordiale cameratismo e di stretta collaborazione che unirono e uniscono tra di loro le Brigate della Valle del Taro mi danno sicuro affidamento che la nuova unità Divisionale formerà un unico solidissimo blocco nelle battaglie future. Le tradizioni di combattività delle Brigate mi accertano dei successi futuri. Aspetto dai Comandanti e dai reparti, disciplina, ordine, obbedienza. A i Comandanti e Commissari Politici di Brigata, ai Comandanti e Commissari di Reparto, ai Volontari tutti, il mio saluto e il mio augurio.
IL COMANDANTE
UMBERTO
All’inizio di marzo, in una riunione tenuta a Caboara il giorno 4, i capi delle formazioni partigiane della nostra vallata, anche per aderire all’invito del «C.U.», decidono la costituzione della Divisione Valtaro, che raggruppa la lˆ Brigata Julia, la 2ˆ Brigata Julia, il Gruppo d’Azione Valtaro e le Brigate 1ˆ Beretta e 2ˆ Beretta. Intorno allo stesso periodo anche le altre Brigate partigiane dipendenti dal «C.U.» si riuniscono in unità divisionali: la Divisione Ottavio Ricci, la Divisione Monte Orsaro. Unite alle formazioni della Val Taro, al momento della Liberazione esse porteranno il numero dei partigiani combattenti della nostra provincia a 11.331 e le nostre brigate a 23.
E lo sbocco naturale d’una situazione di rapida espansione organizzativa del nostro Movimento nella Provincia e il coronamento dell’attività preparatoria svolta dal << C.U.>>, preoccupato di apprestare strutture militari adeguate mentre la situazione sul fronte tedesco della Linea Gotica potrebbe precipitare da un momento all’altro impegnando le forze partigiane nello sforzo decisivo per la liberazione. “Sarà l’ultima battaglia e sarà vittoriosa”, aveva scritto il <<C.U.>> ai comandanti delle nostre brigate, « … Spiegate ai vostri uomini l’importanza dell’azione che vi accingete a compiere: essa avrà per testimoni i popoli stranieri ed alleati.
Ciò che domani sarà l’Italia nell’Europa rinnovellata, dipenderà in gran parte da quello che i volontari sapranno fare in questa prova >>. L’organico della Divisione Valtaro è intorno alle 1.700 unità (più avanti, con l’uscita delle Brigate Beretta che costituiranno una divisione a sè e l’entrata delle due Brigate del Raggruppamento Centocroci, si registrerà una certa diminuzione numerica, data la maggior consistenza numerica delle prime rispetto alle seconde ). Il territorio operativo della Divisione (che è quello complessivo delle unità che la compongono, le quali, logicamente, sono state così accorpate in quanto occupano spazi territoriali l’uno contiguo all’altro), s’estende da un capo all’altro della Vallata del Taro da Solignano fino allo spartiacque tosco – emiliano tra i Passi del Bratello e della Cisa, con centro di gravitazione verso Pontremoli.
Il Comando della Divisione viene affidato provvisoriamente a << Umberto >> ( il Maggiore Umberto Pestarini, Ispettore del Comando Nord Emilia ) perché provveda a organizzarla militarmente nella sua fase di formazione, con la riserva di tenere un’ulteriore consultazione in un momento successivo per la designazione del comandante definitivo. Il Maggiore «Umberto » è milanese ma ormai pratico della zona e conosciuto dai nostri per aver precedentemente comandato a 2ˆ Brigata Ju1ia. AI posto di Commissario lo affiancherà tra breve << Severino >>, il maestro Severino Molinari di Baselica, anch’egli proveniente dalla 2 Bg. Julia ma largamente noto anche nella nostra formazione con cui aveva collaborato ai suoi esordi.
Capo di Stato Maggiore è «Rodrigo», il S. Tenente Piero Pellizzari, già Aiutante di Campo del Colonnello Lucidi al tempo del Comando di Coordinamento che aveva segnato il primo tentativo di raggruppare sotto un comando unitario le forze partigiane della nostra vallata. E, come abbiamo visto, il 6 marzo e il Comando della Divisione si mette subito alacremente al lavoro. Per arrivare al giorno dell’atteso attacco finale avrà davanti a sè esattamente 32 giorni. Un periodo preparatorio decisamente breve per concretizzare ciò che ci si attende da lui. Ma che alla fine dai risultati apparirà spesso bene.
Comando 1ˆBrigata Julia 602
6 Marzo 1945
AL COMANDO UNICO OPERATIVO
Ingrossamento file
Questo comando ritiene doveroso segnalare che alcune formazioni continuano ad arruolare molti nuovi elementi. E inutile far rimarcare che tale fatto è riprovevole per lo spirito stesso del nostro movimento e tocca particolarmente coloro che dopo tanti mesi di sacrificio e di retta condotta nella lotta comune, si vedono affiancati da elementi che solo in questa ultima ora si sentono infervorati di amor patrio. Tali elementi poi oltreché inesperti della nostra guerriglia, entrano nelle nostre file unicamente perché ne vedono un nostro riconoscimento da parte degli alleati e pensano di ritirarne un sostanziale beneficio. Si gradirà da parte di codesto C.U. l’emanazione di tassative disposizioni in proposito.
IL COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
In vista del coronamento vittorioso della lunga lotta della Resistenza e del «cambio della guardia» delle forze al potere, ecco farsi avanti e battere alle nostre porte gli eroi della sesta giornata ovverosia quei certi italiani sempre pronti ad accorrere in soccorso del . . vincitore
Volontari della Libertà
1ˆBrigata Julia
Prot. N. 596
Zona, li 6 Marzo 1945
OGGETTO: Relazioni sui fatti d’armi avvenuti dal 3/1 al 4/3/1945.
(. ..)
Il 28 Febbraio, un nucleo di 3 sabotatori interrompeva la linea Parma –La Spezia, facendo saltare un tratto di binario tra le stazioni di Ghiare di Berceto e Valmozzola.
(. . . )
IL COMMISSARIO
LINO
Volontari della Libertà
1ˆBrigata Julia
AL. COMANDO UNICO OPERATIVO
SUA SEDE
OGGETTO: Relazione
Prot. N. 593
Zona, li 6 Marzo 1945
COMUNICATO N° 21
1 Marzo 1945
Alle ore 21 circa nostra pattuglia del distaccamento <<Marchini>> attaccava al Km. 22 della SS. 62 Cisa, una macchina tedesca targata WM. La macchina veniva bloccata e veniva constatato che il componente del1’ equipaggio, era rimasto gravemente ferito. L’automezzo è stato distrutto. Bottino catturati: Pistola Mitra Mauser con relative munizioni e due bombe a mano
Perdite nostre. I ferito. 2 Marzo 1945
Alle ore 20,30 circa veniva attaccata una macchina su strada nazionale della SS 62 Cisa al Km. 20, da una pattuglia del Distaccamento <<Marchini >>. La macchina bloccata risultava appartenere a civili al servizio germanico e recava generi alimentari. Il carico veniva distribuito alla popolazione del posto. Causa rottura del parabrise, due patrioti rimanevano feriti dalle schegge di vetro
3 Marzo1945
Alle ore 21 circa, una pattuglia del Distaccamento «Marchini» in località Selva del Bocchetto, tagliava le comunicazioni telefoniche tra il presidio tedesco di Solignano e quello di Cassio; veniva asporta ti circa 150 metri di filo. A tutto il 4. c. m. le comunicazioni erano ancora interrotte.
4 Marzo 1945
Alle ore 8. all’altezza di Ravarano, una nostra pattuglia del Distaccamento <<Marchini >> che si era appostata per catturare alcuni militari tedeschi, veniva invece colta di sorpresa e costretta ad interrompere l’azione. Ripiegando poi ordinatamente riusciva a distanza di una ora a sorprendere a sua volta la pattuglia nemica che lasciava sul terreno n. 3 morti. Veniva catturato: I fucile Mauser con relative munizioni, un moschetto Mod. 38 con munizioni e n°. 6 bombe a mano.
d’Ordine
IL CAPO DI S.M.
ORESTE
Volontari della Libertà
1ˆ Brigata Julia Zona, li 6/3/1945
AL COMANDO UNICO OPERATIVO
SUA SEDE
OGGETTO: Relazione
COMUNICA TO N. 19
I Marzo 1945
Alle ore 18,30 una squadra composta da quattro patrioti del Distaccamento << Dallara >>, appostata lungo la strada Ostia-Borgotaro, attaccava un autocarro coperto, sui predellini del quale verranno due tedeschi, uno per parte. Immediatamente gli uomini aprivano il fuoco sull’automezzo, sennonché questo si fermava tosto e, mentre i tedeschi saltavano rapidamente a terra grida di terrore s’elevavano a bordo dello stesso da parte di civili. I patrioti desistevano quindi dall’azione sull’autocarro volgendo il fuoco contro i due tedeschi che si erano dati alla fuga.
Nessuna vittima o ferito tra i civili.
Dalle testimonianze dai civili risulta che un maresciallo tedesco è rimasto ferito.
COMUNICA TO N. 20
2 Marzo 1945
Alle ore 22,30 una squadra volante, composta da sei patrioti del Distaccamento < Dallara >, che già dal giorno precedente si trovava sul posto, decideva di attaccare gli autocarri tedeschi che fanno solitamente trasbordo di munizioni e materiali dalla stazione di Roccamurata a quella di Borgotaro e che sono scortati da un forte nucleo di militari. Appostati alcuni uomini con armi individuali, altri con bombe a mano si tenevano pronti ad entrare in azione. Lasciati passare i primi due autocarri, attaccavano i due di coda con raffiche di armi automatiche e lancio di bombe a mano.
