Obiettivo Libertà Storia della “I” Julia Brigata Partigiana dell’ Alta Val Taro A.L.P.I. Associazione Liberi Partigiani – Parma da pag. 168 a pag. 199 3° parte

NOVEMBRE -DICEMBRE

NOVEMBRE / DICEMBRE 1944

I documenti riportati si riferiscono a:

—~      Compiti dei Comandi di brigata per promuovere la costituzione e la funzionalità dei Comitati Nazionali di Liberazione locali.

—        Un avvertimento del Comando Unico: guardarsi dall’infiltrazione di spie nemiche.

—        Disposizioni del Comando Generale del C.L.N. Alta Italia sulla struttura degli organici e sui gradi partigiani.

—        I prigionieri e gli uomini di sorveglianza del nostro campo di con­centramento soffrono fame e freddo: manca tutto.

—        Fuga di 17 prigionieri dal nostro campo di concentramento e loro parziale recupero.

—        Elogi e incoraggiamenti alla Resistenza parmense del Capo del Governo Nazionale, Bonomi, del Ministro della Guerra, Casati, del Capo di Stato Maggiore Generale, Maresciallo Messe e del Mare­sciallo Alexander.

—        Si cerca un medico chirurgo a tempo pieno per la Brigata, mentre siero antidifterico e altri farmaci difettano.

—        Aggiornamenti sui sistemi di difesa da adottare: il nemico sta imi­tando i metodi della guerriglia partigiana.

—        Progettata ripresa della pubblicazione del giornale della Resistenza locale <(La Nuova Italia».

—        Azioni armate della i Brigata Julia.

—        Varie.

Comando 1ˆ Brigata Julia

Zona X

N.        187 di Prot.

3/11/44

ALLA SIG.RA (…)

S. Martino di Valmozzola

Vi abbiamo punita per la vostra sconcia attività dedita al mercato nero, asportandovi 75 uova,1 bottiglia di grappa tedesca, 1 rocchettone di filo tedesco, tabacco tedesco. La merce che è stata rinvenuta in casa vostra denuncia chiaramente che voi oltre fare il mercato nero commerciavate volentieri con i tedeschi di Ghiare e di Berceto.

Con due visite successive vi abbiamo ammonito formalmente di inter­rompere tale traffico se non volevate procurarvi punizioni maggiori, ma non soddisfatti, ben sapendo quali sono i vostri istinti e le vostre abitudini, vi avvertiamo per l’ultima volta che alla prima mancanza da parte vostra agiremo con mezzi decisivi, quali la requisizione di tutto quanto avete in casa e con il vostro concentramento.

Attenzione quindi e non sperate sulla nostra bontà: sappiate che siete strettamente controllata.

IL COMMISSARIO

GIORGIO

Terzo e ultimo ammonimento a una signora piuttosto refrattaria, a quanto pare, agli avvertimenti partigiani.

Comando Unico Operativo

Della Provincia di Parma                                                                                     N. 507 di Prot.

                                                                                                                               5 Nov. 1944

AI COMANDI DI TUTTE LE BRIGATE

1. Nel luttuoso episodio del I7 Ottobre, sono andate perdute, fra le altre carte, le relazioni pervenuteci dalle varie Brigate sulla loro attività operativa dal 3 Settembre in poi. Vi preghiamo perciò di volerci inviare un riassunto cronologico delle operazioni compiute da codesta Brigata dal 3 Settembre al 31 Ottobre scorso. Tale relazione ci servirà per la cronaca della nostra attività, che intendiamo pubblicare nel periodico «La Nuova Italia». Si desidera una relazione breve e schematica, con dati precisi sul giorno, il luogo, il numero dei morti, dei feriti, dei prigionieri nemici, e delle perdite nostre, nonché del bottino fatto.

II. =     Vi avvertiamo che il Quartier Generale alleato ha fatto sapere che tutti i patrioti che passeranno le linee del fronte saranno trattenuti in appositi campi di concentramento.

III.       Per disposizioni provenienti dal Comitato di Milano, in rappre­sentanza del Governo Nazionale nella zona tuttavia occupata dai Tedeschi, abbiamo dato ordine affinché in tutti i Comuni sottoposti al nostro controllo, si proceda alla formazione di Comitati di Liberazione. Tali Comitati debbono effettivamente rappresentare, attraverso degne persone, le varie forze politi­che esistenti nei Comuni. E i Comitati, una volta eletti, debbono assumere essi la direzione dell’amministrazione comunale. Debbono quindi cessare gl’inter­venti delle forze militari in faccende amministrative, non appena i Comitati di Lib. cominciano a funzionare. I c.p. delle singole Brigate sono i soli che abbiano veste per intervenire presso i C. di Lib., ma debbono limitare i loro interventi soltanto a ciò che riguarda gli approvvigionamenti delle Brigate e l’ordine pubblico. Bisogna evitare assolutamente le continue e dannose inter­ferenze di poteri, che sono la negazione della vera democrazia. Ben inteso, i c.p. dovranno intervenire qualora, per qualsiasi motivo, i C. di Lib. non adempiano al loro compito; ma anche in tali casi dovranno limitarsi a promuovere l’integrazione o il miglior funzionamento dei Comitati stessi. Bisogna assolutamente evitare di ricadere nel confusionismo di poteri che fu caratteristico del regime fascista, e astenersi dal dare alle popolazioni l’im­pressione che i sistemi dei piccoli « ras» fascisti continuino a essere applicati per opera nostra.

(. . . )

            IL COMANDANTE     E        IL COMMISSARIO POLITICO

                   ARTA                                                                 POE

Riguardo a questa nota c’è da osservare:

–          Al punto 2°:

il          concentramento dei partigiani che si spingono oltre le linee del fronte è un’ovvia misura cautelativa dovuta all’impossibilità di svolgere controlli e riscontri nei loro luoghi di provenienza e alla conseguente eventualità che possa trattarsi di agenti dello spionag­gio nemico sotto mentite spoglie.

Al punto 3°:

esso conferma in linea generale quanto rilevato in altra parte del libro in modo specifico e particolare su questo tema riguardo al caso di Borgotaro. Dove manchi il C.L.N. i comandi partigiani devono adoperarsi per promuovere la costituzione; se è inefficiente devono stimolarne l’attività; non appena sia in grado di agire autonoma­mente devono trasmettergli ogni funzione da essi svolta provviso­riamente in sua surrogazione.

Volontari Della Libertà

1ˆ         Brigata Julia

 OGGETTO:    spionaggio.

 Dal Comando Unico Operativo della Prov. di Parma abbiamo:

<< Risulta che i tedeschi hanno munito i loro agenti del servizio di spionaggio patriottico di un lasciapassare del tipo che si descrive. Sull’intestazione si legge: ESERCITO DI LIBERAZIONE NAZIONALE, indi subito sotto: BRIGATA PIAVE, sotto questa scritta in maiuscolo: Lascia­passare. Seguono poi tre linee con le scritte: Si autorizza il Sig    Coman­dante, indi segue stampata e scritta la firma: Tenente Moscatelli.

Il formato del documento in questione è lunghezza 16 cm. e mezzo, larghezza 11 cm. e mezzo. Tutti gli individui che a eventuali controlli di formazioni patriottiche esibissero un documento simile devono essere immediatamente fermati per prendere poi contro di essi, dopo gli accertamenti necessari, i provvedimenti opportuni.>>

Per conoscenza a tutti i patrioti dei reparti dipendenti.

d’ordine

IL CAPO DI S. M.

ORESTE

Occorre guardarsi dall’infiltrazione di agenti nemici che si spacciano per partigiani di altre zone, profittando della nostra impossibilità di verificare le loro asserzioni presso le formazioni da cui dicono di provenire, quando queste sono poste a notevole distanza. Nel Movimento partigiano i canali di comunicazione interna, per ovvie ragioni di sicurezza, divengono sempre più esili e segmentati via via che aumentano le distanze e parallelamente diminuiscono i rapporti di conoscenza personale nella catena degl’interlocutori intermedi, in una rete occulta in cui è difficile anche per noi poter penetrare.

