Lo testimonia Gino Delmaestro ( “ Volpe” ) che partecipò a questo attacco per salvare la vita ai suoi compagni.
Cinquanta anni fa, durante la lotta partigiana ci sono stati numerosi fatti di questi: in settembre del 1944 un Distaccamento della 1° Brigata. Julia, con 11 Partigiani, comandati da “Picnich”, furono catturati dai tedeschi nei pressi di Prelerna—Valmozzola e portata a Berceto, interrogato e torturati per vari giorni e notti.
Quindi decisero che sarebbero stati fucilati.
Il Comandate Dragotte, (Delnevo Giuseppe), Libero (Brindani Primo, e Eros (Pellacini Corrado) si consultarono e decisero di inviare una parte del Distaccamento “Antolini”, comandati da Delmaestro Valentino e Delnevo Piren, a catturare il presidio tedesco che era alla Bertorella (Albareto), per fare il cambio prigionieri. L’assalto al presidio era stato fissato per il 5/10/1944. Si parti da Caffaraccia alle una di notte sotto una pioggia incessante che ci accompagnò per tutto il viaggio di andata, durante il combattimento e tutto il ritorno.
Dopo varie ore di viaggio, si arrivò sul posto e si circondò il Comando; al momento del cambio della sentinella abbiamo identificato dove stavano dormendo (aula scolastica). Un Partigiano, incaricato, lanciava una “bomba ballerina” contro la porta e così iniziava l’attacco con un fuoco enorme, senza dare la possibilità al nemico di postarsi, anche perché la bomba li aveva storditi; dopo trenta minuti di fuoco il presidio si arrendeva, senza morti o feriti da entrambe le parti. Messi in fila i prigionieri, raccolto le armi e quanto avevano, sempre sotto alla pioggia ci siamo avviati sulla strada del ritorno con una certa fretta perché si temeva che arrivassero i loro rinforzi. Dopo varie ore siamo rientrati al nostro accampamento che si trovava a Caffaraccia.
Consegnato i prigionieri al comando di Brigata, lo stesso chiedeva al Comando Tedesco di fare cambio prigionieri. Dopo lunga trattativa, alla vigilia del S. Natale 1944, in località “ Pian del Monte”, nella frazione di Tiedoli, è avvenuto il cambio dei prigionieri. Lo testimonia Gino Delmaestro ( “ Volpe” ) che partecipò a questo attacco per salvare la vita ai suoi compagni.