Il nemico reagiva immediatamente, ma, non essendosi accorto della posizione esatta da cui era stato mosso l’attacco, permetteva ai nostri uomini di continuare nella loro azione. La squadra ripiegava poi in ordine ed al mattino dopo poteva constatare che l’efficacia dell’attacco era mancato in parte per il non avvenuto scoppio “delle ballerine”. Dalle testimonianze dei civili risultano le seguenti perdite: 2 morti — 5 feriti. Nessuna perdita da parte nostra. d’ordine
IL CAPO DI S.M.
ORESTE
Volontari della Libertà
Prima Brigata << Julia >> Prot. 4 P
DISTACCAMENTO <<MARCHINI >>
OGGETTO: Sabotaggio
All’altezza del Km. 3 nella strada si Selva del Bocchetto, sono stati asportati circa trecento metri filo telegrafico—telefonico. Questa linea mette in comunicazione i presidi tedeschi di Solignano e Cassio. Giorni addietro con relazione già inviata al comando di Brigata, ne vennero asportati altri cento metri. Durante l’azione di sabotaggio i patrioti intenti al loro lavoro, venivano scoperti da guardafili tedeschi (due) subito attaccati uno di essi fuggiva l’altro rimaneva ucciso sul posto. Rimettiamo al comando i documenti trovati in tasca al tedesco caduto. I patrioti che hanno concorso sono: Emilio, Firenze e Molotoff.
IL COMANDANTE
TEN. PIOVANI
Volontari della Libertà
Divisione “VaL Taro” Comando N’ 9 di prot.
7 Marzo 1945
AI COMANDANTI DELLE BRIGATE I e II Beretta
AI COMANDI DELLE BRIGATE I e II JULIA
AL COMANDO GRUPPO VAL TARO
LORO SEDI
OGGETTO: Collegamenti.
I collegamento fra questo Comando e le dipendenti formazioni sarà organizzato come segue:
— presso il Comando della Divisione «VaI Taro» sarà costituito un centro di collegamento composto di dieci staffette. Conseguentemente ogni Reparto in indirizzo dovrà inviare due elementi accuratamente prescelti che dovranno trovarsi alla Costa di Porcigatone, presso la casa del Magg. Feci (già sede del Distaccamento della seconda Brigata Beretta e della prima Julia) entro le ore 16 di sabato 10 c.m.
Per le Brigate Beretta precisiamo che l’invio di staffette deve essere limitato al numero di 2 complessivamente, anziché 4, poiché, presi accordi con il Patriota Carlo, incaricato dei collegamenti, saranno utilizzate le due staffette che già sono al centro di Caffaraccia. Viene pertanto abolito quest’ultimo centro ed anche ogni altro collegamento diretto fra le Brigate e il CU., con cui sarà collegato soltanto questo Comando tramite il centro di Barigazzi attualmente in funzione.
D’ordine del Comandante
IL CAPO DI STATO MAGGIORE
RODRIGO
Dieci staffette per il Comando della Divisione Valtaro.
Comando 1ˆBrigata Julia
620
7 Marzo 1945
AL COMANDO UNICO OPERATIVO
SUA SEDE
Relazione
5 Mar 1945
Alle ore. 22 circa una squadra del Distaccamento Antolini con alcuni sabotatori, attaccava sulla strada Berceto Borgotaro gli autocarri che solitamente di notte fanno trasbordo di materiali fra la stazione di Roccamurata e quella di Borgotaro. Appostatasi sopra i bastioni di Ostia, a sopraggiungere degli automezzi carichi, iniziava immediatamente l’attacco con lancio di bombe a mano (sip e ballerina) e faceva quindi brillare una carica di esplosivo in, precedenza disposto sulla strada La reazione nemica era immediata appoggiata altresì da un intensissimo fuoco di interdizione fatto dalle postazioni dei caselli ferroviari situati fra Roccamurata ed Ostia, con l’ausilio di numerosi razzi illuminanti. In questa condizioni la nostra squadra si veniva a trovare ha serie difficoltà per il ripiegamento su terreno scoperto riuscendo pur tuttavia ad allontanarsi senza subire perdite. Uno degli automezzi risultano incendiati, mentre le perdita in uomini non si sono potuta ancora accertare. Gli altri 3 autocarri facenti parte della colonna, benché colpiti, hanno proseguito dopo un’ora per la stazione di Borgotaro. Da testimonianze civili viene segnalato che i tedeschi nell’accorrere in rinforzo si sono scontrati: fra loro ed hanno avuto 1 morto e 1 ferito.
IL COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
Comando 1ˆ Brigata Julia n. 622 di prot.
7 Marzo 1945
A TUTTI I DISTACCAMENTI DIPENDENTI
OGGETTO: Razione giornaliera e prezzi
Si trascrive la razione giornaliera stabilita per tutti i patrioti dipendenti dalla Brigata:
Pane grammi 500
Pasta 200
Grassi 20
Sale 12–5=17
(compresa la panificazione)
Patate 200
Salsa » 7+3=1O
Formaggio grana » 12
Carne » 250
( tre volte la settimana )
Per il sale e la salsa questo Comando provvederà a fornire, compatibilmente alle disponibilità sul mercato, una razione giornaliera supplementare rispettivamente di grammi 5 e grammi 3. Per la carne ogni distaccamento provveda ad acquistare, in località vicine, dei vitelli, secondo la razione stabilita. Fino a che non sarà destinato alla Brigata un congruo quantitativo di frumento si autorizzano i distaccamenti a requisire in zona il grano uniformandosi alla razione prescritta. Per la verdura ogni distaccamento provveda ad acquistarla sul mercato. Si precisa che è obbligatorio il rilascio dei regolari buoni requisizione per i seguenti generi.
Frumento
Carne
Patate
Settimanalmente (sabato) ogni distaccamento deve segnalare a questo Comando, per i generi per i quali si rilasciano i buoni di requisizione, quanto segue
N del buono di requisizione
Località ove è requisita la merce
Nome e cognome del proprietario
Specie della merce
Quantità prelevata
Per i quadrupedi la razione giornaliera è fissata:
Fieno Kg. 10
Ogni distaccamento provveda inoltre a somministrare ai quadrupedi la crusca dall’abburattamento della farina.
I prezzi stabiliti dalle autorità competenti sono i seguenti:
Frumento Lire 400 al ql.
Melica 300
Fieno 300 »
Patate » 370 » »
Vitelli » 30 » Kg. (peso vivo )
Vitelli » 55 » peso morto vivo»,
Manze e vaccine » 45 » » peso morto pulito»,
IL COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
Ecco le nuove razioni alimentari stabilite dal Comando per … bipedi e quadrupedi. Circa le quantità indicate nella tabella si andrebbe bene, anche se gli alpini, che costituiscono la maggioranza dei nostri uomini, in relazione al loro gagliardo appetito, fruiscono sotto le armi di gavette dalle dimensioni maggiori di quelle del comune fantaccino. Ma la tabella riguarda non l’assegnazione dei generi in natura (che vien fatta in modo limitato e discontinuo da parte del Comando), bensì la spesa autorizzata per il loro acquisto sulla piazza nelle quantità massime indicate, acquisto effettuabile in contanti o mediante buoni di requisizione con pagamento differito di equivalente importo. Occorre quindi risolvere il problema di reperire concretamente presso i rari produttori e rivenditori i viveri necessari, possibilità questa tutta da vedere specie per i generi contingentati, cioè la farina, la pasta, i grassi, la carne, di cui le nostre zone risultano ormai gravemente depauperate.
Comando 1ˆ Brigata Julia addì 10 Marzo 1945 – ore 16.30
AL COMANDO DEI DISTACCAMENTI:
ZANRÈ . PISCINA – ANTOLINI
OGGETTO: Informazioni
Una nostra staffetta giunta da Borgotaro informa:
n. 250 (250) tedeschi giunti alla stazione di Borgotaro stamane alle 11circa
50 tedeschi sulla strada da Pontolo risalgono verso Borgotaro,
50 tedeschi si sono fermati ad Ostia.
Prendere le dovute misure di sicurezza, tanto più che stamane é stato riferito che entro lunedì dovrebbe esservi una puntata: non si sa in quale direzione o zona.
IL COMANDANTE
LIBERO
Segnale di pericolo del Comando di Brigata ai propri distaccamenti più direttamente esposti.
1ˆ Brigata Julia IO Marzo 1945
AL COMANDO DELLA 2ˆBRIGATA JULIA
Medicinali.
La 32 Bgt. Garibaldi dei medicinali assegnati alle nostre Brigate ha consegnato, al ns. incaricato al ritiro, solo una minima parte, scusandosi di averli usati per i suoi numerosi ammalati e congelati. Si invia pertanto la metà degli stessi ritirati presso l’infermeria della 32 a Drusco.
d’Ordine
IL CAPO DI S.M.
ORESTE
Ancora la carenza di medicinali.
La 1ˆ Julia, recatasi a ritirarne un’assegnazione anche per conto della 2 Brigata Julia, informa quest’ultima che la 32ˆ Brigata Garibaldi, che aveva ricevuto attraverso i lanci le quote di medicinali destinati a tutte e tre le brigate, è stata costretta a impiegarli in gran parte per proprio uso.