Così, ad esempio, lo stesso Commissario Politico della nostra Delegazione Est del «C.U.», Mauri, dovendo nel marzo 1945 prendere contatto per un’ur­gente questione con il «C.L.N.A.I.» in Milano, si farà accompagnare lassù dal partigiano «Amadasi» (Dr. Guido Belli), già introdotto in ambienti vicini al comitato stesso. Ma, una volta giunti nel Capoluogo lombardo, spenderanno più giorni in approcci esplorativi  e nell’attesa delle  verifiche delle loro  credenziali prima di poter avvicinare Esponenti  qualificati di  quell’organismo segreto, dove ogni partito aderente ha  propri  rappresentanti di  primo piano, secondo e terzo  grado come altrettanti  filtri di  accertamento preliminari.

Giocando su questa difficoltà di comunicazioni interne del Movimento partigiano, vi sono audaci agenti nemici che tentano d’infiltrarsi nelle nostre file a scopo spionistico spacciandosi per partigiani provenienti da zone più o meno lontane. Ma per loro è un gioco irto d’incognite e di pericoli, in cui rischiano una fine prematura.

11/11/1944

DICHIARAZIONE

Si rilascia la presente dichiarazione al Signor SALVANELLI GIUSEPPE per aver nel mese di Maggio 1944 offerto al movimento Parti­giano della Prima Julia la somma di lire 30.000 (Trentamila).

In fede.

IL COMANDO DELLA PRIMA

BRIGATA JULIA

Una somma cospicua offerta alla 1 Julia (allora «Gruppo Molinatico») per facilitare il suo decollo.

Corpo Volontari Della Libertà

Comando Generale Per L’Italia Occupata

OGGETTO:     Organica delle formazioni gradi e distintivi di grado.

Allo scopo di fare una migliore uniformità organizzativa delle forma­zioni dei volontari e di favorire una più grande solidità e organicità incremen­tandovi il senso della disciplina e dell’ordine, questo Comando Generale invita ad applicare le seguenti norme:

I) si considerano VOLONTARI DELLA LIBERTÀ solo i cittadini che prestano servizio permanente in formazioni armate in lotta contro i Tedeschi e i fascisti; ed esclusione quindi degli appartenenti alle squadre di difesa d’assalto ed altre formazioni locali anche armate, ma solo saltuariamente attive e composte di lavoratori che non hanno smesso le loro abituali occupazioni.

2) L’unità elementare partigiana é la squadra, da I0 a 15 uomini e suddivisi in due nuclei. Ogni squadra è comandata da un capo sq. ed ogni nucleo da un caponucleo.

3) Da 3 a 5 squadre costituiscono un distaccamento, comandato da un comandante, vicecom. e da un commissario pol. Il Com. di Distaccamento è consigliabile che abbia degli addetti ai trasporti, collegamenti e l’intendenza.

 4) Più distaccamenti si possono riunire in una superiore unità com­prendente 300=400 uomini, per la quale si consiglia la denominazione di Brigata, il cui comando è normalmente composto da: un comandante, un com. pli., un vice c.p., un vice comand. ai quali può essere aggiunto un capo di stato maggiore. Possono essere addetti al comando ufficiali incaricati delle sezioni: operazioni, informazioni, intendenza, trasporti, sanità. Presso ogni brigata è consigliabile un distaccamento di Polizia partigiana e uno di guastatori e arditi.

5) Sono ufficiali partigiani, indipendentemente dal grado rivestito nell’esercito regolare: i Comandanti, i Commissari, i vicecom. i vicecom. di brigata e distaccamento e addetti ai servizi della brigata. I capisquadra sono sottufficiali. i capinucleo graduati.

6) Si stabiliscono i seguenti distintivi digrado per gli ufficiali parti­giani:

Comandante di Brigata:

3 stellette su fondo rosso:

Commissario di Brigata:

3 stellette su fondo rosso;

Capo di S.M. di Brigata

2 stellette su fondo rosso; Vicecomandante di Brigata:

2 stellette su fondo rosso;

vicecommissario di Brigata

2 stellette su fondo verde;

Comandante di distaccamento:

2 stellette su fondo rosso;

Commissario di distaccamento:

2 stellette su fondo verde;

(. . . )

            — C.U.O.       IL CAPO DI STATO MAGGIORE
                                                        
OTTAVIO

Il          Comando Generale per l’Italia Occupata del Corpo Volontari della libertà emana norme intese a promuovere un organico e uniforme assetto organizzativo delle Formazioni Partigiane.

Ia Brigata Julia Distaccamento Campo Prigionieri


AL COMANDO la BRIGATA JULIA

Sua sede

                                                                                                                                 addi, 11/11/44

 I prigionieri tedeschi questa settimana mi hanno riferito che non possono più resistere il freddo. Il fratello del Lusardi che si è sposato, mi ha promesso una stufa, bisognerebbe che  vi interessaste  Voi; perché altrimenti questi prigionieri un giorno o l’altro si impiccano. Questo è stato riferito dal maresciallo tedesco, e constato personalmente: il sergente Franz voleva che la sentinella ci sparasse un colpo alla testa. Cercate quindi di parlare a questo Lusardi, affinché ci dia subito la stufa che ci ha promesso, oppure procurarne una da altra parte, forse lì a Caffaraccia è possibile trovarla. Se fosse possibile avere anche un rasoio, qui abbiamo un barbiere che potrebbe pulire tutti questi prigionieri, che diventano giorno per giorno irriconoscibili.

Ieri è arrivato a questo distaccamento un patriota della 12 Garibaldi, da tenere per IO giorni. Il detto Patriota sarebbe quello che ha fatto il colpo a S. Pietro. La 12 lo ha lasciato a disposizione di questo Comando.

Saluti

SCALABRINO

Vita dura per gli ospiti (e i custodi) del nostro campo di concentramento che, sottoalimentati, costretti a una vita priva di moto e circondati da un’alta coltre di neve, non resistono ai morsi del gelo, Manca tutto, perfino una stufetta per riscaldarsi alla meglio, un rasoio per sbarbarsi. Frattanto viene confinato qui anche un partigiano, un uomo della 12 Brigata Garibaldi indiziato per un «colpo» che avrebbe compiuto nel territorio della nostra Brigata, cioè a San Pietro frazione di Borgotaro.

14 Nov. 1944

la Brigata Julia

Comando

COMPETENZE

Comando

Competenze

14 Nov. 1944

 Comandante Militare

È responsabile di tutto l’andamento della Unità che dirige specificata­mente ha la competenza su tutte le questioni militari.

Vice Comandante

Coadiuva il Comandante

Commissario Politico

Ha competenza su tutte le questioni politiche e particolarmente:

–          Attività educative

–          Attività amministrativa

–          Attività disciplinare in collaborazione col comandante militare. Vice Commissario

Coadiuva il Commissario.

Capo di Stato Maggiore

E il capo di tutti i servizi del Comando e pertanto deve essere a conoscenza di tutte le questioni militari e politiche del Comando al fine di rappresentarne continuamente il suo spirito. Ha alle dipendenze il servizio collegamenti, il S.I.P. S.I.M. È capo dell’Ufficio Comando e ne detiene il carteggio. Apre e smista tutta la posta indirizzate al Comando. Studia le operazioni militari ed elabora e propone al Comandante i piani militari. Nelle questioni di ordinaria amministrazione ha autorità autonoma. Ispettori Sono a disposizione del comando. La distribuzione dei compiti nel Comando della Brigata

Comando 1ˆ Brigata Julia                                                                                    N. 213 di Prot.
                                                                                                                       14 Novembre 1944

AL COMANDANTE DEL DISTACCAMENTO GARDELLI

Sua sede

Ti comunico che questa settimana son evasi dal nostro campo di concen­tramento N. 17 tedeschi, abbiamo mandato pattuglie in tutte le direzioni, speriamo di poterli rintracciare, ad ogni modo tu pure devi mandare pattuglie in direzione della Tosca e di Castellaro. I prigionieri evasi, in maggioranza son senza scarpe e con i piedi rotti, di conseguenza non dovrebbero fare molta strada.

Ti invio N. 3 moschetti e uno sten, in quanto alle munizioni non ne abbiamo di nessuna qualità, perciò occorre fare alla meglio. Per i soldi aspetto Giorgione da Borgotaro, poi verrò io personalmente.

Saluti.

Allarme per l’evasione di 17 prigionieri tedeschi.

Ma in maggioranza sono senza scarpe e con i piedi fasciati alla meglio con stracci, quindi non dovrebbero arrivare tanto lontano.

Comando 1ˆBrigata Julia

            Zona X            I5 NOVEMBRE 1944

AL COMANDO DELLA 31a GARIBALDI

La notte del 13 c;M; causa l‘incoscienza di una sentinella che si addormentava e per la quale sono già stati presi provvedimenti, fuggirono dal Campo di Concentramento di questa Brigata n. 17 tedeschi. Prontamente dato l’allarme nostre pattuglie si mettevano alla ricerca in tutte le direzioni nel probabile tragitto seguito dai prigionieri, i prigionieri stessi venivano catturati da quanto hanno riferito le nostre pattuglie da un distaccamento di codesta Brigata, verso le ore 9 del mattino seguente nelle vicinanze di Bardi (Ponte Lamberti), ed attualmente si trovano nell’ edificio nuovo delle scuole a Bardi stesso.

Il Comandante di quel presidio si è rifiutato di consegnare i prigionieri agli uomini che si erano messi sulle loro tracce e che sopraggiungevano poco tempo dopo alla loro cattura.

La Prima Brigata Julia nello spirito di collaborazione e di aiuto reciproco che deve regnare fra brigata e brigata fa presente che tempo fà da parte di nostri elementi si riusciva a catturare e si restituiva quindi in premura  un fascista, giudicato come pericoloso, il quale era fuggito dal campo di concentramento della Garibaldi.

Di conseguenza si prega e si spera anche, che il Comando della 31a, sempre nello spirito di collaborazione che finora è durato nei nostri rapporti, provveda alla restituzione dei prigionieri per la cattura dei medesimi. Rimaniamo in attesa di un cortese riscontro.

IL COMMISSARIO                                          IL COMANDANTE

     GIORGIO                                                           DRAGOTTE

 Comando 1ˆ Brigata Julia

                                                                      19 Novembre 44

                                                          N. 222 di Prot.

AL COMANDANTE DEL C.C.

Sua sede

 in seguito a comunicazione avuta dal Comando dalla 31a Brigata Garibaldi sei autorizzato a recarti con scorta al Campo di Concentramento a te noto per il ritiro dei nostri prigionieri tedeschi. I prigionieri da ritirare sono in numero di Il. Quattro sono stati cambiati con le autorità tedesche.

Ti invio un prigioniero del reparti S.Marco con il foglio dei dati. Deve essere sorvegliato.

IL COMMISSARIO                                          IL COMANDANTE

     GIORGIO                                                           DRAGOTTE

Una curiosa complicazione: un distaccamento della 31 Brigata Garibal­di, dopo aver catturato i prigionieri tedeschi sfuggiti alla 1ˆJulia, rifiuta di restituirglieli, quasicché essi non fossero evasi da un campo di concentramento gestito in comune dalle due brigate.

Poi, dietro intervento del suo comando, quel distaccamento si decide a restituire i prigionieri.

Meno quattro, tuttavia, che sono stati nel frattempo utilizzati come merce di scambio per recuperare altrettanti partigiani catturati dal nemico.

Prima Brigata Julia

            Comando                                                                                                       N. 227 di Prot.
                                                                                                                                   
X. 20 .11.44

A TUTTI I DISTACCAMENTI

Loro sede

OGGETTO:     Prelevamento Scarpe e Permessi ai Patrioti.

I blocchetti che questo Comando rifornisce sono destinati a disciplinare i prelevamenti e le riparazioni della calzature nonché le licenze che si rilasce­ranno ai patrioti.

Sull’uso dei primi precisiamo che ogni Comandante o commissario di distaccamento, una volta accertata l’assoluta necessità da parte di un patrio­ta, della sostituzione o della riparazione delle sue calzature, lo munirà di un buono indicando, mediante cancellatura delle dicitura che non interessa, il suo fabbisogno. Il patriota munito di questo buono si presenterà a questo Comando per ottenere il visto, dopo di ché potrà rivolgersi ai calzolai autorizzati o al Comando  della  Polizia, che  hanno già  ricevuto istruzioni in proposito. Sull’uso dei  secondi, i  buoni abbastanza chiari non hanno bisogno di  ulteriori spiegazioni. Si  fa notare soltanto ai Comandanti e ai Commissari che il loro rilascio deve essere molto  paco.

            IL COMMISSARIO                               IL COMANDANTE

GIORGIO                                                  DRAGOTTE

I partigiani camminano in continuazione, mentre cuoio e pelle per confe­zionare e riparare gli stivali scarseggiano sempre più è quello delle calzature è un problema la cui soluzione può venire soprattutto dal cielo, cioè dai lanci aerei, che tuttavia non sono prodighi con questo genere di rifornimento.

Volontari Della Libertà Comunicato N. 9 21 Novembre 1944

OGGETTO: Relazione

Il giorno 15 c.m. alle ore 16 circa; di passaggio al 12°Km della strada nazionale della Cisa S.S. 62; è stata attaccata macchina tedesca MM tipo Fiat 508, montata da due soldati germanici.

La macchina si capovolgeva e bruciava in seguito allo scoppio del serbatoio della benzina.

Il sopraggiungere di una autocolonna( 8 automezzi ) vietava il recupero del materiale.

È stato constatato però che anche i sopraggiunti tedeschi hanno potuto recuperare nulla per il fatto che la macchina è andata completamente distrutta. I due tedeschi sono morti bruciati.

Hanno partecipato all’azione i patrioti: Giovanni, Aramis, Resistere ed Angelo

IL COMMISSARIO GIORGIO IL COMANDANTE DRAGOTTE

1ˆ Brigata Julia

N.        246 di Prot.

 X.22.II.44

ALL’INFERMIERE DELLA 31a GARIBALDI

Bardi

Vi saremmo infinitamente grati se vorreste ricevere presso la V/a Infermeria il nostro prigioniero, Sergente Hermann Dannebauer. Il prigioniero abbisogna di cure che non è nella nostra possibilità somministrargli, siamo quindi fiduciosi che lo vogliate ricoverare per quanto tempo occorra al suo miglioramento e avvisarci eventualmente per il suo ritorno al nostro Campo di Concentramento.

IL COMMISSARIO                                      IL COMANDANTE

GIORGIO                                          DRAGOTTE

 Impossibilitati a curare direttamente il prigioniero tedesco, lo si affida a questo scopo all’infermeria della 32 Brigata Garibaldi. Potranno contare su altrettante premure i nostri che sono caduti in mano nemica?

Prima Brigata Julia

Comando                                                                                                       N. 239 di Prot.
                                                                                                                   Zona X. 22.11.44

A TUTTI I COMANDANTI DEI DIST. DIPENDENTI

Loro sede

 Si fa presente che ogni Distaccamento di questa Brigata ha il compito della sorveglianza della zona di sua giurisdizione. La sorveglianza non consiste solo in un servizio di pattuglia o di sentinella al campo, ma in un controllo attivo ed accurato delle persone sconosciute di passaggio attraverso la zona. Ogni patriota ha l’obbligo di richiedere documenti a queste persone ed il tesserino di riconoscimento ai patrioti che non siano a lui conosciuti. Il Comandante ed il Commissario di ogni Distaccamento devono inoltre far presente a questo Comando qualsiasi atto di furto o di requisizione commesso senza autorità ai danni della popolazione civile della zona, sia da parte di patrioti loro dipendenti, sia da parte di patrioti di altre Brigate.

Ogni patriota di questa Brigata è in possesso di un regolare tesserino di riconoscimento. Chi ancora non lo fosse deve richiederlo al proprio Coman­dante o Commissario.

per IL COMMISSARIO                                   IL COMANDANTE

       SANDRO                                                          DRAGO7ITE

Sollecito del Comando di brigata per il controllo attivo delle persone sconosciute e la repressione di eventuali furti o requisizioni illegittime alla popolazione.