Iˆ Brigata Julia Prot. N. 667
Zona, li 11 Marzo 1945
AL COMANDO UNICO OPERATIVO
SUA SEDE
OGGETTO: Relazione
COMUNICATO N. 23
— Il giorno 7 c. m.
alle ore 19 circa una squadra del Dist. <<Zanrè >> attaccava, a 200 metri dalla Cantoniera di Montelungo, un autocarro coperto della wermatck.
Una ballerina lanciata davanti all’autocarro ne provocava lo spostamento ed il conseguente ribaltamento nella scarpata sottostante. Nessuna reazione nemica é partita dall’autocarro: reazioni vi sono state da parte del presidio di Montelungo controbattuta dai nostri col fucile Mitragliatore. Perdite nemiche: diversi feriti in conseguenza del ribaltamento dell’autocarro dei quali due gravi.
Il giorno 8 c. m.
alle ore 8 due patrioti del Dist. «Zanrè» attaccavano una motocicletta con carrozzina in prossimità di Montelungo. Uno di essi, che si era buttato in mezzo alla strada ed aveva intimato <<l’alt >>, apriva il fuoco sul conducente che colpito sbandava e precipitava con la moto giù dalla scarpata. L’altro militare, posto sul carrozzina, reagiva prontamente e feriva il n/ Patriota al viso. Tedeschi accorsi dalla vicina cantoniera catturavano il nostro Patriota ferito, mentre l’altro riusciva a dileguarsi. Perdite nemiche: I morto (Capitano del S. Marco). Perdite nostre: I ferito catturato prigioniero.
IL V. COMMISSARIO IL COMANDANTE
RAS LIBERO
Volontari della Libertà
1ˆ Brigata Julia Prot. n. 668
Zona. Li 11 Marzo 1945
AL COMANDO UNICO OPERATIVO
SUA SEDE
OGGETTO: Relazioni fatti d’orme.
COMUNICA TO N. 24
Il giorno 5.3.1945
alle ore 1 7 un caccia inglese precipitava il località Dello sul Torrente Baganza: il pilota, gettatosi col paracadute, cadeva a poca distanza. Il pronto intervento di 4 nostri patrioti del Dist. <<Marchini >> riusciva a salvare il pilota da una sicura cattura da parte dei tedeschi del presidio di Cassio subito accorsi. Presso Ravarano il pilota inglese veniva consegnato a patrioti della 12 Brigata Garibaldi. Dall’apparecchio semidistrutto è stato ricuperato: 2 mitragliatrici pesanti ed una mitragliera da 20 mm.
il giorno 7.3.1945
all’altezza del Km. 3 sulla strada di Selva del Bocchetto sono stati asportati circa 300 metri di filo telegrafico—telefonico della linea fra i presidi di Solignano e Cassio. Durante l’azione di sabotaggio i tre patrioti, appartenenti al Dist. << Marchini >> venivano sorpresi da due guardiafili tedeschi. Questi erano prontamente attaccati. uno rimaneva ucciso sul terreno e l’altro riusciva a fuggire.
IL V. COMMISSARIO IL COMANDANTE
RAS LIBERO
Comando 1ˆ Brigata Julia 673
Il Marzo 1945
AL COMANDO UNICO OPERATIVO
Fuga prigioniero.
in relazione a n/ f. n. 506 di prot. dal 10.2.45 circa l’elenco dei nostri Patrioti prigionieri, si comunica che il Patriota D’ARTAGNAN catturato dai tedeschi a Borgotaro il 12.1.45 è riuscito a fuggire da Trento ove era stato incorporato in un battaglione lavoratori. Ha fatto rientro in Brigata il 9 c. m.
Riferisce di un intenso traffico di tedeschi (truppe ippotrainate) verso il Brennero; poco il movimento in direzione Sud.
d’ordine
IL CAPO DI S.M.
ORESTE
Peripezie e fedeltà alla Resistenza e alla 1ˆ Julia del Patriota << D’Artagnan >>, cosa del resto in linea con l’ardimentosa figura del personaggio da cui egli ha tratto il nome di battaglia.
Comando Prima Brigata Julia 675
Il Marzo 1945
AL COMANDO UNICO OPERATIVO
Richiesta di munizioni e carica tori per Sten.
Si fa presente che la nostra Brigata ha una deficienza estrema di munizioni per Sten che non le permette di svolgere con tranquillità e sicurezza la propria attività di guerriglia. Inoltre pochi sono i caricatori di cui é dotata ogni arma sia Sten, o Maxine—Pistola.
d’ordine
IL CAPO DI S.M.
ORESTE
Le dolenti note della scarsità di munizioni, problema con cui abbiamo sempre dovuto fare i conti e che rischia di farsi sentire perfino in questa fase finale della guerriglia, che pure vede il numero dei lanci notevolmente accresciuto.
Siamo a corto di munizioni soprattutto per le armi italiane e per quelle sottratte ai tedeschi, dato che gli alleati inviano in genere munizioni a corredo delle armi inglesi e americane da loro forniteci. Ma anche di queste ce ne mandano in misura limitata, tanto che la ristrettezza delle riserve di colpi ha in qualche caso costretto i nostri uomini a sganciarsi da combattimenti e scontri col nemico, nell’impossibilità di sostenere prolungate azioni di fuoco. In sostanza, mentre ora le armi abbondano, difetta la possibilità di alimentarle adeguatamente.
Può darsi che questa scarsa dosatura di munizioni sia dovuta a valutazioni sbagliate degli addetti ai rifornimenti a mezzo lancio, ma c’è chi vuole che sia frutto di un calcolo preciso, per il dubbio di qualche comando alleato che determinate formazioni partigiane, più o meno apertamente politicizzate, abbiano a costituirsi delle scorte per possibili fini eversivi << post bellum >>.
Comando 1ˆ Brigata Julia 669
11 Marzo 1945
AL COMANDO UNICO OPERATIVO
Ritiro armi
Si imita il Patriota GIOVE per provvedere al ritiro delle 12 Maxine Sten assegnate a questa Brigata.
Pregasi consegnare i relativi carica tori.
d’ordine
IL CAPO DI S.M.
ORESTE
Comando 1ˆBrigata Julia 735
20 Marzo 1945
Fabbisogno munizioni.
come già da nostra richiesta, con foglio N0. 695 di Prot. in data 15c.m. il fabbisogno di munizioni per questa Brigata é il seguente:
Munizioni per Sten : N° 20.000 colpi e 300 caricatori
» per Bren : N0 10.000 colpi con 40 caricatori.
per Mauser: N° 5.000 colpi con 50 caricatori.
Bombe a mano tipo ballerine. N°. 200.
» » » » Sip N° 400
IL COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
Comando 1ˆ Brigata Julia
AL COMANDO DEL DISTACCAMENTO << MARCHINI >>
SUA SEDE
Varie
Per sabato prossimo provvederemo senz’altro ad inviare con i muli il seguente materiale: N0. 2 mortai da 80/20 -mm. col relativo munizionamento munizioni da Sten e da Bren e per fucile Mod. 91. Per la bombarda, al rientro del Patriota Brillante, attualmente in sapremo indicare dove é stata occultata. Il Comandante Giovanni si trovi presso questo Coniando entro sabato p. v. il patriota «Gordon» attendiamo il referto medico dopo di che regolare foglio di invio in licenza illimitata di convalescenza.
IL COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
Volontari della Libertà
1ˆ Brigata Julia 14 Marzo 1945
AL COMANDO DIVISIONE <<VAL TARO >>
AL COMANDO UNICO OPERATIVO
OGGETTO :relazione
COMUNICATO N. 25
Il giorno 6.3.45
alle ore 23 sulla Via Nazionale SS. 62 Cisa, presso località Terrarossa una macchina tedesca da turismo tipo Opel è stata attaccata con bombe a mano e raffiche di sten da una squadra del Distaccamento << Bigliardi>>. Causa il sopraggiungere di un autoblinda di rinforzo s’è reso necessario un rapido sganciamento. Nell’azione la macchina andata distrutta ed interrompeva momentaneamente il traffico. La macchina trasportata tre ufficiali tedeschi, dei quali due ufficiali superiori. Perdite nemiche, da informazioni precise di civili: tre morti i tre prefati ufficiali
Il giorno 7.3.45
alle ore 23,30 una squadra del Distaccamento <<Bigliardi>> attaccava, sulla azionale SS. 62, una colonna di autotrasporti tedeschi, con armi automatiche e bombe a mano. Sono state attaccate direttamente le prime due macchine una delle quali à andata distrutta. Perla violenta reazione nemica e per il sopraggiungere de/ forte dell’autocolonna i Patrioti hanno dovuto abbandonare l’azione. Non si sono potute accertare le perdite nemiche.
d’ordine
IL CAPO DI S.M.
ORESTE
Volontari della Libertà
Comando Unico Operativo
della Prov. di Parma N 1469 di prot.
14 marzo 1945
AL COMANDO DIVISIONE VAL CENO
AL COMANDO DIVISIONE VAL TARO
AL COMANDO DI TUTTE LE BRIGATE OVEST CISA
OGGETTO: Atteggiamento delle formazioni di fronte ad azioni nemiche.
Contro le azioni del nemico che si realizzassero nel periodo precedente alla prevista ritirata dello stesso e in attesa di ordine specifico per l’esecuzione dell’ordine di operazioni n. 1 (n 1259 di prot. del 6 marzo 1945), si ritiene opportuno ribadire il concetto fondamentale che le formazioni non debbono mai lasciarsi agganciare dal nemico. Devono cioè evitare di difendersi su posizioni.