Volontari Della Libertà

1ˆBrigata Julia

Comunicato N. bis

 29 Novembre 1944

Il giorno 27/11. -A conoscenza che il traffico ferroviario era stato ripreso; seppure assai ridotto, sulla linea Parma-La Spezia un nucleo della nostra squadra sabota tori si portava sull’importante ponte di Borgotaro ed eludendo la sorveglianza delle sentinelle tedesche poste alle estremità del ponte stesso riusciva scalando i tralicci dei piloni di rinforzo al ponte, a collocare un petardo sui binari. Mentre si apprestavano a ridiscendere, sopraggiungeva improvvisamente una macchina a vapore che col brillamento della carica, si sbandava interrompen­do il traffico.

I Patrioti D’Artagnan e Gim, durante l’azione rimanevano feriti da schegge.

IL V. COMMISSARIO                                                                      p. IL   COMANDANTE

        LINO                                                                                                           CORRADO

Volontari della Libertà Comando Unico Operativo

N. 666 di Prot.

 2 Dicembre 1944

 AL COMANDO Iˆ BRIGATA JULIA

Questo C. U. ha bisogno urgente di quattro prigionieri tedeschi per provvedere al cambio col Capitano Franco, ferito e preso dal nemico Otto giorni fa. Per non presentare i suddetti prigionieri in condizioni troppo trasandate, e allo scopo di evitare eventuali rappresaglie, bisogna che i prigionieri passino qualche giorno in sede più propizia, dove possano anche essere puliti e meglio abbigliati. Vogliate perciò provvedere a fare trasportare i suddetti prigionieri nel comune di Gravago, località Brugnola, presso il Comando del Btg. «Ralli».

Tale battaglione ha già gli ordini necessari e sono stati messi a sua disposizione i locali occorrenti. È urgentissima l’esecuzione di quanto sopra

IL COMANDANTE                          E          IL COMMISSARIO POLITICO

                         ARTA                                                                     POE

Recupero d’un nostro importante dirigente ferito e catturato dal nemico, previo accelerato «maquillage» dei quattro prigionieri tedeschi da scambiare con lui. Abbiamo già visto in precedenza come il nostro campo di concentramento soffra di gravi carenze a causa dell’assoluta povertà dei mezzi disponibili, rendendo scarsamente «confortevole» la vita dei prigionieri.

Stato Maggiore Generale   

N. 74629/Z/9 di Prot.
                        3/12/44

 AL COMANDO UNICO SETTORE OPERATIVO

 PROV. DI PARMA

OGGETTO:     Elogio

 Ho avuto recentemente una dettagliata relazione sull’attività dei reparti di patrioti inquadrati da codesto Comando. Desidero far giungere a codesto Comando ed ai reparti dipendenti il mio vivo elogio e l’espressione della fraterna solidarietà con la quale le Forze Armate dell’Italia Liberata seguono la tenace, rischiosa, disinteressata opera che i patrioti svolgono quotidiana­mente e che tanto notevolmente contribuisce alla liberazione della Patria. Sono certo che anche per il futuro le formazioni patriottiche saranno degne del loro passato così recente eppure così glorioso.

IL MARESCIALLO D’ITALIA

CAPO DISTATO MAGGIORE GENERALE

F/to Giov. Messe

N. 771 di Prot.
            
Comando Unico Operativo18 Dicembre 1944

OGGETTO:     Comunicazioni del Governo Nazionale

INDIRIZZI….

Con vivo compiacimento vi comunichiamo quanto segue: Il Governo Nazionale, nelle persone del Presidente Bonomi e del Ministro della guerra Casati, il Capo dello S.M. Generale Maresciallo Messe, il Generale Alexander, Comandante in capo nel bacino del Mediterraneo, a mezzo di un messaggio diretto a questo C. U. si sono compiaciuti di inviare alle milizie volontarie del Parmense un caldo saluto ed una parola di plauso per la loro attività patriottica. Vogliate portare a conoscenza di tutti i volontari della Libertà a Voi sotto posti questa lieta notizia. Il fraterno amore del paese, la simpatia e l’ammirazione della Patria, non sono soltanto un altissimo premio: sono e debbono anche essere incoraggiamento e alimento a più nobili ed alte imprese. Il sacrificio, il sangue, l’eroismo dei volontari riconsacrano il diritto dell’ Italia alla Libertà, e le restituiscono il posto meritato fra le nazioni democratiche e civili.

IL COMANDANTE

F/to Arta

Plausi e incoraggiamenti alla Resistenza parmense dal Capo del governo Bonomi, dal Ministro della Guerra, Casati, dal Capo di stato Maggiore Genera le, Maresciallo Messe e dal Comandante in Capo del Bacino del Mediterraneo Maresciallo Alexander. Queste comunicazioni seguono di non molti giorni il messaggio con cui, 12 novembre precedente, lo stesso Alexander aveva preannunciato una stasi invernale delle operazioni militari alleate sul fronte italiano imputandone motivo alle imminenti avversità stagionali, ma in realtà per il fatto (che no poteva certo riferire pubblicamente) che una mezza dozzina delle sue divisioni gli era stata temporaneamente sottratta per l’impiego nelle operazioni in Normandia e per un progettato sbarco in Provenza.

In vista di questa stasi, e per non esporli a inutili perdite, egli invitava partigiani a smobilitarsi temporaneamente o a ridurre al minimo nel periodo invernale la loro attività, economizzando armi e munizioni per la ripresa primaverile. Quel messaggio aveva creato, come ovunque nell’Italia occupata, sconcerto e malumore nella Resistenza parmense, tutt’altro che rassegnata a uniformarsi a tali direttive, anche se consapevole delle dure prove che l’attendevano nella stagione della neve e del gelo.

Nel momento più critico gli uomini non smobilitavano perché i cuori non smobilitavano. Ora questi messaggi d’incoraggiamento delle più alte Autorità governati­ve e militari italiane e dello stesso Alexander sopraggiungono come il miglior avallo e sostegno alla nostra determinazione di non arrenderci alle difficoltà del momento e continuare a tener attiva la guerriglia. E al tempo stesso tali incoraggiamenti fanno giustizia delle malevole interpretazioni date al messaggio di Alexander del 12 novembre da certi partiti politici italiani dediti alla distorsione sistematica dei fatti, che avevano dipinto l’iniziativa del Maresciallo come una mossa intesa a compiacere taluni ambienti conservatori nostrani e internazionali, interessati a tenere a freno la lotta partigiana in Italia perché preoccupati delle sue implicazioni politiche.

Volontari Della Libertà

            Comando Unico Operativo                                                                                   N. 613 di Prot.
                                                                                                                                  I0 Dicembre 1944

Prigionieri

ALLA DELEGAZIONE DEL C.U.

AL COMANDO 31ˆ BRIGATA GARIBALDI

AL COMANDO 32ˆ BRIGATA GARIBALDI

AL COMANDO l2 ˆBRIGATA GARIBALDI

AL COMANDO  IˆBRIGATA JULIA

AL COMANDO 2ˆBRIGATA JULIA

AL COMANDO BRIGATA BERETTA

Loro sedi

OGGETTO:    Prigionieri

Si prega inviare, con la massima sollecitudine, a questo Comando la distinta numerica dei prigionieri tedeschi e fascisti, precisando per questi ultimi se militari o civili. Per i militari tedeschi e fascisti indicare l’arma e il grado. Le notizie richieste hanno carattere d’urgenza dovendo servire per scambi con nostri patrioti.

IL COMANDANTE

ARTA

Comando Unico Operativo

            Volontari Della Libertà                                                                                         N. 767 di Prot.
                                                                                                                                   18 Dicembre 1944

AL COMANDO DELLA 31 -32 BRIGATA GARIBALDI

AL COMANDO DELLA 31” -32 BRIGATA GARIBALDI

VAL CENO

AL COMANDO DELLA 1 -2 BRIGATA JULIA

AL COMANDO DELLA BRIGATA BERETTA

OGGETTO. Elenco prigionieri

Si prega inviare a questo  Comando, usando il mezzo più veloce,l’elenco preciso di tutti i  prigionieri tedeschi e militari fascisti ( alpini, bersaglieri, flottiglia mas, brigata nera, polizia ausiliaria, ecc.) in possesso di codesta Brigata, nonché l’elenco nominativo con tutte le generalità dei prigio­nieri nostri (patrioti, famigliari dei patrioti, politici) di cui codesta Brigata e a conoscenza. Le notizie richieste occorrono per lo scambio dei prigionieri di cui sono iniziate le trattative. Esse devono pervenire a questo Comando immancabil­mente entro domani, 19 corrente.