I° Caso — Puntate di forze esigue. (da non confondersi con le azioni di pattuglie: queste vanno senz’ altro eliminate).
Le formazioni devono evitare di lasciarsi impegnare nella località che normalmente occupano. Ciò non significa atteggiamento passivo, ma risponde allo scopo di impedire che il nemico impegni il combattimento dove e quando egli desidera. Il reparto ha il dovere di reagire con procedimenti di guerriglia e cioè: effettuare imboscate dove meno il nemico può aspettarselo, agire sui fianchi e sul tergo delle colonne, offendere energicamente il nemico stesso, mentre ripiega per ritornare alla propria base. In altri termini occorre rispondere all’offesa non con la difesa statica, ma con l’offesa, realizzata attraverso le azioni di movimento e di sorpresa proprie della guerriglia.
II° Caso – Puntate con forze notevoli, superiori a quelle del reparto che dovrebbe essere attaccato. L’azione di guerriglia considerata nel caso precedente è più difficile, ma sempre possibile. Dovranno impiegarsi numerosi e piccoli nuclei, molto mobili; che operino con azione improvvisa, ardita, decisa, e poi spariscano. Dovranno sempre essere mantenuti i vincoli organici.
III°Caso – Rastrellamento. Le azioni complesse di rastrellamento non possono essere compiute improvvisamente. L’esperienza dimostra che i rastrellamenti sono sempre preceduti da concentramenti che non possono sfuggire al servizio informazioni.
Ciò premesso, affinché non vi siano dubbi nell’attribuire a delle semplici puntate, la portata di un vero e proprio rastrellamento, si ribadiscono le direttive giù impartite e cioè:
— Sganciamento ed occultamento in luoghi prestabiliti, mantenendo i vincoli organici ed i collegamenti, ed evitando in modo assoluto di scindere la squadra;
— reazione con piccoli nuclei agenti improvvisamente sulle è colonne nemiche, in località favorevoli all’imboscata,
— reazione decisa sulle colonne nemiche allorché stanno per abbandonare la zona.
Comunque, anche durante il rastrellamento, non deve più verificarsi che pattuglie nemiche circolino liberamente nella zona o vi si stabiliscano piccoli presidi. Tali forze devono essere individuate (predisponendo un idoneo servizio di avvistamento anche dai luoghi di occultamento) e distrutte.
E ovvio che in ogni caso non devono essere abbandonate le armi.
IL COMANDANTE
ARTA
In attesa che scatti << l’ora X >> per l’attuazione dell’ordine di operazione n. 1 emanato il 6 marzo 1945 (ordine di attacco simultaneo e generale), il Comandante del <<C.U.>>, Arta, si preoccupa di premunire i Comandi dipendenti sui pericoli di un’ ultimo << colpo di coda >> del nemico in ritirata e sulle eventuali contromisure da adottare.
Volontari della Libertà Prot. N 705
Zona, li 16 Marzo 1945
1ˆ Brigata Julia
AL COMANDO DIVISIONE << VALTARO >>
AL COMANDO UNICO OPERATIVO
Il giorno 15 /3/45
ore 6, una squadra nostra in collaborazione con una squadra della 32ˆ Brigata Garibaldi; in perlustrazione offensiva in località «scorza» fra Solignano e Valmozzola, attaccavano una pattuglia tedesca forte di 12, uomini. La sorpresa non riusciva in pieno, poiché il nemico era stato messo in all’armi dal movimento di altre squadre di patrioti di passaggio sui crinali di detta località.
Il nemico immediatamente reagiva al nostro attacco lanciando contemporaneamente numerosi razzi di segnalazione. Le nostre squadre, dopo una sparatoria di 1/4. d’ora, dovettero ripiegare in conseguenza dell’arrivo di rinforzi tedeschi, provenienti dai Presidi di Solignano e Valmozzola, appoggiati da una Breda 37-e fucili mitragliatori.
Perdite nostre: Nessuna.
Perdite nemiche: 2. morti = 4 feriti (altre perdite non sono state potute accertare, in conseguenza del forzato ripiegamento.)
IL COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
Comando 1ˆBrigata Julia 16 Marzo 1945
AL COMANDO DELLA 2ˆ BRIGATA JULIA
Persona sospetta/Si invia a codesto Comando il Signor ANTONIO TTI PACIFICO fermato come sospetto da nostri Patrioti nella zona Solignano-Valmozzola, con preghiera di sottoporlo ad interrogatorio. Dice di avere appartenuto a codesta Brigata, incorporato nel distaccamento Comandato da Elio dell’ Gruppo Orsaro. Afferma di trovarsi nei Patrioti a Montemoggio e che si recava a trovare un proprio zio, ammalato, nei pressi di Varano dei Marchesi. Codesto comando accerti la sua identità e a seconda se è o no colpevole lo invii alla Polizia del C.U. o lo rilasci.
IL COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
Un brutto quarto d’ora per il Signor Antoniotti … Pacifico. Un’analoga disavventura è capitata anche a me nell’ottobre scorso. Ospite con altri viaggiatori occasionali d’uno scalcagnato, ma, credevamo., provvidenziale camioncino che da Parma ci portava verso Piacenza (Città dove mi recavo in missione per conto della Brigata: contatti per ottenere aiuti finanziari), veniamo fermati sulla Via Emilia, poco dopo Fidenza, a un posto di blocco volante dei partigiani locali e condotti per accertamenti alloro comando, a Castell’Arquato.
Dopo che mi sono qualificato, indicando la mia provenienza e il motivo del mio viaggio, viene chiamato a identificarmi un partigiano borgotarese che per caso era lì di passaggio; e costui (che fra l’altro non appartiene alla 1ˆ Julia) dichiara di non avermi mai visto ne sentito nominare nel Paese e dintorni. Mi appello allora al nome di mio padre, il segretario comunale Valentino Lodi, che in anni non troppo lontani aveva svolto le sue funzioni ed era assai conosciuto a Borgotaro; ma anche qui il mio << compaesano >> rimase sulle negative
La mia ostinazione si complica e io finisco in prigione insieme agli altri malcapitati compagni di viaggio,anch’essi variamente sospettati; e ciò senza rilevare che il commissario politico partigiano nutre forti dubbi nei miei confronti, mentre il capo della polizia, presa visione della mia lettera di presentazione al potenziale finanziatore della 1ˆ Julia, (che consente d’intuire la mia qualità di partigiano), è propenso a credermi. A una certa ora del mattino successivo, allontanatosi per una chiamata urgente il commissario, il capo della polizia ne approfitta per rilasciarmi invitandomi a eclissarmi con tutta rapidità per evitare l’incontro col sospettoso suo collega.
Cosa per me doppiamente opportuna, perché appena fuori dal paese imi imbatto improvvisamente in un autoblindo tedesca che sta aprendo il fuoco in direzione dell’abitato. Sono allo scoperto e troppo vicino al micidiale mezzo corazzato per potermi sottrarre al suo tiro con la fuga e non mi rimane che decidere di adottare fulmineamente quella che è la miglior tattica psicologica da seguire in simili frangenti, specie con i tedeschi. Continuo a camminare con passo indifferente e le mani in tasca per la mia strada. E l’autoblindo m’incrocia seguitando a sgranar raffiche verso i fuggitivi lontani e senza degnarmi d’una pallottola.
Volontari della Libertà
Divisione Valtaro Prot. N. 80
Comando Zona,liMarzo1945
AL COMANDO 1ˆBRIGATA JULIA
OGGETTO: Staffette
A tutt’oggi codesta Brigata non ha ancora inviato le staffette ripetutamente richieste. Siamo certi che sarà provveduto in merito con la massima sollecitudine.
D’ordine
IL CAPO DI S.M.
RODRIGO
Un richiamo al Comando della 1ˆ Julia: come mai non fa ancora provveduto a fornire le sue staffette al centro collegamento divisionale ?
Volontari della Libertà
Divisione Valtaro
Comando
Prot. N. 72
Zona, li 17 ,Marzo 1945
ALLE UNITÀ DIPENDENTI
OGGETTO: Censimento Muli
Le unità in indirizzo eseguano immediatamente un censimento di tutti i muli non ancora requisiti, esistenti nella zona da ognuna di esse controllata. Tale censimento deve essere fatto in vista di una prossima generale requisizione dei quadrupedi suddetti onde trasportare in zona forti quantitativi di viveri destinati alle Brigate. Allegato a detto censimento sarà inviato dalle Unità dipendenti a questo Comando di Divisione l’elenco dei muli che già attualmente sono a disposizione delle unità stesse. Si mette in particolare rilievo l’assoluta urgenza dell’esecuzione del presente ordine. d’ordine
IL CAPO DI S.M.
RODRIGO
Iˆ Brigata Julia-Comando
N. 713 di prot.
addi 19 Marzo 1945
AI COMANDANTI DEI DISTACCAMENTI:
<< ANTOLINI – ZANRÈ – PISCINA – DALLARA >>
OGGETTO: Censimento quadrupedi.
In seguito ai ribaditi ordini superiori, pregasi provvedere all’immediato censimento, già richiesto di tutti i cavalli, asini e muli nella zona di giurisdizione. Particolarmente necessita con urgenza il censimento dei muli. Darne immediata segnalazione al Comando a censimento effettuato.
IL. COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
Sono di scena i muli, benemeriti quadrupedi che con la loro regolare e sicura anche attraverso i più impervi passaggi di montagna. assicurano il celere trasferimento dei nostri carichi d’ogni genere. Essi sono pronti a mettersi in marcia in ogni momento, seguendo fedelmente, salvo qualche rara impennata, i loro conducenti, che li accudiscono con cura e attenzione, in una quotidiana consuetudine non priva di manifestazioni di reciproco attaccamento, che consente all’animale di comprendere o ciò che l’uomo si aspetta da lui. La 1ˆ Julia, come qui vediamo, nello svolgere senza por tempo in mezzo il censimento dei muli richiesto dal Comando di divisione, per proprio conto vi abbina anche quello di riserva dei cavalli e perfino degli asini.
Volontari della Libertà
1ˆBrigata Julia Prot.N.717
Zona, li 18 Marzo 1945
OGGETTO: Relazione
AL COMANDO DIVISIONE <<VALTARO >>
AL COMANDO UNICO OPERATIVO
COMUNICA TO N” 27
Il giorno 16.3.45
una squadra di nove Patrioti del Distaccamento << Piscina >> si portava in perlustrazione offensiva nei pressi della strada della Cisa e precisamente in località <<Cimitero di Cargalla >> sotto Montelungo. Alle ore 6 circa la nostra squadra avvistava un grosso pattuglione tedesco forte di 30 uomini che procedeva in ordine sparso a piccoli gruppi di tre; lasciava che il nemico si portasse a ridosso della postazione predisposta ed grido unanime di << Libertà >> l’attaccava con estrema decisione con il lancio di bombe sipe e ballerine e con il fuoco intenso delle armi automatiche. L’attacco improvviso ed a distanza casi ravvicinata, sorprendeva in pieno il pattuglione provocandone lo scompiglio generale, tanto che, mancando la reazione della stessa, i nostri ebbero agio di provocare forti perdite nelle file nemiche. L’azione non poteva essere portata a totale compimento per il sopraggiungere di altri pattuglioni che, appoggiati dal presidio di Monte/ungo, costringevano i nostri Patrioti a desistere e ripiegare a monte.
Perdite nemiche:
Si calcolano in I0 morti e 7 feriti (a testimonianza di ciò sta il fatto che il pattuglione è stato attaccato da soli 4 – 5 metri di distanza e che nessuna reazione vi è stata da parte degli uomini che lo componevano. Inoltre sul posto sono giunte, dopo circa mezzora due autoambulanze e diverse barelle a mano da Montelungo).
IL COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
Volontari della Libertà
1ˆ Brigata Julia Prot. 728
20 marzo 1945
OGGETTO: Relazione
COMUNICA TO N. 28
Il giorno 19.3.945
la nostra squadra sabota tori, in pieno giorno, (ore 11,30 circa) faceva sa/tare un ponte sulla linea ferroviaria Parma-Spezia e precisamente il Ponte della Borella lungo 20 – 25 metri posto fra i caselli ferroviari 40 e 41 in prossimità della Stazione di Va/mozzo/a. L’azione di sabotaggio riusciva in pieno ed il ponte crollava da un’estremità nel torrente sottostante. La reazione nemica si faceva viva solo dopo circa mezz’ora. Hanno partecipato all’azione tre squadre di protezione appartenenti ai distaccamenti «Dallara» — «Bassani» – <<Marchini >>. La squadra di quest’ultimo attaccava con intenso fuoco la pattuglia che stava recandosi sul posto.
IL COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
Volontari della Libertà
1ˆ Brigata Julia Prot. 748
21 marzo 1945
OGGETTO: Relazione
COMUNICA TO N. 29
Il giorno 18.3.1945
Alle ore 14 circa una squadra di 7 Patrioti del Dist. << Marchini >> veniva avvertito che 5 camicie nere si trovavano nel paese di Selva del Bocchetto. Il nucleo, praticissimo della zona, si portava con tutta rapidità in località Casa Borentino, a 500 metri da Cassio, ove apprestava un’imboscata. Non appena i militi furono a distanza di pochi metri i nostri balzavano sulla strada ed intimavano “mani in alto”. Le camicie nere, per nulla intimorite dalla sorpresa. tentavano di reagire ma i Patrioti non gliene lasciavano il tempo ed aprivano prontamente il fuoco facendo 4 morti ed un ferito che riusciva ad allontanarsi.
Poco dopo un autocarro che con a bordo camicie nere stava portandosi nella località dell’imboscata, veniva attaccato a distanza colle anni a tiro lungo recuperate al nemico. Giunto l’automezzo a distanza ravvicinata gli veniva intimato l’alt, sennonché credendo di trovarsi di fronte a forze ragguardevoli << tagliava di corda >> mentre i nostri continuavano nella loro azione di fuoco. L’attacco iniziatosi alle ore 15 cessava alle 16 circa. Un particolare da segnalare: i tedeschi (russi) del presidio di Cassio alla richiesta di rinforzo da parte dei militari rispondevano: << noi nicks capire>> Perdite nemiche: 6 morti ed un ferito (accertate).
Perdite nostre: nessuna.
Materiale catturato. N° 1 F.M. Bren con caricatori; 4 fucili mauser con relativo munizionamento, 4 pistole automatiche (Beretta e Radan); 4 bombe a mano tedesche e 2 sipe.
IL COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
1ˆBrigata Julia
Comando
749
22Marzo 1945
AL SIGNOR CORVI ANTONIO – B. TARO
AL SIGNOR PESCI MAURO- B. TARO
Requisizione
Vi comunichiamo che l’automezzo Spa Tipo 30 – s.n. di targa – PR. Portata ql. 40 – di Vostra proprietà è requisito a disposizione di questa Brigata per un eventuale futuro impiego. Vi raccomandiamo la massima riservatezza e segretezza su tale comunicazione.
IL COMANDANTE
LIBERO
1ˆBrigata Julia
Comando
749
22 Marzo 1945
AL SIG. PESCI CARLO – BORGO VAL DI TARO
Requisizione
Le comunichiamo che i sottosegnati automezzi di sua proprietà sono requisiti a disposizione di questa Brigata per un’eventuale futuro impiego. Le raccomandiamo la massima riservatezza e segretezza su tale comunicazione
Fiat 15 ter Targa n. 12350PR.
<< 18 << << 11642 PR.
<< 501 << << 11491 PR.
<< 508 << << 11939 PR.
<< 509 << << 11883 PR.
COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
Autocarri marcianti e nascosti smontati in B
Taro e dintorni
Soc. F.N.E.T.
Fiat 634 targa N0 portata Ql. 75 marciante
(nascosto) funz. a Gassogeno
Camisa Tribulei Tarsogno
Fiat 18 BL targa N0 portata Ql. 40 marciante
funz. a Gas
S. Veneta Gotra
Fiat 18 BL targa portata Ql. 30 Marciante
funz. a Gassogeno
Lunardini Tarsogno
Fiat 521 targa portata Ql. 12
in riparazione ormai terminato – Gassogeno
fiat 501 targa portata Ql. 6 marciante
funz. a Gassogeno
Autocarro militare Fiat 626 nascosto dall’Autista a Bertorella marciante
Francesconi S. Maria T.
Autocarro grosso a Gassogeno nascosto marciante Francesconi S. Maria T.
Autocarro piccolo a Benzina nascosto marciante De Paoli S. Maria T.
Fiat 505 Ql. 12 a metano e benzina marciante Lusardi S. Maria T.
Fiat 501 QZ. 7 a benzina marciante
A Pontestrambo N0 2 Autocarri nascosti
Ditta Carpani Bedonia N0 Autocarri marcianti più tutte le corriere nascoste, le due grosse prese in rastrellamento e due vetture 1100.
Il Comando della 1ˆ Julia, avvalendosi nella propria giurisdizione territoriale dei poteri che, come Autorità militare, gli sono attribuiti attraverso il «C.L.N.A.I.» dal Governo legittimo, opera la requisizione preventiva degli automezzi esistenti nella zona.— Non si ricorre quindi trattative o patteggiamenti , ma un secco ordine perentorio.
Ci si avvicina al momento dell’attacco finale, quando potrebbe sorgere la necessità di disporre di questi mezzi. In effetti buona parte di essi al momento dell’impiego si rivelarono male in arnese e scarsamente utilizzabili sui lunghi percorsi; e, anche per dubbia praticabilità e sicurezza di certi tratti stradali, la nostra Brigata finirà con lo spostarsi fino a Salsomaggiore a piedi, facendo quel percorso attraversando Bardi e Pellegrino Parmense.
Ma ora si registrano perfino, come vediamo nella nota qui riprodotta solo in parte, autocarri che i rispettivi proprietari o consegnatari, per sfuggire alla requisizione tedesca, hanno smontato e nascosto in più luoghi, il motore da una parte e la carrozzeria dall’altra. Questi mezzi funzionano per lo più a metano o a gassogeno. Per il metano ci si rifornisce anche presso una provvidenziale, microscopica stazione di pompaggio di questo gas, (capace, quando va bene, di caricare un paio di bombole al giorno) che è prospiciente al tratto stradale Valmozzola Solignano .
Per alimentare i gassogeni occorre solo un po’ di tempo e pazienza e disponibilità a farsi alquanto affumicare: gl’ingombranti apparecchi cilindrici installati su camion ed auto consumano semplicemente delle scaglie di legna secca, un combustibile che quassù non fa certo difetto! Fra le macchine occultate elencate nella nota vediamo addirittura un camion Fiat «626» dell’esercito imboscato nei giorni dell’armistizio e due antidiluviani, ma regolarmente marcianti, camion Fiat «18-BL», quello stesso modello che così validamente “aveva fatto” sulle strade dei nostri fronti la rande Guerra 1915/18.