È ovvio che tutte le altre trattative eventualmente iniziate dai singoli Coman­di dipendenti dovranno restare sospese. Nello scambio di prigionieri, superando la fase delle trattative episodiche legate a singoli casi e condotte, grazie a intermediari (per lo più dei sacerdoti), fra questo e quel comando partigiano e presidio tedesco periferici, si attua una centralizzazione in cui il «C.U.» tratta gli scambi con un comando tedesco superiore per conto delle varie unità partigiane dipendenti.

In realtà poi non sempre verrà seguita questa nuova via e si avrà qualche altra occasione di scambio concordata in periferia. Ma questa intesa di vertice, oltre a risolversi con effetti positivi per numerosi nostri prigionieri, segna un punto a favore della Resistenza parmense anche per il fatto che i tedeschi, preso atto della posizione di forza da essa conquistata, sono indotti a scendere a trattative, formalità e accordi, sia pure ufficiosi, con il nostro «C.U. », ponendosi così automaticamente sul piano di un implicito riconoscimento dell’autorità del comando stesso e della qualità di belligeranti delle nostre forze combattenti.

Prima Brigata Julia

                                                                                                                              N.           275 di Prot.

                                                                                                                            10 Dicembre 1944

AL COMANDO UNICO OPERATIVO

OGGETTO:    richiesta medico

Questa brigata ha urgente bisogno di avere un medico permanente presso la sede del Comando per il pronto soccorso ai patrioti ammalati o feriti.

Si fa notare che la 1a Brigata Julia non ha mai potuto ottenere un sanitario, nonostante le ripetute richieste in proposito. Si prega perciò di esaudire la nostra richiesta il più presto possibile.

A titolo di cronaca vi portiamo a conoscenza che proprio in questi giorni é morto un nostro Patriota per polmonite.

Attendiamo risposta.

IL COMMISSARIO            IL V. COMANDANTE

                                         GIORGIO                                   CORRADO

Si cerca un medico per la brigata.

Ne abbiamo uno che si occupa con impegno dei nostri feriti e ammalati ma non può tuttavia assicurarci la sua completa disponibilità perché ordinaria­mente impegnato in un ambulatorio mutualistico. Da ciò la ricerca di un medico di brigata fisso e sempre a portata di mano presso il nostro comando, soprattutto per gl’interventi chirurgici, ricerca che vien fatta ricorrendo al «C.U» perché nella nostra zona operativa nessun sanitario risulta reperibile allo scopo.

Riguardo al soccorso medico non é da dimenticare che, al bisogno, non pochi partigiani sono stati curati od operati presso l’Ospedale Civile di Albare­to. Qui agisce una équipe sanitaria animata da vero spirito patriottico, che, incurante delle gravissime pene per chiunque ospiti o soccorra dei partigiani, è pronta a esporsi a tanto rischio in un luogo situato solo a pochi minuti di automobile dal presidio tedesco di Borgotaro.

Comando 1ˆ Brigata Julia     N. 279 di Prot.
                        11Dicembre 1944

AL COMANDO TEDESCO BORGOTARO

OGGETTO:    dichiarazione di morte

Si certifica che il sottufficiale tedesco MAXIMILIAN KIRPAL fatto prigioniero il 25/9/44 é deceduto il 26/11/44 presso l’ospedale di Bardi per infezione tetanica agli arti inferiori

Dal contenuto di questa comunicazione deve venire al Comando tedesco la dimostrazione che i partigiani si battono e si comportano da soldati, con lealtà e spirito umanitario.

IL COMANDANTE

1ˆBrigata Julia

N.        286 di Prot.

13 Dicembre 1944

SPETT/le Ditta F.lli PARMIGIANI TARSOGNO

Il Comando della 1° Brigata «Julia» Vi esprime il suo vivo ringrazia­mento per l’offerta fatta alla Brigata dell’autofurgoncino Fiat – Tipo 614

-Targa SP. 1841, offerta fatta il 20-6 -1944. Detto autofurgoncino venne poi asportato dai tedeschi durante il ra­strellamento effettuato nella valle del Taro nei giorni 15- 16- 17-18-19-20 luglio 1944.

Gradite ancora i nostri sentiti ringraziamenti.

Saluti patriottici

IL COMMISSARIO               IL COMANDANTE

GIORGIO       DRAGOTTE

Un autofurgone offerto alla Brigata e validamente utilizzato durante il periodo del << Libero territorio della Valtaro>>. Le probabilità della sua perdita erano molte e facilmente prevedibili, ciò che accresce il merito di chi lo aveva messo a nostra disposizione.

1ˆBrigata Julia

                                                                                                                    N.          293 di Prot.

                                                                                                                         12 Dicembre 44

AL COMANDO 2° BRIGATA JULIA

 Accusiamo ricevuta dei medicinali elencati nel foglio in riferimento e ringraziamo sentitamente per quanto gentilmente inviatoci. Nel contempo preghiamo di volerVi interessare per l’invio a questo Comando, compatibilmente alle disponibilità, dei seguenti medicinali:

Euclorina Garze Bende Jodio Alcool Canfora Acqua ossigenata Solfato di sodio Aspirina Siringa da 10 c. c. con rispettivi aghi Siringa da 2 c. c. con rispettivi aghi Siero antidifterico Neucoplasta Pasticche per tosse e gola Olio canforato Ossido di zinco Antipid Sale amaro Borossigeno

IL V. COMMISSARIO       IL COMANDANTE

LINO                                      DRAGOTTE

Nell’affannosa ricerca di prodotti farmaceutici e medicinali spesso intro­vabili (le scarse scorte delle farmacie locali sono indispensabili per la popolazio­ne), ci si aiuta anche con scambi fra brigate a seconda delle rispettive disponilità del momento.

1ˆ Brigata Julia

N.   296 di Prot.

15Dicembre 1944

AL COMANDO 20 BRIGATA JULIA

OGGETTO:    Medicinali

Ci è pervenuta in questo momento dal C. do del Btg. Gardelli una urgente richiesta di siero antidzfterico per casi gravi verificatisi nel Btg. stesso. Pertanto Vi preghiamo, se possibile, di consegnare al Patriota Pantera qualche fiala.

Vi   ringraziamo.

IL V. COMMISSARIO                                                                   IL V. COMANDANTE

LINO                                                                         CORRADO

Fra i nostri uomini serpeggia da qualche tempo la difterite e si fa quindi urgente ricerca di fiale di preparato antidifterico. Richieste via etere agli alleati, esse ci verranno presto fornite in gran numero attraverso un lancio.

Comando 1ˆ Brigata Julia                                                                                             N. 298 di Prt
                                                                                                                                          16/12/1944

AL COMANDO UNICO

Si comunica che il Dist. Bassani del Btg. Gardelli il 19 c.m. si ritirerà dalle sue posizioni per recarsi nella zona di Pessola, per un periodo di circa 20 giorni, dopodiché ritornerà in zona della nostra Brigata. Lo spostamento dovuto a ragioni di carattere militare essendo il nemico a conoscenza delle posizioni precise di ogni squadra del suddetto distaccamento e molto probabilmente anche dell’entità numerica. Il Btg. Gardelli poi si trova in questo periodo mancante del com. di btg. Taras e del comm. di Btg. Tom, entrambi infermi. Anche per questo il Comando di questa Brigata ha concesso che Distac. Bassani e la squadra Comando di Btg. di spostino in una posizione meno avanzata. Rimarrà sulla costa di Prelerna il Distac. Marchini completo ed il suo Comandante Giovanni funzionerà da com. di Btg. durante l’assenza di Taras, e provvederà a far pattugliare anche zone di Boio Tramonto.

IL CAPO DI S. M.

ORESTE

 Un prudenziale arretramento temporaneo in territorio meno esposto d Distaccamento «Bassani», cosa di cui il Comando della Brigata informa preventivamente il «C.U.»

Comando Unico Operativo

                                                                                                                            n.  759 di prot

                                                                                                                       17Dicembre 1944

OGGETTO:     Pattuglie e posti di blocco.

                           indirizzi   

Più volte questo Comando si è trovato a seguire lunghi percorsi; sia in ore  diurne sia in ore notturne,  senza incontrare o comunque avvertire guardie o pattuglie di Patrioti, anche su strade e in luoghi  che richiedano un ininter­rotta e diligente presenza. Si fa rilevare l’importanza e la gravità della cosa, specialmente in questo momento e si richiama l’attenzione dei Comandi perché sia provveduto senza indugio, attivando una scrupolosa sorveglianza con rigorosi provvedi­menti disciplinari a carico dei negligenti.

Dovranno altresì essere attivati e sorvegliati al massimo i posti di blocco, i quali devono dare la più alta garanzia di sicurezza.

IL COMANDANTE

F/te ARTA

Comando 1ˆ Brigata Julia

n.         304 di prot.

 19 Dicembre 1944

Comando 1ˆ Brigata Julia

n.         304 di prot.

 19 Dicembre 1944

A TUTTI I DISTACCAMENTI E BATTAGLIONI DIPENDENTI

                                                      per l’ottemperanza.

IL COMMISSARIO         IL V.         COMANDANTE

        GIORGIO                                                      CORRADO

Un richiamo del «C.U.» a proposito della negligente sorveglianza.

Volontari della Libertà

1ˆBrigata Julia Comando

Prot. N. 309

Zona li, 19 Dicembre 1944

AL COMANDO UNICO OPERATIVO

OGGETTO:    Relazione sul fatto d’arme del giorno 17/12/44

Il giorno 17 cm. alle prime luci dell’alba due colonne di truppe tedesche e brigate nere, complessivamente in numero circa 200, eseguivano un’azione di sorpresa sul «Distaccamento» «Bassani» dislocato in località Boja a Tramonto (Comune di Solignano). Il nemico arrivato con il treno a Selva del Bocchetto la sera del giorno precedente, eseguiva la marcia di avvicinamento evitando caseggiati e cam­minando per il canalone fra Monte S. Antonio e Monte Castello.

La sentinella  della squadra dislocata in località Tramonto dava l’allarme, ma subito individuata veniva uccisa. Il nemico intanto  protetto da lanciafiamme e dopo breve  sparatoria faceva  irruzione nella  casa catturando al  completo gli uomini che  si  trovavano nell’accantonamento. La  casa veniva  bruciata e un civile  di  16  anni ucciso  dai tedeschi. Quasi contemporaneamente un’altra colonna marciava sul resto del  Distaccamento in località Bojo,  a tre quarti d’ora di strada  da Tramonto.  Gli uomini del  Distaccamento, i  quali dopo aver sentito  la sparatoria,  si  accingevano ad accorrere nella  località di  Tramonto, venivano  a loro  volta sorpresi  dal nemico che  sopraggiungeva in paese protetto dalla semi  oscurità.  Di  conseguenza il Comandante  del  Distaccamento << Bassani >> con il resto degli uomini non riusciva ad improvvisare una difesa anche perché il paese  si trovava  già  circondato; ciononostante ,  aproffittando a sua  volta della semioscurità, riusciva  a portare in salvo  gli uomini con il loro  armamento individuale.

Due patrioti del  Distaccamento di  Bojo mancavano  all’appello:  uno risultava  ucciso nella sparatoria, l’altro catturato  prigioniero. 11 Comandante di Battaglione dislocato con la  squadra Comando a Casa Grezzi, appena sentito  l’allarme, accorreva verso  Bojo;  ma sorpreso ed attaccato dal nemico doveva ritornare verso la  sede del  Battaglione. Nel  frattempo pure  Case Chezzi venivano  circondate. In  questa  località nessun prigioniero veniva  catturato ed anche  i documenti del  reparto  venivano messi  in salvo.

OERDITE NOSTRE: 2 morti – 10 prigionieri.

Il nemico ha  certamente  subito delle  perdite  non  si  sono potute accertare. Il comandante  di  Battaglione dopo la  sorpresa subita,  si metteva in collegamento con il  Distaccamento  Marchini,  dislocato  a Prelerna,  e con il  Distaccamento della 31ˆBrigata Garibaldi,  dislocato  a Specchio, per  un contrattacco  alle  colonne nemiche. Quando i reparti ritornavano sulle posizioni perdute in nemico  si  era già  allontanato. Dopo l’esposizione di cui sopra questo Comando esclude qualsiasi re­sponsabilità al Comandante del Battaglione e al Comandante del Distacca­mento.

Il nemico evidentemente, da come si sono svolti i fatti, si è mosso per informazioni precise e questo Comando ha già preso le misure necessarie per individuare il delatore. Nell’azione andavano perduti due muli e il corredo di equipaggiamento, una certa quantità di munizioni e in più  le armi individuali ed un mitragliatore in dotazione alla squadra di Tramonta.

Allegato:         elenco dei caduti e prigionieri fatti dal nemico.

IL COMMISSARIO               IL COMANDANTE

GIORGIO                  DRAGOTTE

Volontari della Libertà

1ˆBrigata Julia

Zona, li 23 Dicembre 1945

COMUNICA TO N10 bis­

IL Giorno 20/12/1944

Pervenuta a questo Comando la comunicazione che un treno merci composto di una quindicina di vagoni, proveniente da Pontremoli trasporta­va pure 22 – prigionieri Patrioti catturati in seguito ad un rastrellamento nella Lunigiana (Apuania), si decideva di tentarne la liberazione. Alle ore 21,30 circa, alcuni elementi della squadra sabotatori; appog­giati da una squadra del Distaccamento «Antolini», entravano direttamente nella galleria del «Borgallo» eludendo la sorveglianza delle sentinelle tede­sche. Giunti nell’interno della galleria stessa, i nostri Patrioti non trovavano il treno e pertanto dovevano ritornare in sede, senza aver potuto effettuare l’azione.

IL V. COMMISSARIO                  IL V. COMANDANTE

            LINO                                     CORRADO

Volontari della Libertà

            1ˆBrigata Julia Comando                                                                              Prot. N. 320
                                                                                                                         Zona li, 24/12/44

A TUTTI I COMANDI DEI DISTACCAMENTI

DIPENDENTI

OGGETTO:    Direttive generali < Sistema di difesa >

Come, purtroppo, abbiamo constatato, il nemico cerca di controbattere il nostro sistema di guerriglia (azione a sorpresa e quindi pronto ritiro delle forze impiegate) con uguale tattica. Questo è dovuto alla constatazione della poca efficacia del rastrellamento con grandi masse d’uomini e pure alla diminuita entità numerica di truppe che ora il nemico è costretto ad usare contro di noi, per l’immane ed ultimo sforzo di resistenza  contro  gli Alleati. D’altra parte le  nostre forze,  durante  la  stagione invernale, non possono più tanto frequentemente  cambiare sede come  in periodo  antecedente.

Servizio di postazione.

Di conseguenza questo Comando d’accordo coi Comandanti dei dipen­denti Distaccamenti, è venuto nella determinazione che per fronteggiare e respingere azioni di sorpresa da parte del nemico è necessario che presso ogni distaccamento siano create al più presto una o più postazioni di mitragliatrici, a seconda se le direzioni di affluenza del nemico verso località in cui è sito il Distaccamento possano essere una o più. Queste postazioni, come è logico, devono essere situate nei luoghi dominanti più vicino ai Distaccamento e devono essere create in posti nascosti od almeno sintetizzati, in modo  che le spie e traditori al soldo dei nemici non ne possano venire a conoscenza. Per Io stesso motivo la difesa di servizio (uomini e arma) deve rimanere in postazione solo nel periodo di vigilanza notturna, al mattino deve rientrare nell’accam­pamento.

Ogni patriota poi deve conoscere bene l’arma (ed il suo funzionamento) che verrà collocata alla postazione. A ciò provveda il Comandante.

Il servizio alla postazione deve esser svolto nel seguente modo.

1°)       se la posizione è vicina al distaccamento basterà che il servizio sia svolto da una squadra in sede al Distaccamento con due uomini per turno. Durante il cambio di guardia, una delle due guardie smontanti deve rimanere presso l’arma finché non verrà rilevata dalle due montanti.

2°)   se la postazione è invece non troppo vicina al Distaccamento bisognerà creare (se già non esiste) un ricovero notturno per la squadra di servizio, e questo deve essere compiuto come al n.1°.