Volontari della Libertà
1ˆ Brigata Julia Prot. n. 762
23.3.45
OGGETTO: Relazione
COMUNICA TO N. 31
Il giorno 23.3.45
alle ore 15,30 una squadra del Dist. «Piscina», appostata dalle ore 12 nei pressi del Casello ferroviario N. 61, attaccava n. 3 tedeschi di vigilanza. il nemico rispondeva dallo stesso casello colla mitragliatrice, mentre da quello vicino partiva qualche colpo di Mauser. I tedeschi lanciarono pure bombe a mano dalle feritoie.
Perdite nemiche: 2 morti.
IL V. COMMISSARIO IL COMANDANTE
RAS LIBERO
Comando 1ˆ Brigata Julia 761
23 Marzo 1945
AL COMANDO DELLA DIVISIONE <<VAL TARO >>
Richiesta materiale
A conoscenza che la missione «Rochester» ha consegnato a codesto Comando di Divisione armi, materiali e viveri di conforto, se ne chiede una congrua assegnazione a questa Brigata in considerazione che nessun lancio diretto è stato effettuato a suo favore. Particolarmente necessitano armi automatiche individuali. – col relativa munizionamento e caricatori.
IL V. COMMISSARIO IL COMANDANTE
RAS LIBERO
Non avendo ricevuto il lancio diretto su cui contava, la i Julia sollecita analoghe forniture dal Comando di Divisione.
Volontari della Libertà
Divisione Valtaro
Comando Prot. N. 204
Zona, li 24 Marzo 1945
ALLE UNITA DIPENDENTI
e per c. al C.U.O.
OGGETTO: Attività operativa
RELAZIONE SULLE AZIONI SVOLTE DALLE UNITÀ
DELLA DIVISIONE «VAL TARO»
dal I° al 20 Marzo
Settore fondo valle Vai Taro
1°) Ferrovia.
Combattimenti sostenuti contro forze nemiche dalla 1ˆBrigata JULIA (a Branzone ed a Ostia)
2°,) Carrozzabile:
Attacchi ad autocolonne da parte della Iˆ e IIˆ Brigata JULIA.
3°) Presidi:
Attacchi della Ilˆ Brigata JULIA a Roccamurata.
4°) Sabotaggi:
Distruzione del ponte della Borrella da parte della Iˆ Brigata JULIA e distruzione di cavi telefonici, 50 metri di binario fatto saltare dal Gruppo di Azione VaI Taro.
Settore Cisa-Parrna
Attacchi a Pattuglie da parte della Iˆ Brigata JULIA; attacchi al transito da parte della 1ˆBrigata JULIA e IIˆ Brigata BERETTA.
Settore Cisa-Pontrernoli
Attacchi al transito da parte della Iˆ e Ilˆ Brigata JULJA e 1ˆ Brigata
BERETTA.
Settore della Val Baganza
Attacco a pattuglie da Parte della Iˆ Brigata JULIA
IIˆ
RIEPILOGO PER BRIGATA
1°Brigata Julia:
| Azioni compiute | n° | 23 |
| Macchine danneggiate | n° | 10 |
| Nemici morti | n° | 44 |
| Nemici feriti | n° | 31 |
| Nemici prigionieri | n° | N N |
| Feriti nostri | n° | 5 |
| Prigionieri nostri | n° | 1 |
II° Brigata JULIA
| Azioni compiute | n° | 11 |
| Macchine danneggiate | n° | 10 |
| Nemici morti | n° | 18 |
| Nemici feriti | n° | 23 |
| Nemici prigionieri | n° | 14 |
| Eliminata n0 1 mitragliatrice da 20 m.m. nemica ed n0 1 Breda 37 di un presidio nemico. |
1° Brigata BERETTA
| Azioni compiute | n° | 6 |
| Macchine danneggiate | n° | 2 |
| Nemici morti | n° | 19 |
| Nemici feriti | n° | 2 |
| Nemici prigionieri | n° | 1 |
| Distrutto il ponte dalla strada della cisa presso Mignegno. | ||
II°Brigata BERE TTA
| Azioni compiute | n° | 2 |
| Nemici prigionieri | n° | 1 |
Gruppo d’ Azione Val Taro
| Azioni compiute | n° | 1 |
III
STATISTICA
| Azioni complessive | n° | 43 |
| Nemici morti | n° | 81 |
| Nemici feriti | n° | 56 |
| Nemici prigionieri | n° | 16 |
| Automezzi nemici danneggiati | n° | 22 |
| Atti di sabotaggio | n° | 6 |
| Attacchi ai presidi nemici | n° | 2 |
Perdite nostre
| Morti | n° | NN |
| Feriti | n° | 7 |
| Prigionieri | n° | 1 |
N.B. La relazione è compiuta in base ai dati fino a tutto ieri pervenuti al Comando di Divisione. Questo Comando non può evidentemente riepilogare azioni di cui le Unità dipendenti non abbiano inviato le relazioni richieste.
d’ordine
IL CAPO DI S.M.
RODRIGO
Dal resoconto dell’attività operativa delle Unità della Divisione Valtaro nel periodo dallo al 20 marzo si evidenzia un vistosissimo divario fra le perdite delle due parti in lotta, che è a tutto nostro vantaggio. Anche per chi volesse pensare che nella quantificazione dei nemici uccisi e feriti si sia un pò ecceduto (oltretutto questa verifica per noi non è facile dovendoci solitamente sganciare dal luogo dello scontro il più rapidamente possibile), un sicuro elemento di confronto ce lo forniscono i dati riguardanti il numero dei prigionieri delle due parti, dati facilmente riscontrabili e documentabili attraverso i relativi elenchi nominativi forniti al <<C. U >> dalle varie Brigate. E sono dati anch’essi che denunciano il rapporto estremamente favorevole a noi di i1a 16.
Certo le cose non vanno sempre così e ogni volta che uno dei nostri parte per un’azione è inevitabile che in cuore si domandi se farà ritorno o meno. Ma nelle nostre brigate, e in particolare nella 1ˆ Julia, sono numerosi nei posti di comando i sottufficiali e graduati degli alpini, veterani della guerra di montagna sul fronte greco-albanese, che il mestiere del soldato e la tecnica del combattimento li conoscono bene. E nell’impostare le azioni essi si preoccupano dì preservare per quanto possibile la vita dei loro uomini e comunque di vender cara la pelle.
Comando Unico Operativo
della Prov. di Parma n 1698 di prot
21 Marzo 1945
AL COMANDO DI DIVISIONE VAL TARO
AL COMANDO DI DIVISIONE VAL CENO
AL CAPITANO ABBA
BOLLETTINO DELLE INFORMAZIONI EL 21 MARZO 1945
SITUAZIONE LINEA FERRRO VIARIA:Immutata.
SITUAZIONE PONTI FERROVIARI: Immutata.
Il trasporto di merci fra Roccamurata e Borgotaro è continuato durante la notte.
SITUAZIONE VIA NAZIONALE DELLA CISA: In seguito a sabotaggio, due arcate del ponte di Migneno sono precipitate e la strada risulta così efficacemente interrotta al traffico. Il nemico potrà però sfruttare una strada secondaria che si riallaccia sulla Nazionale evitando il ponte interrotto. Su di essa, però, non possono transitare grossi camion. Da ieri comunque il traffico è bloccato ed il nemico non ha per il momento preso alcuna decisione per il trasbordo. – Data l’interruzione si prevede una forte ripresa del traffico ferroviario, per cui si prospetto la necessità di far sabotare efficacemente anche la linea ferroviaria.
SITUAZIONE A PONTREMOL1: I lavori di fortificazione iniziati nel quartiere della SS. Annunziata sono per il momento sospesi; i civili italiani sono riusciti in gran parte a fuggire agevolati dai Patrioti. Da indiscrezioni di militari italiani sembra che a Pontremoli sia atteso l’arrivo di notevoli forze tedesche la cui data non ò ancora nota. La notizia non è ancora ufficiale. Bombardamento aereo del 18 u.s. non ha colpito obiettivi militari, una piccola interruzione ferroviaria é stata subito riparata. Questa mattina sono giunti a Borgotaro, due carri armati tedeschi che sono di fronte al Comando. Circa 30 militari tedeschi anch’essi giunti questa mattina, sono proseguiti per Pontremoli. Borgotaro è stata nuovamente bombardata ieri, senza per altro che venissero raggiunti risultati degni di nota.
SITUAZIONE RIASSUNTIVA DAL 18 FEBBRAIO AL 20 MARZO
1945: Dall’esame delle informazioni giunte, si può dedurre che il nemico ha svolto in questo periodo un notevole movimento di camion in autocolonne o in piccoli gruppi con rifornimenti di ogni genere e diretti verso il fronte nella loro gran parte, utilizzando la strada Nazionale della Cisa. Tra i rifornimenti trasportati sono stati sempre notati considerevoli quantitativi di munizioni. Anche sul/a linea ferroviaria sono stati trasportati rifornimenti vari ma in prevalenza munizioni per armi automatiche in cassette.
Per quanto riguarda il movimento della truppa si può quasi affermare che più che invio di rinforzi si deve intendere invio di elementi da sostituire con quelli prelevati per altre destinazioni e scopi; a questo riguardo mi riferisco anche alle divisioni italiane. Non si é notato infatti un deciso afflusso verso il Sud ne’ d’altra parte si può affermare il contrario. Si può quindi concludere che almeno nella zona controllata dal nostro servizio informazioni giornalmente, non e stato notato alcun sintomo che tradisca movimenti di ritirata del nemico. E ciò è provato, sempre su queste due vie di comunicazione, (stradale e ferroviaria) dal carico dei camions e dei treni che dalle più vicine linee del fronte raggiungono le nostre zone: camion vuoti, vagoni vuoti.
Si deve tenere presente però che se ci si porta in quei centri più vicini alle linee, si notano febbrili preparativi che non lasciano dubbi in proposito sulle intenzioni del nemico; si ha infatti la sensazione che esso sia in procinto di ritirarsi. Si notano vaste distruzioni di tutto ciò che può essere utile ad un esercito che avanza e ostruzioni di ogni genere per ritardare l’avanzata stessa; ma movimenti di masse non se ne notano neppure là.
VARIE:
Notizie sul presidio di Salsomaggiore:
I200 uomini segnalati sul bollettino di ieri, sono ripartiti. Confermato la presenza di 70 tedeschi (Central Bagni) con tre Ufficiali. Tali tedeschi sono addetti al servizio di pattuglia già segnalato. All’Albergo Regina, vi sono 60 uomini del Battaglione Mameli (il cui Comandante é il Cap. Molinari,). Vi sono inoltre altri 40 uomini della Brigata Nera (Pensione centrale di fronte al Berzieri)
IL CAPO DI S.M. del C.U
OTTAVIO
TRAFFICO SULLA STRADA DELLA CISA. Notte dal 17 al 18 c.m.
dal Nord: 35 camions, 18 carrette, i carro armato, 4 pezzi da 120 m/m, 50 tedeschi e 75 Bersaglieri. Maggior traffico dalle ore 19 alle 22. Dal Sud: 46 camion, 8 carrette, 40 tedeschi e 62 alpini. Maggior traffico dalle ore 22 alle 24 e dalle 2 alle 4.
Notte dal 18 al 19 c.m.
Dal Nord: 24 camions, 12 carrette. Dal sud: 15 camions, 8 carrette.
Volontari della Libertà
Comando Unico Operativo
dalla Provincia di (Parma) Prot N. senza numero
Zana, lì 25 marzo 1945
AL COMANDO DIVISIONE VAL CENO
I. COMANDO DIVISIONE VAL TARO
AL COMANDO DIVISIONE CISA
XL CAPITANO ABBA
BOLLETTINO INFORMAZIONI DEL 25 MARZO 1945
SITUAZIONE LINEA FERROVIARIA: Interrotta tra Solignano e Valmozzola e presso Scorcetoli;.
SITUAZIONE PONTI FERROVIARI. Interrotto il ponte ferro tra Solignano e Valmozzola, nei pressi di Valmozzola, in seguito a sabotaggi. Continuano i lavori di riattamento del ponte di Ostia e sono ripresi quelli del ponte di Borgotaro. Il trasbordo di materiale vario fra Roccamurata e Borgotaro è tutt’ora sospeso. Il nemico sfrutta però notevolmente (a meno della interruzione attuale nei pressi di Scorcetoli in seguito a sabotaggio la cui importanza però è relativa dato che il nemico potrò tra pochi giorni riprendere il traffico) la linea ferroviaria tra Pontremoli e il fronte dove si è notato un forte trasporto di fieno che sta a dimostrare la scarsezza di automezzi da parte di essa. La merce arriva a Berceto con camions e a Pontremoli viene caricata sui vagoni ferroviari. In media partono dai 6 ai 10 vagoni per giorno. In questi ultimi giorni sono transitati a Pontremoli durante la notte circa 70 carri armati ed un numero imprecisato di autoblinde (a cingoli) diretta verso le linee.
Sono giunti oggi verso le ore 17 appiedati e provenienti da Berceto oltre 200 mongoli e tedeschi con circa 120 cavalli diretti verso Massa per dove partiranno questa notte. La notte scorsa sono transitati sulla Via Nazionale della Cisa diretti Massa n0 37 autocarri carichi di materiale, 15 vuoti. Sembra che gli autocarri carichi che dirigano verso Parma, trasportino materiale asportato. A Borgotaro sono ricoverati nella fabbrica di Cemento, n0 3 carri armati; si crede di protezione al trasbordo.
NOTIZIE SUI PRESIDI.
Valmozzola: segnalato l’arrivo di 40 tedeschi per riparare il ponte fra Solignano e Valmozzola.
Roccaprebalza: Vi stazionano 150 russi, pare che ne debbano giungere altri 400.
Roccamurata: il presidio è aumentato di altri 30 uomini.
Ostia: Il presidio è aumentato di 20 uomini.
VARIE:
La posa delle mine nelle adiacenze della strada della Cisa è continuata. Segnalate mine presso, la cantoniera del Tugo e la mulattiera proveniente da Valbona, presso la cantoniera di Montelungo e nel tratto Berceto-Cassio. Si vocifera che il presidio tedesco di Berceto deve andarsene, lasciando un presidio italiano. E stato ripreso il lavoro di riattivazione del ponte di Ostia.
IL CAPO DI S.M. del C.U.
OTTAVIO
Il “bollettino informazioni” realizzato dal «C.U.» attraverso il nostro servizio informazioni con sempre maggiore frequenza, è per i nostri Comandi
-come si può vedere da questi due numeri del 21 e del 25 marzo – una fonte preziosa di notizie sulla situazione nemica.
Volontari della Libertà
1ˆBrigata Julia Prot. N, 778
Zona, li 26 Marzo 1945
OGGETTO. Relazione.
COMUNICIATO N 32
Il giorno 20. 3.45
una squadra del Dist. <<Bassani >> decideva di effettuare un’azione di disturbo e di disturbo ai lavori di riattivazione al Ponte ferroviario della Borella. in prossimità della Stazione di Valmozzola, fatto saltare il giorno prima dalla nostra squadra sabotatori. Alle ore 11,30 mentre si apprestava a portarsi in postazione avvistava due pattuglie nemiche che si presume fossero di protezione ai lavori stessi, La nostra squadra, portatasi in posizione favorevole, impegnava le due pattuglie e col rimanente degli uomini apriva un intenso fuoco sui tedeschi addetti ai lavori.
Perdite nemiche accertate: 2 morti.
IL COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
Volontari della Libertà
Divisione Valtaro
Comando Prot. N. 256
Zona, li 26-3-45
OGGETTO: Informazioni (riservata, da non protocollare fino a nuovo ordine)
Caro Libero,
per venerdì pv. 30 corr., tu sei convocato alle ore 10 al Comando di Divisione. Dovrai portare in quella occasione i seguenti dati. Entità, armamento, dislocazione, opere difensive, dei presidi nemici di Ostia e di Borgotaro, esclusi i caselli intermedi. Suddette informazioni le porterai personalmente, e all’indagine necessaria darai carattere più riservato possibile.
Ti saluto cordialmente
RODRIGO
P. 5. – L’assoluta segretezza della cosa non ha bisogno di essere rilevata.
Ai Comando di Divisione si vuoi conoscere, in assoluta segretezza, entità, armamento, dislocazione ed opere difensive dei presidi nemici: è evidente che si sta studiando un piano d’attacco.
Volontari della Libertà
Divisione Valtaro
Comando Prot. N. 218
Zona, li 26 marzo 1945
ALLA BRIGATA EX CENTO CROCI
e p.c. ALLE UNITÀ DIPENDENTI E AL C.U.O.
OGGETTO: Saluto alla Brigata ex Cento Croci
Il Comando della Divisione VaI Taro, sicuro di interpretare il sentimento dei Volontari tutti delle Unità dipendenti, saluta fraternamente la Brigata «Centocroci» che dal 24 Corr. é entrata nei ranghi della Divisione Val Taro. I successi e le battaglie passate della Brigata Comandata da Richetto sono sicuro pegno, che nelle lotte future le Brigate della Divisione Val Taro troveranno in essa una sorella degna delle migliori tradizioni della Vallata.
IL COMANDANTE
UMBERTO
La nuova unità confluita nella Divisione Valtaro, la Brigata << Centocroci >>, prende nome dall’omonimo passo sulla strada che collega la Valle del Taro con il versante appenninico ligure, passo che è stato spesso teatro di audacissime azioni di questa brigata. Suo comandante è << Richetto >> (Federico Salvestri), Uomo proveniente dall’Arma dei Carabinieri Reali noto per lo slancio ardimentoso con cui trascina i combattenti all’azione.
Volontari della Libertà
Divisione Valtaro
Comando
Prot. N. 217
Zona, li 26 marzo 1945
ALLA Iˆ e IIˆ BRIGATA JULIA
AL GRUPPO D’AZIONE VAL TARO
OGGETTO. Convocazione
Domattina, tempo permettendo, sarà effettuato il lancio per la Unità in indirizzo, alla Costa di Porcigatone; ognuna delle Unità in indirizzo deve far arrivare, domattina per le ore 10 una squadra di uomini armati, per la sorveglianza durante il lancio e per il successivo ritiro della parte spettante di ogni Unità. Ogni Unità in indirizzo deve preoccuparsi di far arrivare in zona i mezzi di trasporto necessari, tenendo presente che il lancio sarà di sei apparecchi. Ogni squadra di uomini deve portare con sé la razione di viveri necessari.
d’ordine
IL CAPO DI S.M.