Sarà necessario però specie pel secondo caso, anche una pattuglia od almeno una sentinella; così in caso d’allarme gli uomini che sono a dormire nell’accantonamento ne saranno avvertiti, senza che provveda a ciò la guardia di servizio alla postazione, la quale durante il servizio non si deve muovere dal posto di vigilanza per nessun motivo, tanto meno in questo caso.

Comportamenti in caso d’allarme.

Questo comando in caso di ammassamento di grandi forze nemiche in zone prossime alla nostra, o per rastrellamento o per puntata in grande stile, non mancherà di dare avviso ai distaccamenti dipendenti, con le disposizioni in merito. Quindi qualsiasi attacco, che un distaccamento dovesse subire, si deve considerare come una semplice puntata o tentativo d’assaggio delle nostre posizioni o per attacco di sorpresa con spie franche. Di conseguenza in questo caso è necessaria una pronta difesa e resistenza. Gli uomini in postazione dovranno iniziare immediatamente un fuoco difensivo, tanto da permettere ai rimanenti patrioti del Distacca­mento di alzarsi; afferrare armi e munizioni e correre subito ai posti di difesa, già precedentemente stabiliti.

All’accantonamento dovranno rimanere solo tre o quattro uomini per occultare effetti personali, incartamenti d’ufficio, viveri, ecc. e raggiungere poi gli altri sul posto di combattimento. A questo scopo oltre che assicuri nascondigli lontani dall’accampamento per armi, munizioni, viveri di riserva — occorre che nell’accampamento o in vicinanza siano approntati al più presto nascondigli per ogni eventuale improvviso attacco nemico. Si ricorda che è importante in questo caso il minimo dispendio di munizioni, per questo bisogna che ognuno spari solo se necessario e a bersaglio sicuro. In seguito se il comandante o chi per esso s’accorgesse del pericolo di accerchiamento, dovuto all’entità numerica superiore del nemico, o che la resistenza non può essere protratta per avvenuta scarsità di munizione, deve far compiere agli uomini del suo Distaccamento uno sganciamento verso il più vicino Distaccamento, il quale deve a sua volta trovarsi già in piedi d’allarme e pronto alla difesa.

La ritirata deve avvenire ordinatamente; cioè far partire prima le armi pesanti, se il Distaccamento ne ha in Dotazione, con relativa scorta – quindi come retroguardia le armi automatiche coi rimanenti patrioti. Se invece il nemico sorpreso dalla pronta difesa rimanesse indeciso o tentasse di fuggire, dipende dall’iniziativa e capacità del Comandante riconosce­re la possibilità di un contrattacco od anche di accerchiamento di qualche gruppo nemico in fuga. Si insiste sull’importanza di queste direttive, che a sua volta ogni Comandante deve provvedere a impartire a tutti i patrioti del suo distaccamento.

IL CAPO DI S.M.                                    IL COMANDANTE

ORESTE                                                      DRAGOTTE

Queste direttive generali di difesa, una pagina davvero interessante per chi vuol conoscere la tecnica difensiva partigiana, si aprono con una constata­zione non meno interessante: il nemico cerca di controbattere il nostro sistema di guerriglia con uguale tattica.

Volontari della Libertà

            1ˆBrigata Julia                                                                                              Prot. N. 316
                                                                                                                                 Zona, li 24/12/1944

AL COMANDO UNICO OPERATIVO

SUA SEDE

OGGETTO : relazione

COMUNICATO N.11

22 Dicembre 44

La Sera del 21 c. m. il nostro servizio informazioni recava notizia del transito, lungo la linea Spezia-Parma, di un treno sul quale erano traspor­tati, con relativa scorta di Brigata Nera, un gruppo di patrioti catturati in combattimento in zona di Apuania. In seguito a ciò questo comando immediatamente ordinava al Distacca­mento «Antolini» assieme alla squadra sabotatori e a due squadre del Distaccamento «Zanrè» di recarsi sulla ferrovia fra il casello 60 e 61, ambedue presidiati da forze tedesche, per compiere un assalto al treno stesso e liberare così inostri compagni prigionieri.

Alle ore tre della notte veniva iniziato il combattimento. Mentre due squadre aprivano il fuoco contro i due caselli, la squadra sabotatori, coadiu­vata da altre due squadre, faceva deragliare la locomotiva con un petardo, quindi assaltava il treno. Sfortunatamente questo non era quello atteso e recava solo passeggeri civili. In seguito a quest’attacco il Comando tedesco faceva ritornare subito i prigionieri a Pontremoli, impedendoci così qualsiasi altro nostro tentativo. Si presume che il nemico, temendo un’azione da parte nostra, abbia di proposito fatto partire prima il treno di civili. La reazione nemica, con armi pesanti, é stata energica. Nessuna vittima tra i civili.

Nessuna perdita da parte nostra. Due tedeschi feriti.

IL COMANDANTE

F/to DRAGOTTE

Volontari Della Libertà

            1ˆ Brigata Julia                                                                                                       N. di Prot. 323
                                                                                                                                                  25/12/44

A TUTTI I COMANDI DEI DIPENDENTI

DISTACCAMENTI

 OGGETTO:    Collegamenti

Perché i collegamenti tra i vari reparti della brigata e la Brigata stessa continuino a funzionare anche dopo abbondanti nevicate, é necessario costi­tuire delle staffette-sciatori. A questo scopo bisogna che ogni Comandante provveda a far requisire alcuni paia di «sci» che devono esser consegnati in dotazione ai più capaci sciatori del Distaccamento stesso. Si richiede a questo Comando i nominativi di tutti quei patrioti che negli anni scorsi hanno praticato con buoni risultati lo Sport dello «sci».

IL CAPO DI S. M.

ORESTE

Dopo abbondanti nevicate i viottoli e sentieri di montagna scompaiono alla vista e i passi sprofondano pesantemente nello spesso manto nevoso, rendendo estremamente difficoltoso il movimento delle staffette sia a piedi che a cavallo. Inoltre sul << candido lenzuolo>> solo spostandosi velocemente (se possibile indossando tute mimetiche, come fanno le truppe tedesche) si può evitare di essere facile bersaglio delle armi nemiche appostate in osservazione. Speriamo allora di riuscire a reperire in breve termine di tempo quanto necessita per organizzare questo nuovo servizio.

Volontari Della Libertà

            1ˆ Brigata Julia                                                                                    N. 324 di Prot.
                                                                                                                       25 Dicembre 1944

AI COMMISSARI POLITICI DEI DISTACCAMENTI E BATTAGLIONI DIPENDENTI

 OGGETTO:    amministrazione

Dal prossimo anno i Commissari Politici dei distaccamenti e battaglioni dovranno inviare ogni mese a questo Comando il rendiconto cassa. Esso dovrà pervenire nei primi giorni del mese successivo. Si insiste ancora per una esposizione chiara e dettagliata delle spese sostenute e dei fondi ricevuti, con date precise, indicazione del patriota che ha ricevuto denari e motivo per cui li ha avuti. A questo proposito alleghiamo un modulo-esempio che contiene vari casi che si possono presentare al Commissa­rio. Si prega di osservarlo e seguirlo attentamente. Il rendiconto cassa che mensilmente perverrà a questo Comando deve essere debitamente timbrato e firmato dal Commissario.

IL COMMISSARIO

GIORGIO

Nuove direttive a proposito di rendiconti di cassa per i commissari politici i distaccamenti e dei battaglioni della brigata. Guerra o non guerra occorre trovare il tempo e preoccuparsi di mettere nero sul bianco per fornire data e giustificazione precisa d’ogni spesa. La gestione dei fondi ricevuti dev’essere ineccepibile.

Volontari Della Libertà

1ˆ Brigata Julia                                                                                                             N. 329 di  prot.

27 Dicembre 1944

A TUTTI I  DISTACCAMENTI

E BATTAGLIONI  DIPENDENTI

OGGETTO:     stampa e propaganda

È intenzione di questo Comando stampare periodicamente un giornale fatto dai patrioti e diretto ai patrioti. Esso si intitolerà ((LA NUOVA ITALIA», legittima continuazione di quel numero veramente prezioso de ((LA NUO VA ITALIA», uscito il 13 luglio 1944 nel territorio libero del Taro.