RODRIGO
Arriva il lancio!
Gambe in spalla e rancio nello zaino: si va all’appuntamento con i sei aerei da trasporto alleati.
Comando 1ˆ Brigata Julia N. 805 di prot.
addi 28 Marzo 1945
AL COMANDO DEL DIST. << MARCHINI >>
OGGETTO: Adunata – Disposizioni.
Venerdì prossimo 30 c.m. per le ore 13.30 è fissata un’adunata delle forze patriottiche dipendenti dalla Divisione « Val Taro» in località Porcigatone di Borgotaro. I Patrioti saranno passati in rivista dal Comandante e Commissario del C. U. O. e dal Comandante stesso della Divisione.
Data la lontananza di codesto Reparto, si dispone che a detta adunata intervenga solo la metà della forza perfettamente inquadrata dal Comandante di Reparto ed in assetto di guerra coll’armamento individuale. – Si fa presente che la marcia da Castellaro a Porcigatone comporterà un impiego di circa 5 ore. A Porcigatone per mezzogiorno sarà disposto per consumare il primo rancio. Il secondo rancio verrà consumato a Caffaraccia, ove il Distaccamento pernotterà prima di rientrare in sede.
Si raccomanda la puntualità ed il perfetto equipaggiamento dei Patrioti.
IL COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
Dieci ore di marcia di andata e ritorno per intervenire alla rivista.
Ma non si tratta certo d’una semplice parata.
Vi saranno e parleranno Arta, Poe e Umberto.
E avranno occasione di conoscersi fra loro combattenti che, pur facendo parte della stessa Unità divisionale e operando in zone contigue, nella maggior parte dei casi non si erano prima d’ora mai incontrati gli uni con gli altri.
Una adunata di uomini in cui si misura la loro notevole forza numerica e si celebra un rito di fratellanza in armi; in cui, animati dalla parola incitatrice dei capi, si ribadisce e consolida l’impegno alla lotta in questa vigilia del cimento finale.
C.V.L.
Comando 1ˆ Brigata Julia 807
29 Marzo 1945
AL COMUNE DI VARSI
Rilascio tessere annonarie,
La famiglia del nostro Patriota BRILLANTE (Ribecchi Elio) è sfollata da pochi giorni da Parma. In detta città le sono state ritirate le tessere annonarie perché a conoscenza che il marito si trova nei patrioti. Pregasi pertanto voler provvedere al rilascio delle stesse per n. 4 persone, tali essendo i componenti la famiglia. Si fa presente altresì che la stessa si trova in gravi condizioni finanziarie e si prega pertanto vedere la possibilità di passarle il sussidio mensile tra mite eventualmente il C. L. N.
Si ringrazia.
IL COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
Ciò che l’amministrazione fascista nega illegittimamente in Comune di Parma il Comando partigiano fa ottenere attraverso il Comune di Varsi.
Comando Distaccamento
Marchini 30 Marzo 1945
AL COMANDO DI BRIGATA
Abbiamo collocato in licenza illimitata il patriota GORDON, poiché gravemente malato di bronco – polmonite e pleurite. Attendiamo conferma da parte del Comando di Brigata. Quanto prima invieremo referto medico.
IL COMANDANTE
Ten. PIOVANI GIOVANNI
Un altro dei nostri messo fuori combattimento dai malanni contratti a causa dei rigori invernali.
Comando della 1ˆ Brigata Julia N. 630 di prot.
addì IO Marzo 1945
ORDINE DEL GIORNO N. 2
I° – POSTULANTI: premesso che, come patriota, ognuno deve mirare esclusivamente ai supremi interessi ideologici e materiali del n/ movimento, si fissano quelli che devono essere i postulati del patriota della 1ˆ Brigata Julia
ONESTÀ- RETTITUDINE – AUSTERITA
Si esige quindi che i patrioti della nostra Brigata tengano un contegno retto ed austero, ligio ai principi di ogni buon vero Patriota.
II° – BALLI: è vietato nel modo più assoluto il ballo, i Patrioti devono comprendere che un comportamento diverso non é consono alla situazione dell’ora presente, del n/ movimento, della n/ Brigata e darebbe luogo a recriminazioni da parte della popolazione.
(…)
IL COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
Comando della 1ˆ Brigata Julia
N. 715 di prot.
addì 17 Mar2o 1945
ORDINE DEL GIORNO N. 3
I° RICOMPENSE AL VALOR PARTIGIANO: le ricompense al valor partigiano, già stabilite dai Comandi Superiori, sono le seguenti:
1) – Citazione all’ordine del giorno della formazione;
2) – Encomio solenne di Brigata,
3) – Decorazione al Valore Partigiano.
11° – RICOMPENSE: viene citato all’Ordine del Giorno il Patriota <<PAVIA>>, attualmente prigioniero, con la seguente motivazione:
«Con ardimento attaccava una motocarrozzetta nemica; rimasto ferito ed inseguito, rifiutava l’aiuto del compagno partecipe all’azione invitandolo a portarsi in salvo».
111° – CORPO DI POLIZIA: è stato costituito un Corpo di Polizia dei Volontari della Libertà. A detto Corpo oltre agli ex carabinieri e guardie di finanza possono far parte anche patrioti della brigata che abbiano i dovuti requisiti.
IV° – GIUOCHI D’AZZARDO: è vietato nel modo più tassativo il giuoco a Poker, Mazzette, Bestia, Baccarà e Concincina. A carico di coloro che saranno sorpresi a partecipare a detti giuochi verranno presi provvedimenti disciplinari.
IL COMMISSARIO IL COMANDANTE
LINO LIBERO
Comando 1ˆ Brigata Julia
N. 829 di prot.
addì 31 Marzo 1945
ORDINE DEL GIORNO N. 5
I° – AUGURI PASQUALI. Il Comando di Brigata fa giungere ad ogni Patriota il suo più cordiale ed affettuoso augurio. La Pasqua dello scorso anno fu per noi il battesimo del fuoco, quella di domani ne ricorda il glorioso passato e dà certezza in un più luminoso avvenire per la nostra Patria, per il nostro Paese, per la nostra Brigata.
II° – ELOGIO: si dà vivo elogio a tutti i Patrioti che colla ripresa delle nostre azioni di guerriglia, dopo l’infausto rastrellamento di Gennaio, hanno dimostrato la propria volontà combattivo. In un mese di questa attività, 26 azioni sono state compiute dalle nostre squadre. La palma spetta al Dist. Marchini con 7 azioni; seguono il Dist. Piscina e Zanrè con 4 azioni ciascuno; Sabotatori e Dallara con 3; Bassani e Bigliardi con 2; Antolini con I.
III° – Nomine: il patriota Ras è stato nominato V. Commissario di Brigata, carica che ricopriva già internamente; il Patriota Tarass, già comandante dell’ex Battaglione Gardelli, è nominato Ispettore di Brigata.
IV° ARRUOLAMENTI: d’ordine del C. U. O., a seguito di tassative disposizioni del Comando Supremo, sono vietati tutti i nuovi arruolamenti nel Corpo dei Volontari della Libertà. E vietato altresì riprendere nelle Brigate chi non si è presentato tempestivamente dopo il rastrellamento dello scorso Gennaio.
(. . . )
IL V. COMMISSARIO IL COMANDANTE
RAS LIBERO
Alcuni degli ordini del giorno diramati dal Comando ai partigiani della Brigata. Gli argomenti che vi sono trattati non appaiono tali da richiedere approfondimenti o delucidazioni.
N. 370
Zona, li 31 marzo 1945
Volontari della Libertà
Comando Div. Val Taro
ALLE UNITÀ DIPENDENTI
OGGETTO: Prigionieri di guerra.
E stato stabilito che ogni Unità in indirizzo provvederà ad un locale campo di concentramento per i prigionieri di guerra e per i civili sospetti. Ogni Unità in indirizzo comunicherà a questo Comando di Divisione la località prescelta per detto campo di concentramento. Si ricorda che i prigionieri di guerra, che sono stati fatti e dopo che hanno subito gli interrogatori debbono essere passati nei campi di concentramento se non si tratta di spie.
Le spie invece, sospetti di spionaggio e gli imputati di altri reati, debbono essere inviati al Corpo di Polizia di bardi, dove rimarranno a disposizione del Giudice Istruttore del Tribunale Speciale di Guerra. Si rammenta che le denunce in tal caso, saranno inviate in duplice coppia a questo Comando di Divisione, per l’inoltro al C.U.O. ed al Giudice istruttore.
In caso di sganciamento, reso necessario da puntate soverchianti, o da rastrellamenti, i prigionieri verranno trasferiti, sotto buona scorta, dai campi di concentramento pericolanti, in luogo più sicuro. Soltanto all’estremo limite quando sia riconosciuta l’impossibilità di custodia , i prigionieri di guerra verranno lasciati liberi senza che a loro venga usata violenza di sorta.
D’ordine
IL CAPO DI S.M.
RODRIGO
Qui la disposizione finale è di custodire o, se ciò risultasse impossibile, di rilasciare i prigionieri di guerra e civili sospetti << senza che a loro venga usata violenza di sorta >>. Si vuole che, in catodi emergenza, non abbiano a verificarsi per mano partigiana, come in qualche altra Provincia non lontana , maltrattamenti o sommarie e talora gratuite esecuzioni di nemici e avversari politici prigionieri, cosa che il nostro Movimento deve per primo deplorare e condannare.