I patrioti della la Brigata Julia sono quindi invitati a contribuire alla compilazione di detto giornale con scritti di vario genere (riflessioni, racconti dal vero, episodi di vita partigiana, studi politici e militari, profili di patrioti,quadri umoristici, impressioni ecc….) gli iscritti, poiché non vogliamo fare della prosa artistica e nemmeno della  cattiva prosa, dovranno essere improntati ad  uno stile semplice e chiaro, quasi crudo; essi dovranno vertere quasi esclusivamente sul movimento patriottico e su qualcosa che abbia attinenza con esso.

La più ampia libertà di espressione è ammessa, sempreché non si offenda e non si dimostri pochezza di mente e di intenzioni. Gli scritti debitamente firmati dall’autore col nome di battaglia e coll’ indicazione del distaccamento cui appartiene, dovranno essere inviati, tramite le regolari staffette a questo Comando e consegnati al commissariato.

ll compilatore del giornale sceglierà fra questi scritti i più idonei per essere stampati, e gli autori prescelti riceveranno come premio per ogni articolo la somma di L. 100 (cento). si dovrà evitare il più possibile di indicare località e individui quando ciò potrebbe portare nocumento a noi ed a terzi. Il compilatore del giornale porterà agli scritti le eventuali modifiche che si renderanno opportune.

IL COMMISSARIO

GIORGIO

Il primo numero del giornale <<La Nuova Italia >> è uscito a Borgotaro nel tempo del Territorio Libero e ciò per iniziativa e sotto la direzione del Prof. Achille Pellizzari (ora Commissario del Comando Unico «Poe»), poco dopo che egli era sfollato nella vicina Compiano, avendo dovuto abbandonare Berceto per sfuggire a un rastrellamento tedesco in tale località. E questo giornale, come afferma nella sua comunicazione il Commissario della 1ˆJulia, «Giorgio», è veramente prezioso perché riporta al lettore il respiro della stampa libera e uno strumento con cui dibattere senza museruola i vari problemi d’interesse generale dopo vent’anni di stampa imbavagliata dal regime fascista.

Ed è anche l’espressione più significativa, con la sua carica di valori e interessi sociali e civili, della conquista partigiana del territorio Libero valtare­se. Ma esso è uscito il 13 luglio, cioè solo pochi giorni prima della riconquista della vallata da parte dei nazifascisti, mentre ora, a fine dicembre, il programma di ripresa della sua pubblicazione precede solo di pochi giorni un massiccio e tremendo rastrellamento invernale, le cui conseguenze non lasceranno facile spazio a nuove iniziative del genere. Così il numero 2 de «La Nuova Italia» vedrà la luce soltanto il 9aprile e il terzo e ultimo numero uscirà il 9 maggio 1945; e tuttavia, malgrado i forzati ritardi, questi giornali rimarranno egualmente come documenti storici e spec­chi validissimi del tempo partigiano.

Per questo, accanto al merito dell’iniziatore, Professor Pellizzari, mi piace ricordare anche quello del Colonnello «Lucidi», dal quale l’iniziativa era stata vivamente incoraggiata e appoggiata al Suo nascere; mi piace ricordare anche quello del tipografo Signor Aldo Cavanna, che aveva con grande impegno stampato il giornale pur sapendo di attirarsi le ire dei tedeschi. I quali, infatti, nel rastrellamento di luglio avevano invaso la sua tipogra­fia e, data la latitanza del titolare, si erano sfogati mettendo tutto sottosopra e seminando in ogni direzione le migliaia e migliaia di minuti caratteri tipografici. (che più tardi, con pazienza certosina, saranno recuperati e riordinati dallo stampatore e dal suo aiutante).

Nonostante ciò il Cavanna (zio del nostro partigiano e Caduto Cesare Bassani «Sam») continuerà imperterrito a stampare clandestinamente per i nostri comandi manifesti, tessere di riconoscimento e altro materiale vario per tutto l’ulteriore periodo di occupazione di Borgotaro da parte dei tedeschi, lavorando, per così dire, sotto il loro naso. Per far ciò, trovandosi la tipografia per l’appunto situata a due passi da Porta Portello, e quindi in una posizione accessibile dall’esterno da ben quattro lati, egli è solito appostare di guardia all’incrocio stradale e davanti al suo portone alcuni ragazzi, che ogni approssimarsi di pattuglie nemiche in ispezio­ne gli trasmettono il segnale d’allarme attraverso un complicato sistema di tiranti e batacchi, così che lui possa precipitarsi a occultare alla meglio il lavoro clandestino. E ditemi voi se questo non è esempio emblematico di quanto affermavo all’inizio del volume per sottolineare la perfetta adesione alla causa e all’azione partigiana da parte della popolazione della nostra Valle.­

1ˆBrigata Julia

N.        330 di Prot.

30 Dicembre 1944

AL COMANDO UNICO OPERATIVO

OGGETTO:    Richiesta materiale

Segnaliamo il fabbisogno del materiale di equipaggiamento e di arma­mento occorrente a questa Brigata:

MATERIALE DI ARMAMENTO:

Sten     n40 con relativi caricatori e munizioni.

Detta richiesta é motivata dalla necessità di provvedere a dotare di un

numero maggiore di sten i distaccamenti e battaglioni dipendenti.

MATERIALE DI         EQUIPAGGIAMENTO:
Scarpe n.                                                     
«   80      paia
Pantaloni                                                    
« 300 «
Cappotti                                                     
« 200 «

Calze di lana                                              « 500 «

Maglie di lana                                            « 350 «

Pullover                                                     « 200 «

Giubbotti                                                   « 300 «

Camicie di flanella                                   « 300 «

Sciarpe di lana                                          « 300 «

Coperte                                                     « 100 «

Zaini alpini                                                «100 «

Pacchetti di medicazione                          « 300 «

VIVERI DI RISERVA:

Scatolette di carne       « 1.000          razioni

Galletta                       «1.000           razioni

IL V. COMMISSARIO        IL V. COMANDANTE

          LINO                                      CORRADO

RICEVUTA

Del materiale di equipaggiamento e di armamento ritirato da questa Brigata presso la Missione Americana ROCHESTER il giorno 17/12/1944 (2° lancio)

Mortai – N.3

Casse munizioni per mortai << 12

Brems << 10

Casse bombe <<Sipe>> << 45

Casse munizioni fucile mitr.ore.it<< 1

Sacchetti munizioni fucile ital. << 6

Sacchi caric. Brems ( 150 caricatori ) << 3

Sacchi muniz. mitr. da 8 m/m << 2

Carabine italiane << 24

Paracaduti << 60

Teli tenda << 90

Scarpe << 150 paia

Camice di flanella << 55

Camicie di tela << 10

Pantaloni << 5

Asciugatoi <<59

Maglie di Lana << 90

Teli tenda << 4

Pastrani << 50

Pezze di stoffa inglese << 17

Calze << 4 paia

Pullover << 10

Mutande lana << 32

Coperte << 35

IL COMMISSARIO GIORGIO IL COMANDANTE DRAGOTTE

la I^ Julia segnala al C.U. il proprio fabbisogno di armamenti, materiale di equipaggiamento e viveri di riserva in aggiunta a quelli già ritirati il 17 dicembre dalla Missione alleata, che opera a stretto contatto con lo stesso<<C.U.<<

Da tempo il materiale dei lanci viene destinato esclusivamente al <<C.U.<< e da questo assegnato e ripartito fra le varie brigate dipendenti in relazione alle rispettive necessità

Ma non sempre si riesce a coprire tutte le richieste delle singole unità; così queste premono presso il <<C.U.<< e il capitano Bob, Capo della Missione alleata, per ottenere qualche lancio supplementare in esclusiva.

Volontari Della Libertà 1ˆ Brigata Julia

Sede 31.12.1944

DISTACCAMENTO MARCHINI

OGGE TTO. Cattura prigionieri

Oggi alle ore I5 circa, patrioti che rientravano dalla licenza, catturavano in località la Cornacina (zona di Valmozzola) tre soldati tedeschi dei quali uniamo i documenti trovati nella perquisizione alla persona. Li inviamo al comando di Brigata affinché possiate prendere i provvedimenti del caso.

IL COMANDANTE

TEN. GIOVANNI

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Autore: 4345Resistenza in Valtaro Val Ceno

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